Edipower e Css: Magistri vuole portare in consiglio la delibera per dire no

Edipower e Css: Magistri vuole portare in consiglio la delibera per dire no

Serena Sframeli

Edipower e Css: Magistri vuole portare in consiglio la delibera per dire no

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mercoledì 01 Luglio 2015 - 13:37

Il consigliere Magistri ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio Comunale, per l’iscrizione all’Odg del prossimo Consiglio, una proposta di deliberazione diretta ad esprimere netta contrarietà all’ipotesi di conversione della Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela in impianto alimentato a CSS, proposta dalla società A2A/Edipower.

San Pier Niceto, Condrò, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò, Merì, Valdina, Venetico, Saponara, Furnari, e Torregrotta sono i consigli comunali che hanno già deciso di dire no alla riconversione dell’Edipower e all’impiego del Css. Il coordinamento ambientale Milazzo- Valle del Mela ha già contattato sette altri comuni nel territorio per avviare lo stesso percorso.

Tramite l’approvazione di una delibera, i consigli si sono così espressi negativamente alla riconversione, chiedendo anche l’intervento del governatore Crocetta per conoscere le intenzioni della Regione sul futuro del sito industriale. Diversa la presa di posizione del comune di San Filippo del Mela, luogo in cui sorge il complesso industriale, che lo scorso aprile ha approvato un atto di indirizzo per ribadire la sua contrarietà all’impiego della termovalorizzazione nel territorio. La delibera, che è stata approvata all’unanimità, non esclude la possibilità di utilizzare il Css, ma ne vuole impedire l’impiego in impianti assimilabili a termovalorizzatori o inceneritori.

La società A2A, nel progetto presentato a Palermo lo scorso marzo, ha presentato i fondamenti del progetto per la riconversione, elaborando un piano industriale per convertire il sito termoelettrico in un polo tecnologico delle energie rinnovabili, passando da un’alimentazione a olio ad una principale a combustibile solido secondario, con una fondamentale interconnessione tra filiera energetica e filiera ambientale. Il Gruppo sta anche valutando di integrare il progetto per la centrale di San Filippo del Mela con tecnologie di ultima generazione per la produzione di energia elettrica e di recupero di materia (in particolare solare termodinamico, biomasse a filiera corta, Ecocentro per il trattamento e recupero di vetro, plastiche ed altri materiali). Da allora tutto tace.

Ora che anche Milazzo ha nuovamente il suo consiglio comunale dopo lo stop con la questione dissesto, quello della riconversione Edipower è sicuramente un tema da discutere. E il consigliere Simone Magistri non vuole perdere tempo, e dopo il giuramento effettuato ieri, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio Comunale, per l’iscrizione all’Odg del prossimo Consiglio, una proposta di deliberazione diretta ad esprimere netta contrarietà all’ipotesi di conversione della Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela in impianto alimentato a CSS (combustibile solido secondario), proposta dalla società A2A/Edipower.

Secondo il consigliere questo intervento di conversione industriale, “in ordine al quale la Regione Siciliana sembra già aver espresso il suo preventivo assenso, in assenza di qualsivoglia confronto con le popolazioni interessate, determinerebbe infatti un ulteriore aggravamento delle condizioni ambientali della già martoriata Valle del Mela”. Tramite l’approvazione della delibera, il civico consesso ha la possibilità di esprimere la propria contrarietà ad un’ipotesi di riconversione, ma, continua Magistri, “al tempo stesso va tuttavia considerata la necessità di garantire la massima salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. E per questo motivo, con la proposta portata all’attenzione del Consiglio Comunale e che andrà ovviamente integrata col contributo di tutti i gruppi politici, si intende avviare un percorso nell’ambito del quale l’Amministrazione Comunale di Milazzo, di concerto con gli altri Comuni della Valle del Mela, le associazioni ambientaliste del comprensorio e le istituzioni competenti in materia, si faccia nel più breve tempo possibile promotrice di soluzioni alternative di conversione della Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela, tese alla salvaguardia dell’ambiente e della salute umana e, del pari, rispettose del diritto degli operatori attualmente impegnati nella centrale al mantenimento del proprio posto di lavoro”.

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