Istituto Marino al Cnr di Pisa. M5S vuole che si assegnino gli spazi restanti ad altre associazioni

Istituto Marino al Cnr di Pisa. M5S vuole che si assegnino gli spazi restanti ad altre associazioni

Istituto Marino al Cnr di Pisa. M5S vuole che si assegnino gli spazi restanti ad altre associazioni

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mercoledì 25 Giugno 2014 - 08:50

C’è una proposta di accordo per creare una cittadella sociale ma non si sviluppano novità. Secondo i 5 Stelle, il progetto è realizzabile a prescindere dall’assegnazione dei locali all’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa. Critiche anche all'avviso pubblico sull'assegnazione dei beni confiscati alla mafia

Il progetto “Area” del Cnr di Pisa non occuperà l’intero Istituto Marino di Mortelle e rimarranno spazi inutilizzati. Il Movimento 5 Stelle Messina – Grilli dello Stretto chiede chiarimenti alla giunta Accorinti circa la gestione del bando e l’assegnazione effettuata dell’istituto Marino di Mortelle. “La struttura è stata donata al Comune di Messina per la realizzazione di attività socio-assistenziali rivolte ai giovani e il sindaco ha sollecitato le associazioni a partecipare al bando con proposte progettuali. Alcune di queste sono state convocate al Dipartimento Patrimonio e Demanio e avrebbero trovato un accordo per la possibilità di usufruire dei locali del suddetto Istituto per creare una vera cittadella sociale che avrebbe visto il realizzarsi di attività socio-assistenziali e che avrebbero coinvolto tra l’altro dei ragazzi disabili che oggi trovano sempre meno spazio di inserimento sociale”.

Che fine ha fatto questa proposta di accordo? Secondo il Movimento 5 Stelle è realizzabile a prescindere dai progetti dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa e sollecita l’amministrazione comunale “ad assegnare gli spazi, non utilizzati per il progetto “Area” del Cnr, alle associazioni, i cui progetti rispondono alle finalità richieste, che potrebbero sinergicamente cooperare per rendere l’Istituto Marino un luogo in cui si integrano attività di ricerca e di aggregazione sociale rivolte a minori, giovani e famiglie”.

Il Movimento 5 Stelle chiede inoltre, in riferimento all’avviso pubblico che vedrebbe l’assegnazione di Beni Confiscati alla Mafia per la realizzazione di servizi di pronto soccorso sociale, come mai sia stato inserito tra i requisiti richiesti agli enti partecipanti “esperienza e professionalità acquisita nel settore dei beni confiscati per conto di Enti Pubblici” precludendo così la partecipazione di enti di volontariato che, con crescenti difficoltà, attualmente sostengono le sempre più innumerevoli famiglie che vertono in situazione di disagio. Associazioni ed enti che più volte sono state incitate dal sindaco Renato Accorinti alla partecipazione e che attualmente si trovano a dover gestire autonomamente le emergenze senza il sostegno dell’Amministrazione Comunale.

“La Giunta Accorinti – concludono i 5 Stelle – aveva promesso di incontrare i cittadini nelle piazze e di confrontata per il suo operato ogni 100 giorni, ma ad oggi continua, almeno per quanto concerne i temi socio-assistenziali, a tenere le porte aperte alle solite cooperative e associazioni che hanno sempre gestito i servizi territoriali”.

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