Un solo reparto Uos di Urologia in tutta la fascia tirrenica. L’allarme del Mis

Un solo reparto Uos di Urologia in tutta la fascia tirrenica. L’allarme del Mis

Un solo reparto Uos di Urologia in tutta la fascia tirrenica. L’allarme del Mis

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lunedì 11 Marzo 2013 - 11:25

Nella zona tirrenica messinese c’è un solo reparto Unità Operativa Semplice a Barcellona con 16 posti letto ma non vi sono reparti specializzati di urologia, né presidi d’urgenza o prevenzione. La segnalazione è del Movimento per l’indipendenza della Sicilia

12 posti letto al Policlinico, 16 al Papardo, 16 al Sirina di Taormina. Tre unità operative complesse per un totale di 44 posti letto nei reparti specializzati di Urologia della Provincia. A parte l’esiguità del numero per una provincia di 108 Comuni, ciò che salta all’occhio è la totale assenza di posti letto negli ospedali di Milazzo, Lipari, Patti, Sant’Agata Militello e Mistretta.

L’allarme è lanciato dal coordinatore provinciale del Movimento per l’indipendenza della Sicilia, Mimmo Mòllica: “La carenza sembra essere preoccupante ed eccessiva. L’urologia rischia d’essere una illustre sconosciuta, considerato che gli ospedali della zona tirrenica non dispongono di reparti specializzati e in alcuni casi di un reparto di urologia. Non rimane che rivolgersi al Policlinico e al Papardo, che dispongono invece di reparti specializzati. Per il resto la provincia di Messina, da Milazzo a Mistretta non dispone di reparti di urologia, né di presidi d’urgenza o, ancora meno, di prevenzione”.

La segnalazione non tiene conto però del fatto che al “Cutroni Zodda” di Barcellona esiste un reparto Unità Operativa Semplice di Urologia, da 16 posti letto. Il totale di posti letto per l’urologia in provincia è così di 60.

“Se l’incidenza di ipertrofia prostatica o peggio di cancro alla prostata è elevata pure in provincia di Messina, altrettanto congrua non è la distribuzione dei reparti negli ospedali di Messina e provincia. E così stando le cose i viaggi della speranza non possono dirsi così ‘scongiurati’ per chi voglia prevenire o curarsi. Né sembra spianata la strada al rientro “in Sicilia dei tanti bravi medici costretti a lavorare nei centri di eccellenza del Nord per carenza di strutture specializzate” – conclude Mòllica.

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