Un uomo di 82 anni di San Fratello è morto sabato scorso nel reparto di Medicina Interna. Secondo il figlio, che ha presentato una denuncia in Questura, i medici non lo avrebbero curato adeguatamente. Domani sarà conferito l'incarico per l'autopsia.

Al Policlinico torna l’incubo malasanità dopo il caso delle larve trovate addosso ad un paziente del reparto di Rianimazione. La Procura ha aperto un nuovo fascicolo sulla morte di un pensionato di 82 anni di San Fratello. Salvatore Mammana, è morto sabato scorso nel reparto di Medicina Interna. Era ricoverato da tre settimane perché sofferente di ipoprotidemia, addensamento polmonare con versamento pleurico, fibrillazione atriale, piaghe da decubito ed una leggera forma di Parkinson. E’ stato il figlio Giovanni a presentare una denuncia in Questura chiedendo l’accertamento di eventuali responsabilità da parte dei medici. Giovanni Mammana è convinto che il padre sia stato sottoposto a cure antibiotiche che avrebbero peggiorato un quadro clinico già difficile. Sulla scorta delle denuncia il sostituto procuratore Fabrizio Monaco ha aperto un fascicolo. Domani mattina conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia che sarà eseguita all’obitorio del Policlinico. Intanto la Polizia giudiziaria ha già provveduto all’acquisizione della cartella medica del paziente e dell’intera documentazione sanitaria. Secondo quanto indicato nella denuncia il pensionato non sarebbe stato curato per il versamento pneumotoracico che gli è stato diagnosticato durante il ricovero. Anzi, dopo alcuni giorni di cura antibiotica i medici avrebbero interrotto la terapia intramuscolare per iniziarne una mediante flebo, cambiando anche il tipo di antibiotico. Ma subito dopo il pensionato ha accusato forti gonfiori alle labbra, alle palpebre ed al viso e difficoltà di respirazione. “Solo il 5 agosto- racconta il figlio di Mammana- su mia insistenza è stato cambiato il trattamento e mio padre stava meglio. E’ però salita la febbre e, anche se era lucido, nel pomeriggio si è addormentato e non si è più svegliato. Aveva il polmone sinistro pieno di liquido e quando i medici si sono decisi ad intervenire era davvero troppo tardi”. Particolare inquietante ed allo stesso tempo tragico: solo tre mesi fa la figlia del pensionato è morta, a 45 anni, pochi giorni dopo un ricovero al Policlinico di Messina.