La mano della 'ndrangheta nello spaccio a Lipari: sequestrati 12 kg di droga

La mano della ‘ndrangheta nello spaccio a Lipari: sequestrati 12 kg di droga

Veronica Crocitti

La mano della ‘ndrangheta nello spaccio a Lipari: sequestrati 12 kg di droga

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sabato 22 Luglio 2017 - 06:42

Si tratta di due corrieri calabresi, vicinissimi alla 'ndrangheta.

Due arresti e 12 chilogrammi di marijuana sotto sequestro. E’ questo il bilancio della maxi operazione con cui i militari della Compagnia di Milazzo hanno chiuso il cerchio su due spacciatori calabresi ritenuti vicinissimi alla ‘ndrangheta.
Si tratta del 24enne Giannunzio Morabito e del 33enne Giuseppe Nobile, entrambi originari della Locride e pregiudicati.

Il blitz è scattato ieri pomeriggio, poco dopo l’arrivo, nell’isola di Lipari, di un aliscafo proveniente dalla Calabria. I militari già da qualche tempo osservavano gli andirivieni di soggetti sospetti, tenendo alta l’attenzione soprattutto in concomitanza con l’intensificarsi dell’afflusso di turisti nella stagione estiva.

Proprio ai carabinieri della Stazione locale non è passato inosservato l’atteggiamento sospetto dei due calabresi, apparentemente sbarcati come turisti e non conoscenti tra loro. Il successivo pedinamento ha poi confermato quanto ipotizzato. All’interno dei loro trolley, infatti, i militari hanno ritrovato ben 25 sacchetti contenenti ognuno circa 470 grammi, per un totale di quasi 12 chilogrammi di marijuana.
I due corrieri Nobile e Morabito, assistito dal legale Nino Cacia, sono stati pertanto arrestati con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Se immessa nel mercato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

“Questo risultato si aggiunge a quello di Vulcano, dove di recente abbiamo sequestrato 30 chili di hashish – ha dichiarato il Capitano Adinolfi, comandante della Compagnia di Milazzo. “Abbiamo intensificato i controlli nelle zone di maggior movimento – ha poi continuato – in particolare nelle Eolie, nonché in mare e nelle imbarcazioni”.

Alle sue parole si sono aggiunte quelle del colonnello Iacopo Mannucci Benincasa, comandante provinciale: “Lo stupefacente prodotto dalla ‘ndrangheta era già pronto ad esser smerciato nella fascia tirrenica. Questo dimostra l’interesse delle cosche calabre sulle zone di Messina e provincia, nonché nelle Isole Eolie”. (Veronica Crocitti)

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