Sfiducia, il deputato Filippo Panarello a Carbone: "Serve un confronto nel Pd". La nota dei renziani.

Sfiducia, il deputato Filippo Panarello a Carbone: “Serve un confronto nel Pd”. La nota dei renziani.

Rosaria Brancato

Sfiducia, il deputato Filippo Panarello a Carbone: “Serve un confronto nel Pd”. La nota dei renziani.

Tag:

martedì 03 Novembre 2015 - 23:02

In primo piano ancora la sfiducia. In casa Pd fioccano le reazioni alle dichiarazioni del commissario Carbone che si è detto contrario alla mozione ed alleato leale dell'amministrazione. Il deputato regionale Panarello chiede un confronto nel partito sui temi da affrontare, i 3 capigruppo Pd si dicono pronti a riflettere e l'area renziana invita Carbone ad organizzare un'assemblea. Intanto Accorinti sulla sfiducia si sente sereno e dice: "io sono pronto a ricandidarmi"

La mozione di sfiducia continua a tenere banco a Palazzo Zanca.

Dopo i 4 consiglieri comunali Zuccarello, Russo, Sindoni e Scuderi e dopo il gruppo dei Democratici riformisti ( che ha avuto anche la firma di Giovanna Crifò, Forza Italia), la discussione è tutta in casa Pd in seguito alle dichiarazioni del commissario Carbone che ha lasciato tutti interdetti dicendo: “nessuna mozione di sfiducia, siamo alleati leali dell’amministrazione”. Se Paolo David, capogruppo Pd ha provato a far da pompiere insieme ai cuolleghi delle liste collegate Francesco Pagano e Giuseppe Santalco (tutti e tre di area genovesiana), è il deputato regionale Filippo Panarello a riportare la palla al centro: “La drammaticità della situazione di Messina impone una discussione approfondita nel Pd messinese- scrive-e auspico che l’On. Carbone si muova, rapidamente, in questa direzione. Le fughe in avanti non sono utili sia che vengano dal basso, sia che vengano dell’alto.Se poi si muovono su linee contrapposte (sfiducia o alleanza) creano confusione tra gli elettori e i cittadini e rischiano di appannare il profilo e complicare l’azione del PD”. Panarello ricorda al commissario che i 3 consiglieri Pd che hanno presentato la mozione di sfiducia (Zuccarello, Sindoni, Russo) non hanno la tessera del partito, come appunto ha dichiarato Carbone, ma non ce l’hanno esattamente come tutti gli altri eletti (è infatti questo uno dei temi da affrontare, un tesseramento fermo al 2013).

“I consiglieri comunali del PD (non hanno la tessera al pari di tutti gli altri eletti) che hanno proposto una mozione di sfiducia al Sindaco, in assenza di un luogo di confronto interno al partito, ritengono, a torto o a ragione, di interpretare il malessere diffuso tra i cittadini per l’attività amministrativa della giunta Accorinti.A partire dalla gestione, non esaltante, dell’emergenza idrica, che ha fatto ritornare la città al clima esasperato di quarant’anni fa.Perciò, dobbiamo impegnare i governi, regionale e nazionale, guidati dal PD, a dare una mano per fronteggiare la nuova emergenza che si prospetta, scongiurando ulteriori sofferenze per la cittadinanza. Nel contempo, evitando toni insultanti da parte di tutti, sviluppiamo un confronto serrato per definire l’iniziativa del PD, che deve, ovviamente, mettere al centro gli interessi della città”.

Sulla sfiducia sono intervenuti anche i 3 capigruppo di area Pd Paolo David, Giuseppe Santalco e Francesco Pagano ribadendo il ruolo di opposizione costruttiva ma meno che mai di alleanza: “Il Pd e le liste civiche ad essa collegate si sono poste in maniera responsabile a sostegno della città, senza fare mai opposizione fine a se stessa, ma sempre guardando a ciò che era bene approvare per evitare di collassare ulteriormente il già asfittico sistema finanziario del Comune. Purtroppo questa amministrazione non ha nel proprio dna alcuna capacità di interloquire politicamente nè con i partiti presenti in Consiglio, né con la società civile messinese. Abbiamo sempre vigilato in Consiglio apportando un contributo fattivo all’approvazione di delibere legittime e sostenibili; propositivi nel fare e nei comportamenti d’aula mantenendo spesso il numero legale. A ciò purtroppo non ha corrisposto un leale ed aperto riconoscimento del ruolo del PD in seno al Consiglio da parte del Sindaco e della Giunta. Per questi motivi ribadiamo fortemente che non siamo stati, né intendiamo essere assolutamente alleati con questo Sindaco e questa amministrazione nei cui confronti prendiamo le distanze dal punto di vista politico. Al momento il Sindaco può diventare interlocutore politico con i gruppi consiliari del PD solo se riconoscerà i propri errori gestionali e quelli di alcuni assessori, ammetterà l’incapacità di governare e gestire una macchina amministrativa complessa come quella del Comune di Messina e si confronterà in aula su un serio e articolato programma di sviluppo per la città. Se ciò non avverrà partendo dalla coalizione che ha partecipato alle ultime elezioni amministrative, avvieremo entro poco tempo un serio ed articolato ragionamento politico con le forze politiche alleate e con le associazioni della società civile per individuare un percorso che possa portare a far nuovamente votare i cittadini messinesi per il rinnovo del civico consesso con l’indicazione di un nuovo Sindaco”.

