Porte aperte all'Amam: dopo i Feluca in arrivo anche gli ex Agrinova

Porte aperte all’Amam: dopo i Feluca in arrivo anche gli ex Agrinova

Francesca Stornante

Porte aperte all’Amam: dopo i Feluca in arrivo anche gli ex Agrinova

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sabato 02 Maggio 2015 - 23:33

Non fanno parte di una società comunale, dunque non era possibile fin dall’inizio utilizzare l’appiglio della mobilità tra partecipate, come già fatto per gli ex Feluca. Questo però non ha impedito al segretario Le Donne di siglare la delibera di giunta che dà agli ex Agrinova la speranza di opportunità occupazionali più “stabili” all’interno del circuito Amam.

Dopo i Feluca adesso tocca agli ex Agrinova. L’amministrazione Accorinti decide di spalancare le porte dell’Amam anche ai 14 ex lavoratori della cooperativa che fin dal 2001 ha svolto diversi servizi per conto del Comune, legati soprattutto alla pulizia del verde e dei cimiteri. Fa tutto parte della grande operazione di mobilità tra le società partecipate che l’amministrazione ha avviato nello scorso mese di ottobre, con una delibera fortemente voluta dal Segretario generale Antonio Le Donne, che ha scatenato tante polemiche e contestazioni, e che fissava date e tappe di questo processo che nel giro di qualche mese avrebbe dovuto far transitare tra le fila dell’Amam circa 80 lavoratori tra Feluca, Agrinova e Ato3. La partita degli ex Feluca si è chiusa lo scorso 31 dicembre e infatti già dai primi giorni di gennaio per loro sono arrivati i contratti a tempo indeterminato (fino alla costituzione della famosa NewCo di cui si parla da anni ma ancora rimasta sulla carta) e il ritorno al lavoro dopo anni di oblio.

Adesso tocca agli ex Agrinova. Da mesi ormai non è trascorso giorno senza che questi lavoratori in attesa di buone notizie non presidiassero con la loro presenza costante i corridoi di Palazzo Zanca. Possono tirare un sospiro di sollievo, anche se l’atto che ha esitato per loro la giunta Accorinti non è risolutivo come quello che ha ricollocato gli ex Feluca. Loro non fanno parte di una società comunale, dunque non era possibile fin dall’inizio utilizzare l’appiglio della mobilità tra partecipate, questo però non ha evidentemente impedito al segretario Le Donne, che firma la nuova delibera di giunta per gli ex Agrinova, di sperare in opportunità occupazionali più “stabili” all’interno del circuito Amam.

Nessuna assunzione diretta, questo è il punto chiave. Per questi 14 lavoratori l’amministrazione ha siglato un atto con cui dice all’Amam di «valutare le esigenze di impiego di nuovo personale a tempo determinato per lo svolgimento dei servizi di propria competenza rivolgendosi al bacino occupazionale dei lavoratori di pubblica utilità dell’ex Coop. Agricol – Coop. Agrinova».

Adesso la palla passa dunque nelle mani dell’Amam. A sostegno di questa operazione però la giunta comunale, nel docuemento, sostiene che «il personale può essere opportunamente impiegato dall’Amam in servizi del settore ambientale e in servizi di propria competenza , cosi come specificati nella famosa delibera dello scorso 9 ottobre, quando si diede ufficialmente il via a questo nuovo percorso». I servizi di cui si parlava in quell’atto erano: gestione del servizio idrico integrato, fognatura e depurazione acque reflue, realizzazione opere e impianti per ii servizio suddetto ed attività in settori complementari ad essa affidate dal Comune o do altri Enti pubblici o private. nonchè nel settore distribuzione gas per usi civili ed industriali e net settore ambientale ed energetico.

L’amministrazione nella delibera ricorda anche il Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, esitato lo scorso 31 marzo, che prevede, tra l'altro, anche l’affidamento di ulteriori servizi di tuteia ambientale (ciclo dei rifiuti, cura e manutenzione di ville e cimiteri e il passaggio della gestione integrate dei rifiuti all’Amam.

