Opere di urbanizzazione abbandonate a Sperone. E il torrente Papardo è sempre un pericolo

Opere di urbanizzazione abbandonate a Sperone. E il torrente Papardo è sempre un pericolo

Marco Ipsale

Opere di urbanizzazione abbandonate a Sperone. E il torrente Papardo è sempre un pericolo

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martedì 09 Ottobre 2012 - 14:55

L’amministratore del gruppo facebook “Villaggio Sperone”, Massimo Costanzo, ha realizzato un video sulle condizioni del villaggio. Completati qualche anno fa un anfiteatro e un parco attrezzato ma la manutenzione latita e le aree non sono adeguatamente sfruttate. Necessaria la messa in sicurezza del torrente Papardo

Con l’ospedale Papardo ed una sede del Consiglio nazionale delle ricerche, dovrebbe essere una delle zone più curate della città. Ed invece, a pochi metri da queste importanti strutture, campeggia il cartello “Fine strada comunale, inizio torrente” e sembra di stare in un altro mondo. La strada che costeggia il torrente è dissestata, ai limiti dell’impraticabilità. Eppure sarebbe un’alternativa utile per raggiungere Faro Superiore.

A Sperone, qualche anno fa erano state realizzate opere che avrebbero potuto valorizzare adeguatamente la zona: aree a verde, spazi di arredo urbano ben illuminati, parcheggi e, soprattutto, un anfiteatro con ben 500 posti a sedere, costruito principalmente per ospitare spettacoli all’aperto nel periodo estivo.

Gli interventi hanno riguardato lavori stradali per un importo di 728mila euro; per 202 mila euro interventi per condotte idriche; 362 mila per opere strutturali speciali e 221 mila per il verde e l'arredo urbano del villaggio collinare. L’obiettivo è stato quello di mantenere le previsioni del Piano di Zona, con la realizzazione della strada intercondominiale e degli accessi alle pertinenze dei vari fabbricati, due aree parcheggio, zone di verde attrezzato, con un parco ed un anfiteatro, a sud dell’ambito. Realizzata una nuova rete di pubblica illuminazione e due per il convogliamento delle acque bianche e delle acque nere. Per la pubblica illuminazione è stata prevista la messa in opera di pali lungo la strada di progetto ed i percorsi pedonali. Previsti anche lampioncini bassi nel parco e nella piazzola e riflettori a servizio dell’anfiteatro. Le due aree di parcheggio, per un totale di 46 posti auto riservati al pubblico sono state realizzate la prima a sud dell’ambito, a valle della strada residenziale, con 26 posti auto; la seconda a nord dell’ambito, per 20 posti auto La prima area è collegata da una scalinata con il parco attrezzato; la seconda è all’interno della piazzola anche con funzione di rotatoria.

Ma dal giorno dell’inaugurazione, l’anfiteatro è stato utilizzato una sola volta, poi è mancata la manutenzione e adesso proliferano le erbacce. Ce lo racconta Massimo Costanzo, che su facebook ha creato un gruppo dedicato alla zona e denominato proprio “Villaggio Sperone”. Raccoglie al momento duecento iscritti e serve per segnalare le problematiche del villaggio e proporre alternative per migliorare la vivibilità della zona. Spiega Costanzo: “L’anfiteatro non è stato realizzato come il progetto prevedeva ed adesso è tenuto malissimo. Nel parco attrezzato, doveva essere creato un prato inglese e si dovevano impiantare alberi specifici. Nulla di tutto ciò, l’area è abbandonata a sé stessa. La prevista area giochi per bambini conta due altalene e due casette, neppure uno scivolo”.

Ed infatti nel progetto del parco attrezzato era previsto un prato inglese, contornato da una adeguata vegetazione con piantagioni di Pinus di Pinea, Washingtonia robusta e Chamaerops umilius extra. Più che di un prato inglese, si tratta invece di un prato… messinese, viste le sterpaglie presenti.

Costanzo ha realizzato un video sulla strada che costeggia il torrente Papardo: “Nel letto del torrente – afferma l’amministratore del gruppo “Villaggio Sperone” – ci sono erbacce e spazzatura. La messa in sicurezza dei torrenti, come purtroppo ben sappiamo, dev’essere prioritaria, viceversa nella stagione delle piogge possono scatenarsi fenomeni pericolosissimi. La strada arginale al torrente, poi, è piena di buche e totalmente dissestata. Lo scorso anno sono franati pezzi di terreno, speriamo che quest’anno non si ripetano tali eventi, ma sono necessari interventi urgenti”.

Lungo la strada e nei pressi del torrente, insiste anche il campo di rugby. L’Amatori Messina Rugby, che milita in serie B, deve puntualmente fare i salti mortali per raggiungerlo, così come le squadra che in trasferta giungono a Messina.

Nel 2007, è stato redatto un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica che prevedeva la realizzazione di due strade arginali al torrente per il collegamento del viale Papardo al villaggio di Faro Superiore. Ci sono i fondi, circa 12 milioni di euro, ma il progetto definitivo è da anni in attesa dalla Regione della valutazione d’impatto ambientale. Tutto è fermo, mentre la stagione delle piogge è alle porte. Loro non aspettano. La messa in sicurezza dei torrenti è prioritaria.

(Marco Ipsale)

Un commento

  1. puzza di bruciato 9 Ottobre 2012 18:23

    E’ vero il torrente papardo è una bomba ad orologeria, tra l’altro vengono riversati liquami fogna, ultimamente delle gare di moto cross hanno creato solchi profondi e divelto il corso del torrente. Cmq se si vuole disinnescare la “bomba papardo” bisogna partire dall’inizio del torrente vale a dire da curcuraci è da lì ke l’acqua prende velocità trascinando detriti che creano il tappo..

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