L’area renziana chiede a Carbone un incontro urgente, attraverso la nota formata dai deputati Giuseppe Laccoto e Tommaso Currò e da Alessandro Russo,Francesco Palano Quero, Guglielmo Sidoti,Filippo Cangemi, Liliana Modica, Giacomo D’Arrigo “ Il Pd deve rilanciare la propria vocazione a guidare il cambiamento in città, per questo apprendiamo con soddisfazione la notizia che il Commissario Carbone ha deciso di indire al più presto un’assemblea di amministratori e militanti per poter stabilire in tale sede la strada più corretta, responsabile e condivisa da far assumere al Partito nelle prossime settimane, senza che alcuna ipotesi venga preclusa: abbiamo davanti sfide come il dissesto idrogeologico, il rilancio infrastrutturale dell’area dello Stretto, l’investimento dei fondi della programmazione comunitaria. Riteniamo necessario ed urgente un tale incontro al fine di concordare una posizione maggioritaria comune sul da farsi, che torni a dare autorevolezza al Partito, sfilacciato in rivoli contrapposti di posizioni personalistiche ed egoistiche che ne minano la credibilità dinanzi all’opinione pubblica e l’efficacia complessiva dell’azione politica”.

Dura anche la nota del Pdci, a firma di Francesco Napoli a nome della segreteria provinciale:“La città del Terremoto, “delle baracche d’autore”, dell’emergenza idrica endemica, prigioniera degli accordi delle classi borghesi e massoniche, che da sempre condizionano lo sviluppo economico e sociale, è ancora deturpata dai brogli politici, piegata e condannata dall’ignavia storica dei governanti. Il Partito Comunista d’Italia da oltre due anni denuncia l’inciucio tra questa Amministrazione e quelle precedenti .Il consociativismo è evidente, l’amministrazione Accorinti non ha rappresentato alcuna discontinuità col passato. Tutto ciò è dimostrato dalla volontà di non dichiarare il dissesto economico del Comune (che è nei fatti) che avrebbe azzerato la vecchia classe dirigente e dalla riproposizione dei bilanci delle precedenti Amministrazioni Comunali “sic et sempliciter”. Dei risultati della gestione inadeguata, inefficace e inefficiente dei servizi, è complice il Consiglio Comunale che non solo non è stato in grado di fare cambiare rotta alla Giunta o far dimettere il Sindaco Accorinti. Il Partito Comunista d’Italia rivolge il proprio appello ai cittadini, alle forze politiche e sociali democratiche e di sinistra, per organizzare una forte opposizione e sconfiggere questo tentativo politico che conduce alla morte della città di Messina. "Quellidiprima" pilotano "quellidiora" e "quellidiora" proteggono "quellidiprima". Quella sinistra che difende l'Amministrazione comunale ne è complice”.

Da parte sua Accorinti si dice sereno (ovviamente limitatamente alla vicenda sfiducia e non certamente quanto all’emergenza): “ Ho rispetto anche per chi mi chiede sfiducia, anche per chi ha posizioni opposte alle mie, non alzo i toni, non mi arrabbio. Mi ha scelto il popolo anche se ormai è una moda sfiduciare chi è stato votato dai cittadini. Secondo me un governo deve cadere perché ha rubato o perché è arrestato per mafia anche se so che la sfiducia è prevista dalla legge. Io vorrei continuare fino alla fine ed essere giudicato per quello che ho fatto, dall’Atm alla gestione dei rifiuti. In ogni caso, se mi sfiduciano io mi ricandido”.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Certo che Accorinti non vede che l’insoddisfazione nasce non solo per questioni politiche o per l’emergenza acqua di per sè indice di gravissima approssimazione gestionale, ma per il mancato conseguimento generale dei Suo obbiettivi programmatici. La Sua amministrazione infatti invece di rompere con il passato e chiedere al Governo Nazionale e Regionale di intervenire per affrontare e risolvere i problemi creati da “quelli di prima” ha continuato a lavorare come chi li ha preceduti, non determinando alcun cambio di passo nell’affrontare e risolvere i tanti problemi della Città. Ecco il motivo per cui la Russo ed altri chiedono la sfiducia dimostrando che non interessa la poltrona ma che si vuole cambiare per aggredire e risolvere i problemi

