Giardini. Clausola sociale nei cambi d'appalto, la proposta della minoranza

Giardini. Clausola sociale nei cambi d’appalto, la proposta della minoranza

Giardini. Clausola sociale nei cambi d’appalto, la proposta della minoranza

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lunedì 10 Agosto 2015 - 13:26

I consiglieri si rifanno alle previsioni dell'art. 69 comma 2 e 3, del D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici); In sostanza le stazioni appaltanti hanno la possibilità di esigere condizioni particolari per l'esecuzione dei contratti, purché queste siano compatibili con il diritto comunitario e, tra l'altro, con i principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, e purché siano precisate nel bando di gara, o nell'invito in caso di procedure senza bando, o nel capitolato d'oneri

Garantire maggiore tutela ai lavoratori delle ditte che gestiscono servizi comunali: la proposta arriva dal gruppo di minoranza “Giardini Naxos Bene Comune” composto dai consiglieri Arcidiacono, Cundari, Costantino, Sapia e Sofia che ha presentato una mozione con la quale si intende impegnare l’Amministrazione ad adottare, nei capitolati speciali d’appalto e nei bandi relativi all’affidamento dei servizi che il Comune esternalizza, una “clausola sociale” che preveda, per l’affidatario, in caso di cambio di gestione, l’obbligo di assorbire ed utilizzare prioritariamente nell’espletamento del servizio, qualora disponibili, i lavoratori che già vi erano adibiti quali soci lavoratori o dipendenti del precedente aggiudicatario”.

I consiglieri si rifanno alle previsioni dell’art. 69 comma 2 e 3, del D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici); In sostanza le stazioni appaltanti hanno la possibilità di esigere condizioni particolari per l’esecuzione dei contratti, purché queste siano compatibili con il diritto comunitario e, tra l’altro, con i principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, e purché siano precisate nel bando di gara, o nell’invito in caso di procedure senza bando, o nel capitolato d’oneri; secondo il comma 3 della norma sopracitata, le condizioni sopra richiamate possono attenere, in particolare, a esigenze sociali o ambientali.

” Sappiamo che il Comune è in procinto di bandire l’affidamento di alcuni importanti servizi -hanno dichiarato i consiglieri- e vorremmo garantire “giuste tutele” alle lavoratrici e ai lavoratori che prestano da anni la loro opera per conto della collettività e che vivono con ansia il passaggio da una ditta all’altra in occasione dei frequenti cambi di appalto. Riteniamo che ciò possa avvenire solo inserendo nei bandi e nei capitolati una clausola che preveda l’obbligo della ditta aggiudicataria di assorbire il personale già alle dipendenze del precedente affidatario”.

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