Milazzo. Prosegue la polemica sulla realtà del Borgo

Milazzo. Prosegue la polemica sulla realtà del Borgo

Serena Sframeli

Milazzo. Prosegue la polemica sulla realtà del Borgo

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mercoledì 11 Luglio 2012 - 18:18

Dopo le lamentele dei giorni scorsi, arriva una precisazione del Gruppo

A seguito della denuncia presentata qualche giorno fa da un gruppo di cittadini del Borgo Antico di Milazzo in seguito alle problematiche riguardanti la zona, meta dei ragazzi nel weekend, e le relative polemiche sorte subito dopo, il portavoce del Gruppo, Danilo Parretta, ha presentato un’ulteriore lettera di precisazione.
“Terrei a precisare alcune cose che evidentemente sono state interpretate in maniera scorretta. Innanzi tutto nessuno si auspica la chiusura dei locali, ma siccome viviamo in una società civile tutto quello che ci circonda deve essere regolamentato affinché si tutelino i diritti di ognuno.
Le problematiche del Borgo come di altre località cosiddette turistiche, è che la maggior parte dei comuni italiani, compreso Milazzo, non ha adempiuto alle direttive statali della legge sull’inquinamento acustico del 26/10/1995 n°447, ovvero il piano acustico di zona compresa la classificazione del territorio e gli eventuali piani di risanamento acustico nel caso ci fossero anomalie preesistenti l’entrata in vigore della legge stessa. Questo è rimasto a livello di pura utopia ed il tutto è stato ignorato. Da qui la concessione di licenze senza alcun criterio oggettivo, senza tener conto se le aree in questione erano popolate e quanto densamente”.
Dalla nota di Parretta, si evince che il gruppo tiene semplicemente a far rispettare le regole in modo da veder tutelati i propri diritti.
“Le proposte alternative- conclude Parretta- alle problematiche che negli anni sono state formulate da cittadini sensibili o associazioni sono sistematicamente state ignorate se non osteggiate dalle varie Amministrazioni e ciò conferma la non volontà a risolvere veramente le questioni.
Le alternative esistono, e quelle che non esistono si creano, basta avere la ferma volontà di “fare” e non rimanere assolutamente inerti a cullarsi sul “già esistente” soprattutto se il “già esistente” non è assolutamente consono ad una società civile, nel rispetto dei diritti di tutti, compresi quelli dei giovani che vogliono divertirsi”.

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