“Io ci sono”. Gli alunni rendono omaggio al coraggio di Lucia Annibali

“Io ci sono”. Gli alunni rendono omaggio al coraggio di Lucia Annibali

“Io ci sono”. Gli alunni rendono omaggio al coraggio di Lucia Annibali

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lunedì 26 Gennaio 2015 - 11:21

L’avvocato è stata sfregiata con l’acido su commissione di un suo collega e convivente. Appuntamento martedì mattina alla sala Visconti. Il libro vuole dimostrare che la forza di volontà supera ogni cosa e vuole insegnare agli studenti che chi fa violenza non ama

Nell’ambito del progetto lettura, l’Istituto Superiore Minutoli organizza un incontro con Lucia Annibali e Giusi Fasano, coautrici del libro “Io ci sono” che racconta la triste vicenda dell’avvocatessa Lucia Annibali sfregiata con l’acido su commissione di un suo collega e convivente, Luca Varani, che è stato condannato, insieme ai due albanesi esecutori del vile gesto – 12 anni di carcere -, a vent’anni di reclusione.

Lucia Annibali sarà a Messina per incontrare gli alunni dell’istituto Minutoli, Quasimodo e Cuppari, Martedi 27 gennaio alle ore 10 presso la Sala Visconti. L’incontro organizzato in collaborazione con la libreria Feltrinelli ha visto la partecipazione di oltre 200 alunni dell’istituto che dopo aver letto il libro incontreranno la protagonista che risponderà anche alle loro domande. La vicenda è nota ed è stata, anche di recente, in cronaca, prima per l’efferato gesto che ha sfregiato la protagonista a causa dell’ossessione maniacale che ha portato il suo ex convivente, l’avv. Luca Varani, a commissionare un gesto tanto orrendo quanto vile. La violenza sulle donne, l’orrore di un gesto mirato a cancellare il volto di una persona, sarà la tematica dell’incontro che non a caso si colloca il 27 gennaio, giornata della memoria in onore di tutte le vittime di un’altra follia, l’olocausto.

I docenti di Lettere dell’Istituto Minutoli, insieme al dirigente scolastico, intendono così rendere omaggio al coraggio di una donna che, nonostante le gravi sofferenze infertele, ha saputo riprendere in mano la sua vita, affrontare tutti gli interventi chirurgici per la ricostruzione del volto e raccontare al mondo questa sua storia di “non amore” per gridare a tutti e, soprattutto, alla “bestia” che l’ha fatta sfregiare “io ci sono”. In realtà Lucia Annibali vuole dimostrare che il tentativo di cancellarla si è ritorto contro il suo autore, che la forza di volontà supera ogni cosa e vuole insegnare agli studenti che chi ti fa violenza non ti ama e che non bisogna mai scambiare per amore ciò che si caratterizza come possesso, prepotenza e sopruso.

Gli alunni del Minutoli, Quasimodo e Cuppari, che hanno letto con grande attenzione ed interesse il libro, vogliono circondare l’autrice e la protagonista di un segno di solidarietà ma, anche, con le loro domande, comprendere come sia possibile giungere a tanta insensata violenza e quali siano le strade migliori per evitarla.

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