"Il Museo del Mare": così l'artista Fabio Pilato parla di immigrazione

“Il Museo del Mare”: così l’artista Fabio Pilato parla di immigrazione

“Il Museo del Mare”: così l’artista Fabio Pilato parla di immigrazione

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domenica 06 Agosto 2017 - 05:44

Sarà inaugurata mercoledì 9 agosto alle ore 19 al Castello di Milazzo – Bastione di Santa Maria - la terza tappa de il “Museo del mare”, la mostra itinerante dell’artista

La cittadella fortificata di Milazzo da mercoledì 9, alle ore 19.00, fino al 23 agosto, farà da cornice all’iniziativa di sensibilizzazione sulla tematica dei giovani migranti, dal titolo "Il Museo del Mare" che approdano ogni giorno sulle coste del nostro Paese, i migranti più fragili, i tanti minori stranieri non accompagnati.

Il progetto itinerante del maestro Fabio Pilato si rivolge proprio ai Misna (minori stranieri non accompagnati). Secondo i dati del Ministero dell’Interno, sono 25.846 i minori sbarcati in Italia nel 2016 ed è la Sicilia la regione che ne ospita la percentuale più alta. La loro giusta integrazione è un obiettivo complesso nel quale crede fermamente Dinah Caminiti, presidente dell’associazione di promozione sociale Eimì, beneficiaria della raccolta fondi di questa mostra. Il “Museo del mare” comprende creazioni artistiche in ferro, realizzate a mano dal maestro Pilato, raffiguranti i pesci che popolano i nostri mari, rispettando dettagli e misure naturali.

Il progetto nasce dalla sensibilità dell’artista, non indifferente alla migrazione sofferta del popolo africano, e culmina nella nota scultura “Lucida Follia”, manifesto del tormento dei migranti. La tappa del Castello di Milazzo presenterà, inoltre, l’ultima creazione del Maestro, 366 piccoli ed identici pesci, a ricordo dei 366 cadaveri della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013.

Voglio immaginare, 366 pesci che nuotano liberi nelle acque del mare, senza scontrarsi con barriere né muri. Liberi di viaggiare, liberi di Essere, nessuno escluso” sottolinea il maestro Pilato. Venerdì 11 agosto, alle ore 20.00, quest’ultima opera avrà un padrino d’eccezione, Tony Canto: chitarrista, cantautore e produttore, nonché autore della favola in musica “A mare si gioca”, nata dall’emozione dell’artista provata di fronte alla foto del corpo inerme del piccolo Aylan sulla spiaggia turca. La mostra si concluderà il 23 agosto alle ore 19.00 con la partecipazione straordinaria dei ragazzi dell’associazione di promozione sociale “Eimì” che offriranno al Maestro Pilato le emozioni provate di fronte alle sue opere d’arte.

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