Assessori, vince la società civile, perde la politica

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mercoledì 15 Maggio 2013 - 15:44

I candidati a sindaco scelgono metà delle giunte. Risponde ai partiti il solo Garofalo. Gli altri? Guardano altrove

La parola d’ordine è “fuga dalla politica”. Più nel centrosinistra che nel centrodestra. A leggere i nomi degli assessori designati dai candidati a sindaco (nomi puramente indicativi, destinati probabilmente a cambiare nel corso degli eventi), sembrerebbe proprio che la politica abbia voglia di dimenticare l’ultimo decennio e far finta che non sia mai accaduto nulla, fischiettando e girandosi dall’altro lato. Felice Calabrò, per esempio, candidato col sostegno di otto liste di centrosinistra, se fosse eletto sindaco, oggi schiererebbe quattro esponenti della tanto invocata (e mai spiegata bene fino in fondo) società civile: l’avvocato Carmen Currò, l’urbanista Franco Cardullo, il viceprefetto Matilde Mulè e l’economista Maurizio Lanfranchi. Tutti nomi estranei non solo al Pd, ma che non hanno mai avuto a che fare organicamente con la politica.

Se scelte di questo tipo sono consequenziali alle scelte di Reset e movimento 5 Stelle, che del rifiuto della politica tradizionale ne hanno fatto una bandiera (e quindi nella composizione delle giunte, già pronte da tempo, hanno agito di conseguenza), stupisce piuttosto che provengano dal più strutturato dei partiti tradizionali a Messina. E se Calabrò decide di passare un colpo di spugna, Enzo Garofalo, suo sfidante nel centrodestra, si ferma a metà del guado. Perché in prima battuta designa si una professoressa universitaria (Stefania Scarcella) ed un commercialista (Corrado Taormina), ma non rinuncia all’apporto di Dario Caroniti e Ciccio Rella, il primo ex assessore della giunta guidata dall’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, il secondo esperto dello stesso Buzzanca e consigliere provinciale uscente che, nonostante abbia appena trent’anni, ha già una lunga carriera politica alle spalle. Garofalo è pressoché l’unico dei candidati ad aver scelto due nomi d’area con esperienze amministrative.

E gli altri? Anche Gianfranco Scoglio sposa la linea “esterna” ai partiti: il massimo dell’appartenenza politica sono la lunga militanza di destra di Franz Riccobono, ed il ruolo da ex esperta di Buzzanca di Oriana Celesti. Discorso analogo per Renato Accorinti: tra gli assessori “politici” designati c’è Daniele Ialacqua, già in passato candidato (ma mai eletto) con Sel e nulla più. Per ultimo Angelo Villari. La sua candidatura è maturata all’interno di movimenti che intendevano distaccarsi dalla politica tradizionale, le nomine degli assessori ne rispecchiano gli intenti. Luciana Pinto, Sergio Calderone, Giuseppe Novarese e Giovanni Lucentini, all’interno delle segreterie, sono nomi che nessuno conosce.

Restano da nominare, per tutti, l’altra metà della squadra. E lì, tra i mugugni dei partiti che hanno giocoforza subito questo schiaffone, si iniziano a sfogliare nervosamente i manuali Cencelli.

5 commenti

  1. Il problema è proprio questo: i partiti che appoggiano le candidature, alla proclamazione chiedono il conto. Non interessa a nessuno il rispetto della collettività, ma solo poltrone di sottogoverno per la gestione del potere. E’ questa la rovina dell’Italia e sopratutto di Messina. Fateci caso: nessuno dei candidati a sindaco, specie quelli “quotati” e portati dagli alti papaveri, ha dichiarato che rinuncia al 70% dell’indennità che verrà devoluta su un conto corrente da destinare a……… A questi personaggi interessa solo essere eletti, percepire il loro stipendio, “devolvendo” la quota partito ed intascarsi il rimanente. Solo il Movimento 5 Stelle, in questo senso, sta dando delle risposte serie e concrete. I nomi delle squadre sono soltanto diversivi che servono a “distrarre” l’opinione pubblica e l’elettorato (potenziale) in particolare, dai veri problemi di questa città, che come per incanto, con l’elezione di questi “personaggi”, verrebbero come per incanto, risolti. Peccato però che proprio questi personaggi che oggi chiedono il voto, sono proprio quelli che li hanno creati, o hanno assistito passivamente, alla loro creazione.
    VERGOGNA.

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  2. dolcestilnuovo 15 Maggio 2013 20:04

    Il movimento 5 stelle darebbe risposte serie e concrete? Ma dove vivi? Leggi i giornsli? Finiamola di vendere fumo…. Un po’ di serietà, ogni tanto, non farebbe male…

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  3. Seguo il percorso del movimento 5 stelle da un pò e loro si portano avanti attraverso la rete e i social network non attraverso i giornali, per adesso sono gli unici che mantengono una linea di coerenza.

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  4. E fra tutti i “personaggi” che si candidano, sapresti dirmi da chi sarebbe rappresentata la serietà? Guarda caso è da dicembre 2012 che si parla di finanze dissestate ed ancora TUTTI stanno tirando la corda per non dichiarare il dissesto che è già di per sè conclamato. Tutti i “personaggi” che si stanno presentando, già facenti parte del passato politico, hanno contribuito allo sfacelo. Se al comune possono scaricarsi a vicenda le colpe PDL e PD, alla provincia ha governato solo il PDL. Guarda come hanno amministrato bene: Comune in dissesto e Provincia in dissesto. Ovviamente questi due partiti fanno leva su un elettorato poco attento per discreditare chi come il Movimento porta avanti idee e progetti seri. Del resto, a livello nazionale, Pdl e Pd sono arrivati al punto di allearsi proprio per farli “fuori”. Tanta è stata la paura. Ed ovviamente devono discreditare al massimo i componenti proprio per convincere gli elettori come te che pdl e pd, ARTEFICI DI TUTTO LO SFACELO, sono i risolutori di tutto quello che hanno creato, mentre il M5S è soltanto un gruppo estremista di cui fanno parte i NO GLOBAL.
    Questa è l’idea che stanno insinuando in tutti quelli che credono ancora che verrà tolta Equitlia, che verrà abolita l’IMU, che ormai la crisi è alle spalle e che la crescita ed i posti di lavoro stanno per arrivare. Se poi parliamo di informazione, non dimentichiamo che questa è FORAGGIATA con i soldi delle nostre tasse e quindi sull’attendibilità qualche riserva è legittima. C’è chi si informa sulla gazzetta del sud, sul giornale di sicilia, sulla sicilia, c’è invece chi si informa direttamente dalla rete, dove esiste la possibilità di distinguere le vere notizie da quelle poco veritiere. Le stesse televisioni, quelle di stato e quelle di Mediaset, che tipo di informazione e messaggi possono fornire all’elettorato, se non in linea con l’orientamento di chi vuole o tenta di monopolizzare il settore radiotelevisivo? A Messina, quando ci sono le elezioni, alcune ditte cittadine svuotano i magazzini di elettrodomestici. Però non ne parla nessuno…………..
    Pensa sulle conseguenze della dichiarazione di dissesto: il 90% dei candidati, PER INCANTO, diventerebbe INCANDIDABILE….

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  5. Ma smettiamola! Puntiamo piuttosto ad avere persone in grado di meritarseli quei soldi, piuttosto che avere stupidi incompetenti che se li riducono del 70%.

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