    0
    0
  2. Certo che Accorinti non vede che l’insoddisfazione nasce non solo per questioni politiche o per l’emergenza acqua di per sè indice di gravissima approssimazione gestionale, ma per il mancato conseguimento generale dei Suo obbiettivi programmatici. La Sua amministrazione infatti invece di rompere con il passato e chiedere al Governo Nazionale e Regionale di intervenire per affrontare e risolvere i problemi creati da “quelli di prima” ha continuato a lavorare come chi li ha preceduti, non determinando alcun cambio di passo nell’affrontare e risolvere i tanti problemi della Città. Ecco il motivo per cui la Russo ed altri chiedono la sfiducia dimostrando che non interessa la poltrona ma che si vuole cambiare per aggredire e risolvere i problemi

    0
    0
  3. Non sono d’accordo sulla sfiducia subito! Prima vanno metaforicamente sfiduciati coloro che hanno votato e sostenuto Accorinti soprattutto al ballottaggio! Sapevano molto bene chi era e che il suo progetto per la città era aria fritta. Ma lo hanno votato solo perché dovevano far perdere Calabrò; certo non é che costui fosse un grande candidato, ma tutti questi pseudo uomini politici, che oggi rinnegano il tibetano, sperano solo di tornare in pista e spingono solo per motivi personali sulla sfiducia. Prima di Accorinti, bisogna sfiduciare l’opportunismo di costoro! ….che tristezza.. hanno voglia solo di sostituire i consiglieri comunali o gli assessori di adesso! Con Ardizzone o Picciolo o altri potenti non avrete spazi…Qualunquisti!!!

    0
    0
  4. Non sono d’accordo sulla sfiducia subito! Prima vanno metaforicamente sfiduciati coloro che hanno votato e sostenuto Accorinti soprattutto al ballottaggio! Sapevano molto bene chi era e che il suo progetto per la città era aria fritta. Ma lo hanno votato solo perché dovevano far perdere Calabrò; certo non é che costui fosse un grande candidato, ma tutti questi pseudo uomini politici, che oggi rinnegano il tibetano, sperano solo di tornare in pista e spingono solo per motivi personali sulla sfiducia. Prima di Accorinti, bisogna sfiduciare l’opportunismo di costoro! ….che tristezza.. hanno voglia solo di sostituire i consiglieri comunali o gli assessori di adesso! Con Ardizzone o Picciolo o altri potenti non avrete spazi…Qualunquisti!!!

    0
    0
  5. ma cari pd è possibile che a dettare quello che dovete fare deve venire carbone, che per miracolo sa dove si trova messina .se non avete un minimo di potere decisionale, qual’è il vostro compito quello di fare i galoppini?

    0
    0
  6. ma cari pd è possibile che a dettare quello che dovete fare deve venire carbone, che per miracolo sa dove si trova messina .se non avete un minimo di potere decisionale, qual’è il vostro compito quello di fare i galoppini?

    0
    0
  7. Ma il pdci quanto voti ha? 3,4?

    0
    0
  8. Ma il pdci quanto voti ha? 3,4?

    0
    0
  9. Per curiosità…ma lei ha votato Accorinti??? Perché ha ragione su quelli del Pd, intendiamoci! A me Calabrò non piaceva molto, ma ho dovuto votarlo perche ho pensato che la mia città non doveva subire l’umiliazione di avere Accorinti sindaco!!!! Invece i miei concittadini odiano così tanto Messina che lo hanno votato!!!! Vergogna!

    0
    0
  10. Per curiosità…ma lei ha votato Accorinti??? Perché ha ragione su quelli del Pd, intendiamoci! A me Calabrò non piaceva molto, ma ho dovuto votarlo perche ho pensato che la mia città non doveva subire l’umiliazione di avere Accorinti sindaco!!!! Invece i miei concittadini odiano così tanto Messina che lo hanno votato!!!! Vergogna!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007