Imperdibile appuntamento con l’Orchestra Tzigana di Budapest

Imperdibile appuntamento con l’Orchestra Tzigana di Budapest

Redazione

Imperdibile appuntamento con l’Orchestra Tzigana di Budapest

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giovedì 16 Aprile 2015 - 08:18

Consueto doppio appuntamento settimanale con il programma dell’Accademia Filarmonica e dell’Associazione “Bellini”: oggi pomeriggio (ore 18) gala lirico alla Sala Sinopoli, sabato 18 concerto evento per la celebre orchestra ungherese diretta da Antol Szalai.

I doppi appuntamenti con la musica intrigante e di alto livello sono una garanzia con la Stagione Concertistica unificata Accademia Filarmonica-Bellini. L’associazione musicale “V. Bellini” ospiterà oggi 16 aprile, alla Sala Sinopoli, un elegante gala lirico che vedrà la partecipazione di due impegnati cantanti lirici e di un bravo pianista messinese per la Sezione “Giovedì musicali”. Gli artisti sono Amalia Santamaria soprano e figlia d’arte del Maestro contrabbassista Giuseppe Santamaria, Lorenzo Licitra tenore e Carmine Calabrese al pianoforte che si esibiranno in famose arie da camera e di opera lirica quali musiche di Tosti, Mendelssohn, Donizetti, Bellini, Tosti, Gounod, Arditi. Il soprano e il pianista si sono formati al Conservatorio “Corelli” di Messina. L’Accademia Filarmonica di Messina, invece, porterà i sapori gitani sabato 18 aprile ore 18:30, al Teatro V. Emanuele, con l’Orchestra Tzigana di Budapest, diretta da Antal Szalai. Entrambi gli eventi sono in collaborazione con l’Ear Teatro peloritano.

L’Orchestra Tzigana di Budapest nasce nel 1969, su iniziativa del Maestro Antal Szalai, in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre della metropoli ungherese, riscuotendo sin dalle loro prime apparizioni riconoscimenti e successi sia di critica che di pubblico. La formazione col suo timbro gitano diventa in breve tempo l’orchestra più popolare del loro Paese. Oltre alla musica classica colta, con l’intento di proporre e valorizzare il repertorio orchestrale di quella tzigana, l’Orchestra Tzigana di Budapest propone un programma dedicato alla musica nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale tsardas ed arrangiamenti di canzoni popolari.

Intensa è l’attività concertistica di questi strumentisti. Ogni anno eseguono più di cento concerti in Ungheria e numerose sono le tournée internazionali che li hanno portati ad esibirsi in oltre quaranta Paesi (Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Canada,America del Sud ecc.) con la partecipazioni a importanti Festival ed applauditi in diverse capitali europee come Parigi, Vienna, Praga, Berlino, Amsterdam, Madrid. Suonano molto spesso sia per la televisione ungherese che per le emittenti televisive europee e, a tal proposito, si deve ricordare il gran successo dell’Orchestra tzigana nel programma TV di RaiUno “Specchi di Trieste” trasmesso in diretta via satellite in tutto il mondo nel 1991. Hanno al loro attivo l’incisione di numerosi dischi e cd con brani per sola orchestra ed altri con la partecipazione di acclamati cantanti quali Dahmar Koller, Nicolai Gedda, Annelise Rohjemberger, Peter Minich nelle più famose operette. Antal Szalai, oltre ad essere Direttore, è Primo Violino e proviene da una famiglia di musicisti ungheresi dove è stato avviato allo studio del violino in giovanissima età, dopo aver compiuto regolari studi musicali presso il Conservatorio della sua città. Ha iniziato nel 1963 la sua attività di violinista nell’Orchestra Honbed e, nel 1969, è divenuto Primo Violino dell’Orchestra Tzigana di Budapest da lui fondata insieme ad altri musicisti ungheresi. La sua carriera è molto frenetica e produttiva, recentemente ha festeggiato il 25° anno di attività dell’Orchestra con una serie di concerti in Ungheria dove ha avuto importanti riconoscimenti da molti rappresentanti della vita artistica ungherese.

Suggestiva la performance della Compagnia di Laura Tabanera, avvenuta lo scorso sabato sera al Vittorio Emanuele, a cura dell’associazione “V. Bellini”. Lo spettacolo “Convivencia – Il flamenco e la Musica iraniana” ha fatto conoscere gradevolmente al pubblico l’influenza delle melodie persiane su quella che è considerata una danza andalusa per eccellenza. Ad incantare con questi passi antichi ma di una bellezza incontrastata è stata la protagonista Laura Tabanera che ha creato anche le coreografie. Ad accompagnarla nel canto un grande professionista Pepe Quirós, nonché compagno di vita della ballerina, Rodrigo Martin Munuera laud, sitar, Shahmyar Zarrin Panjeh santur, José Manuel Sisón Andújar chitarra flamenca. Il fascino degli strumenti quali il sitar (il più conosciuto della musica classica indiana e suonato a piedi scalzi) ha pervaso tutto il teatro combinato al folclore dei caratteristici e coloratissimi abiti della Tabanera insieme alla sua energia interpretativa sia nelle movenze del corpo che del volto. Molto indicata e bella l’apertura dello spettacolo con l’assolo della chitarra flamenca. Seducente il canto popolare Marianas in cui la danzatrice è una mirabile maestra. La bravura dei tre musicisti è stata apprezzata anche in esecuzioni melodiche, senza coreografie in scena, come in Zambra mentre la sintonia dei 5 componenti è stata ben delineata in un altro canto popolare, Toma.

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