Tassa di soggiorno: gli albergatori in protesta

Tassa di soggiorno: gli albergatori in protesta

Serena Sframeli

Tassa di soggiorno: gli albergatori in protesta

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martedì 24 Marzo 2015 - 09:18

La delibera approvata un mese fa sulla tassa di soggiorno e relativa tariffazione fa discutere il Consorzio turistico milazzese e l’associazione milazzese albergatori, che chiedono un incontro con il Primo Cittadino e la sospensione della delibera

Solo un mese fa la giunta municipale aveva approvato una delibera sulla tassa di soggiorno rivolta ai turisti.

La delibera prevedeva esenzioni per i residenti a Milazzo e alle Isole Eolie, oltre ad alcune categorie indicate nel regolamento, con il conseguente pagamento per i vacanzieri.

Con l'applicazione della tassa di soggiorno, il Comune ha previsto di incassare delle somme che andranno in un capitolo vincolato e che saranno utilizzate esclusivamente per finanziare interventi in materia di turismo e promozione della città.

Ma gli operatori turistici sono sul piede di guerra: l’istituzione di questa tassa non è stata accolta con favore. “La delibera– spiega Pino Ragusi, vicepresidente del Consorzio Turistico milazzese e membro dell’Associazione Milazzese albergatori- con cui la Giunta ha deciso di stabilire il pagamento fino a 2 euro per persona al giorno come imposta di soggiorno ci lascia veramente sconcertati: è una scelta che, ancora una volta, non tiene alcun conto delle dinamiche del mercato turistico che pure potrebbe costituire un’ importante chiave di sviluppo e occupazione per la città”.

E mentre nelle grandi città europee come Londra e Madrid non si paga la tassa di soggiorno o lo si fa con costi diversi, come ad esempio a Parigi dove si paga 1,50E, a Milazzo Ragusi chiede quali siano i servizi tali da giustificare la presenza di questa tassa e la relativa tariffazione: un euro per alberghi e bed and breakfast a una e due stelle, campeggi e ostelli, case per vacanze, affittacamere e agriturismi; un euro e cinquanta per alberghi e B&B a tre stelle; due euro per alberghi a quattro stelle.

“Non c’è dubbio- afferma Ragusi- che una scelta del genere esosa e quanto meno prematura non potrà non avere ripercussioni negative sulle imprese, ma anche sull’immagine stessa della città. Un prezzo molto alto da pagare, che i supposti incassi derivanti da questa tassa, sarebbero ben lontani dal compensare”.

“Chiedo– termina quindi Ragusi- con fermezza al Sindaco ed al Commissario Straordinario De Joannon di sospendere la disamina del Regolamento e di convocare gli operatori per sentire il parere di chi potrebbe con la propria esperienza e professionalità dare un utile contributo”.

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