In prima linea ci sono come ogni anno la Comunità di Sant’Egidio e gli Istituti dei Padri Rogazionisti Sant’Antonio e Cristo Re, che ospiteranno per la cena, il pranzo di Natale e quello di capodanno le persone sole ed in difficoltà

Mancano ormai poche ore alla Veglia di Natale, poche ore prima che il mistero della Natività rinnovi, con la nascita del Redentore, il suo messaggio di pace e speranza.

Una notte che riporta all’essenza stessa della fede, nel corso della quale ritrovare sentimenti di unità, comunione e fratellanza nei confronti di quanti vivono condizioni di solitudine, sofferenza ed emarginazione.

Vigilia e giorno di Natale che, anche quest’anno, vedranno Comunità di Sant’Egidio, istituti dei Padri Rogazionisti Sant’Antonio e Cristo Re prepararsi ad accogliere le tante storie di disagio e solitudine che popolano ed attraversano Messina.

La cena della vigilia verrà offerta nella mensa di Sant’Antonio dove, nell’ampia sala, calda ed accogliente, i volontari attenderanno insieme agli ospiti il sopraggiungere della Mezzanotte.

“Ogni giorno diamo ospitalità oltre 200 persone – spiega Padre Latina responsabile della mensa di via Santa Cecilia – si tratta prevalentemente di soggetti che vivono una difficile condizione di disagio economico e sociale”.

Tanti gli stranieri che si rivolgono alla mensa per ricevere non solo un pasto caldo, ma anche la benefica e corroborante sensazione di un sorriso ed una parola di conforto.

“I nostri ospiti provengono soprattutto da Polonia, Romania, Marocco, Tunisia e Sry Lanka – racconta Padre Latini – ma ormai da tempo sono tanti gli italiani che si rivolgono a questa struttura”.

Una presenza, quella dei nostri connazionali, legata soprattutto al momento grave di crisi economica: anziani, spesso soli, che con la loro misera pensione non riescono ad arrivare neppure alla seconda settimana del mese e cinquantenni che, perso il lavoro, non riescono più a ricollocarsi ed a trovare una nuova occupazione.

“Trascorreremo insieme a loro questa notte della Vigilia e la sera del 25 – ricorda il responsabile della mensa – con un menù speciale: primo, secondo, contorno, frutta e dolce”.

Da Padre Latina un ringraziamento alla cittadinanza: “I messinesi ci sono vicini, ci tengo a sottolinearlo – aggiunge – la nostra è una realtà che si sostanzia anche del contribuito di coloro che con generosità aderiscono e prendono parte alle nostre iniziative ed attività benefiche”.

Il pranzo di Natale verrà invece offerto dalla Comunità di Sant’Egidio in via Lenzi, mentre il 26 dicembre Croce Rossa ed istituto Don Orione offriranno pranzo e cena.

Presso l’Istituto di Cristo Re si svolgerà invece il pranzo di Capodanno: “26 anni sul territorio – racconta fratello Drago responsabile della struttura – nel corso dei quali abbiamo potuto constatare un aumento significativo di italiani. Molti non si fermano a consumare il pasto, spesso per vergogna, per questo consegniamo loro un primo ed un secondo all’interno di un sacchetto anonimo”.

Tra 90 e 100 le presenze giornaliere, molti i nuclei familiari: “Nel corso di quest’anno diverse sono state le famiglie – spiega – che si sono rivolte alla nostra struttura per ricevere sostegno ed aiuto per far fronte a bisogni e necessità primarie”.

“La nostra attività opera su più fronti a sostegno di quanti vivono condizioni di disagio – sottolinea il religioso – insieme alla mensa abbiamo attivato anche una casa di accoglienza maschile e di recente una struttura per l’accoglienza femminile”.

A poche dalla mezzanotte dunque tutto è pronto per rinnovare la speranza nel timido sorriso degli ultimi. (Emma De Maria)