Lotta alla brucellosi, audizione all'ARS per gli allevatori nebroidei, note dei deputati Laccoto e Grasso

Lotta alla brucellosi, audizione all’ARS per gli allevatori nebroidei, note dei deputati Laccoto e Grasso

Lotta alla brucellosi, audizione all’ARS per gli allevatori nebroidei, note dei deputati Laccoto e Grasso

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mercoledì 16 Dicembre 2015 - 17:13

Si è svolta stamane l'audizione all'ARS degli allevatori dei Nebrodi che sono intervenuti alla riunione congiunta delle Commissioni permanenti all'Attività Produttive e Sanità che affrontava anche le rilevanti tematiche della Brucellosi e della Tubercolosi. Il 13 gennaio a Palermo il prossimo tavolo tecnico. Gli onorevoli Laccoto e Grasso intervengono con delle note diffuse alla stampa.

Seduta congiunta stamane all'ARS per le Commissioni permanenti alle attività produttive ed alla Sanità che hanno ascoltato gli interventi degli allevatori dei Nebrodi in rappresentanza anche dei colleghi di altre zone della Sicilia che ha riguardato anche due fenomeni presenti da lungo tempo negli allevamenti dell'isola come la brucellosi e la tubercolosi.

Il 13 gennaio a Palermo si riunirà un tavolo tecnico per pianificare interventi di contrasto alla brucellosi bovina: una malattia infettiva provocata dai batteri che causa mastite e aborto, e accidentalmente può colpire anche l'uomo in forme di malattie variabili con presenza di stati febbrili.

In merito il presidente della Commissione Attività Produttive on. Giuseppe Laccoto ha diffuso il seguente comunicato: “Il tema della lotta alla brucellosi animale deve essere affrontato in maniera organica per questa ragione è necessario istituire un tavolo tecnico composto dai rappresentanti del Ministero, degli assessorati regionali Salute e Agricoltura, dai rappresentanti dell’Istituto regionale zooprofilattico, dai Medici veterinari e dalle direzioni generali delle ASP di Messina e Ragusa”.

Le conclusioni del tavolo tecnico – ha spiegato Laccoto – dovranno essere consegnate entro 90 giorni alle Commissioni parlamentari dell’Ars. Intanto, è necessario che la Direzione generale della programmazione del Ministero della Salute, conceda una deroga al tetto di spesa sanitaria per la Regione siciliana proprio al fine di consentire, tra le altre cose, anche il pagamento delle attività di controllo zootecnico da parte del Servizio veterinario”.

Abbiamo il dovere – ha concluso Laccoto – di dare risposte a tante aziende e tanti allevatori che, soprattutto nella zona dei Nebrodi, si trovano a combattere contro questa malattia che negli ultimi anni è tornata a manifestarsi con violenza. Bisogna inoltre predisporre un vero piano di bonifica sanitaria sul territorio che parta dagli allevamenti infetti e prosegua con un approfondimento diagnostico per i casi di tubercolosi rilevata al macello. L’intento deve essere quello di prevenire la diffusione della malattia in partenza da focolai primari”.

Dal 1954 ad oggi, soprattutto nella provincia di Messina, si sono registrati moltissimi casi di abbattimento dei capi di bestiame, con gli allevatori dei Nebrodi tutti in lotta contro l’epidemia della brucellosi e tubercolosi.

Gli ha fatto eco anche il deputato Bernadette Grasso con un suo comunicato: La prassi consolidata in questi anni è stata quella di procedere all’abbattimento dell’animale infetto, nell’intento di eradicare qualsiasi focolaio infettivo. Tale modalità se da un canto ha sortito effetti positivi sulla diffusione dei focolai, dall’altro però ha impoverito il patrimonio zootecnico nebroideo , con il rischio concreto dell’UBA (unità bestiame adulto) e la conseguente uscita dal piano di contributi messi a disposizione dall’unione europea e dal PSR Sicilia 2014/2020”.

L’impegno – prosegue la Grasso – è quello di salvare il patrimonio comune che si tramanda di generazione in generazione tra le famiglie degli allevatori e che è oggi colpito da una grave crisi che vede coinvolte tantissime aziende zootecniche siciliane. Bocciata la proposta di ritornare al vecchio sistema di vaccinazione, che non aveva dato risultati efficaci. Per questo è stata approvata l’istituzione di un tavolo tecnico interministeriale permanente tra allevatori dei Nebrodi, il Ministero della salute, i centri di referenza nazionale TBC e brucellosi e gli organi regionali competenti in materia”.
(Giuseppe D'Amico)

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