Incontro al Ministero per discutere sull’Area marina protetta del Capo

Incontro al Ministero per discutere sull’Area marina protetta del Capo

Serena Sframeli

Incontro al Ministero per discutere sull’Area marina protetta del Capo

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lunedì 22 Dicembre 2014 - 15:12

Dopo gli studi condotti nei mesi scorsi dall’Ispra sui fondali nel tratto compreso tra Punta Rugno e Punta Tono, il direttore generale spiega come muoversi ed attivarsi per perimetrale l’area.

Si torna a parlare di area marina protetta del Capo: sono stati presentati a Roma i risultati dell’indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ispra sui fondali. Nel corso di un incontro, svoltosi presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il delegato dell’Ispra Leonardo Tunesi ha illustrato l’esito della campagna di monitoraggio effettuata nel tratto compreso tra Punta Rugno e punta Tono, soffermandosi sulle caratteristiche dell’habitat marino che presenta alcune particolarità, come il corallo nero.
Alla riunione ha partecipato il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, l’assessore Salvatore Gitto, il responsabile della segreteria particolare Salvatore Caravello, il rappresentante della Regione Sicilia Francesco Gendusa. A introdurre i lavori è stato il direttore generale della Divisione IV “Programmazione e sviluppo delle aree naturali protette”, Maria Carmela Giarratano.
Secondo la Giarratano, la predisposizione degli studi propedeutici conoscitivi delle caratteristiche ambientali e socio-economiche dell’area è fondamentale per arrivare alla proposta di perimetrazione, zonazione e disciplina di tutela dell’are protetta.
Il rappresentante dell’Ispra, Leonardo Tunesi ha quindi relazionato sul lavoro svolto a Milazzo: “L’indagine ha riguardato un’area assolutamente nuova ed è stato indispensabile procedere a un monitoraggio abbastanza specifico che ci ha portato a operare, col supporto di un Rov (robot filoguidato) sino a 200 metri di profondità”.
Dagli studi è emersa la presenza di una certa quantità di corallo (rosso, bianco e nero) ma anche di tanto materiale da pesca, e per questo è necessaria un’azione di bonifica.
I passi da compiere, secondo Tunesi, ora sono: realizzazione di una cartografia per valenze ambientali, l’identificazione delle zone per il turismo rispetto a quelle per la pesca e per la subacquea, e infine il confronto con gli operatori delle categorie interessate (“stakeholders” territoriali); proprio per questo l’Ispra concorderà con l’Amministrazione comunale un calendario di incontri.
E’ intervenuto anche il Primo Cittadino Pino che ha affermato che “l’area marina protetta di Capo Milazzo rappresenta una grande occasione per preservare l’habitat marino e costiero, ma anche una conquista importante ed epocale per il territorio che si arricchisce di un sistema di tutela del mare che produrrà gradualmente un notevole indotto sulle politiche occupazionali legate al turismo di settore”.

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