L’impressione è che nell’attesa della costituzione della Multiservizi sarà l’Amam ad essere il primo banco di prova serio nella gestione di questi servizi da parte della società acque che praticamente, se tutto dovesse andare come da programmi, gestirà circa 700 lavoratori e un’infinità di serviz. iGli ex Agrinova si accaparrano questa opportunità per aver maturato una buona esperienza nel settore, dopo anni di lavoro per conto del Comune in condizioni precarie. Si legge infatti che tra le motivazioni per cui si è deciso di autorizzare questo percorsoci ci sono «la formazione compiuta e l’esperienza effettuata da questo personale nel settore dell'igiene ambientale per la prestazione di attività equivalenti ed al conseguente fine di salvaguardare i livelli occupazionali di soggetti impiegati in Lavori di Pubblica Utilità relativi ad affidamenti in convenzione (cioè operati dall'Amministrazione Comunale negli anni passati) di servizi analoghi o connessi a quelli afferenti l'odierna procedure di affidamento di questi sevizi.

In buona sostanza l’Amam dovrà servirsi di questi lavoratori in tutti quei servizi molto spesso esternalizzati. Tutto questo è stato costruito per rispondere alle «esigenze di riorganizzazione delle funzioni e dei servizi esternalizzati, nonché di razionalizzazione delle spese e di risanamento economico-finanziario», così come previsto dalla legge di stabilità 2014 che rappresenta l’impalcatura legislativa di questa grande operazione di spostamento dei lavoratori. L’amministrazione ha deciso di sfruttare il passaggio della legge in cui si indica la valorizzazione delle professionalità acquisite .

Sullo sfondo resta naturalmente il Piano di riequilibrio e l’attesa per il responso da parte del Ministero, considerato che questi atti che sanciscono i trasferimenti da una società all’altra sono stati costruiti tutti in virtù del Piano decennale e non devono interferire con quanto programmato per risanare la condizione economica di Palazzo Zanca nei prossimi dieci anni.

Un altro tassello dunque è stato messo, a questo punto restano ancora fuori solo i 53 dipendenti dell’Ato3 che, probabilmente, fin dall’inizio sembravano gli unici ad avere tutte le carte in regola per transitare direttamente e con facilità all’Amam. Così non è stato e anzi da settimane sembra essere calato il silenzio sul futuro di questi lavoratori che al 30 giugno non sapranno più dove lavorare, se l’amministrazione non si muove in tempo.

In generale però continua a suscitare tanti dubbi questa procedura di mobilità che inevitabilmente si interseca con l’altro tema caldo di questi giorni, il passaggio del “pacchetto Messinambiente” all’Amam. Se ne sta discutendo in commissione Bilancio, c’è chi sostiene che si tratti di un’operazione con troppi lati oscuri e anche in questo caso i tempi sono strettissimi perché anche Messinambiente dovrà cessare la sua attività di gestore dei rifiuti messinesi.

Tante incognite, dunque, una certezza: l’Amam è diventata un contenitore dove posizionare centinaia di lavoratori e servizi. Tutto questo mentre non vi è alcuna traccia di documenti finanziari che stabiliscono che, sotto questo aspetto, le operazioni di movimento del personale sono certe. Il cantiere è ancora aperto.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. Altri voti assicurati.

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  2. Altri voti assicurati.

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  3. Scusate, vengo da Saturno e mi chiedo: Ma i soldi dell’Amam sono Soldi Pubblici come quelli del Comune? E quindi che cambia? Sul mio pianeta abbiamo problemi più o meno simili ma esiste pure la vergogna. Qui evidentemente no.

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  4. Scusate, vengo da Saturno e mi chiedo: Ma i soldi dell’Amam sono Soldi Pubblici come quelli del Comune? E quindi che cambia? Sul mio pianeta abbiamo problemi più o meno simili ma esiste pure la vergogna. Qui evidentemente no.

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  5. Come al solito nessuno si ricorda dei lavoratori “ex Maggioli”.
    Ancora aspettiamo dalla segreteria del vice sindaco un appuntamento per essere ricevuti. I documenti che abbiamo depositato al protocollo generale del Comune, dove sono finiti?????? Tra i lavoratori Agrinova e noi vi sono differenze di tipologia di lavoro prestato???????

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  6. Come al solito nessuno si ricorda dei lavoratori “ex Maggioli”.
    Ancora aspettiamo dalla segreteria del vice sindaco un appuntamento per essere ricevuti. I documenti che abbiamo depositato al protocollo generale del Comune, dove sono finiti?????? Tra i lavoratori Agrinova e noi vi sono differenze di tipologia di lavoro prestato???????

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