Reset corre verso il voto. Il 2 marzo sarà presentata la squadra

Reset corre verso il voto. Il 2 marzo sarà presentata la squadra

Rosaria Brancato

Reset corre verso il voto. Il 2 marzo sarà presentata la squadra

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sabato 16 Febbraio 2013 - 14:37

All'appello di Reset per le primarie in piazza non ha aderito nessun movimento, ma gli attivisti non si arrendono e tirano dritto per la loro strada. "Il 2 marzo presenteremo squadra e programma. Purtroppo Messina ha perso un'occasione per fare rete. Hanno prevalso i personalismi"

Un po’ se l’aspettavano, ma l’amarezza c’è stata comunque. Il 2 febbraio gli attivisti di Reset salendo a bordo della “Resetmobile” hanno lanciato l’iniziativa delle "primarie civiche di piazza", aperte a movimenti e associazioni (tranne quelle che avevano aderito alle primarie on line promosse da Art.1), che volessero scommettersi “sul campo” su progetti da confrontare sul territorio. Unica regola per i partecipanti: sottoscrivere un patto per impegnarsi a non fare accordi con i partiti, né prima né dopo le elezioni amministrative, neanche in caso di ballottaggio. Reset aveva indicato anche un percorso a tappe che si sarebbe concluso con le primarie di piazza con 12 confronti di volta in volta in zone diverse della città e dalle quali sarebbe venuto fuori il candidato a sindaco, gli assessori ed il programma. Le votazioni sarebbero avvenute in piazza alla fine di ogni confronto e lo scrutinio sarebbe avvenuto il 10 marzo, pubblicamente, alla fine dell’ultima votazione. Ma all’appello di Reset non ha aderito nessun movimento. Solo i grillini nei giorni scorsi hanno risposto declinando l’invito dal momento che per Statuto (anzi non-statuto) il M5S non fa alleanze pre-elettorali e corre con liste proprie, ma ne hanno condiviso lo spirito ed il metodo. I grillini dello Stretto hanno concluso la nota con l’augurio di rivedersi tutti i rappresentanti dei movimenti presto in Consiglio comunale, a testimonianza di una società civile che si è alzata. C’è stato un incontro anche con il movimento che ha candidato Renato Accorinti sindaco, ma anche qui, gli attivisti hanno chiarito che loro un candidato ce l’hanno già e non sono interessati alle primarie. Insomma, due settimane dopo la proposta Reset non ha avuto altre risposte.

“Ancora una volta si è palesata quella incapacità di fare rete, di andare oltre gli interessi di parte e le ambizioni personali- spiega Alessandro Tinaglia- ha prevalso l’idea della persona, mentre per noi è importante il progetto, la squadra. Quest’atteggiamento era stato certificato anche il rapporto del CENSIS di qualche anno fa. Ma non ci arrendiamo”.

Archiviata l’amarezza Reset tira dritto per la strada avviata da tempo con idee chiare, condivise e nate di volta in volta da dibattiti, confronti con esperti e relazioni sulle singole tematiche. Così come sono stati i primi, a settembre, a presentare il tandem per Palazzo Zanca Alessandro Tinaglia-Adriana Russo (sindaco e vice-sindaco), saranno i primi a presentare programma e squadra di governo e lo faranno sabato 2 marzo alle 20.30 al Palacultura. Oltre alla squadra di assessori sarà presentato il programma del "Festival Multiculturale di Messina".

“Gli altri movimenti ci contestano un’eccessiva rigidità-spiega Adriana Russo- ma per noi non è rigidità, è l’applicazione delle regole. Siamo stati chiari sin dal principio, l’unica cosa che abbiamo chiesto a chi volesse aderire è la sottoscrizione di un impegno a non fare accordi con i partiti che sono quelli che hanno ridotto così la città inseguendo solo l’interesse personale a svantaggio del bene collettivo. Questo è l’ultimo treno per Messina, non dobbiamo più commettere gli errori del passato. Messina oggi non ha bisogno solo di passione, ne abbiamo tantissima anche noi. Oltre alla passione serve competenza, serietà, capacità ed è quello che Reset vuol mettere a disposizione di tutti”.

Niente primarie di piazza dunque, il candidato sindaco di Reset è Alessandro Tinaglia e il 2 marzo scopriremo chi, oltre al vicesindaco Adriana Russo farà parte della squadra. Resta l’amarezza per non essere riusciti “ a fare rete”, dando così un vantaggio a quei partiti “ufficiali” che negli ultimi 40 anni hanno deciso le sorti dei Palazzi, perché correndo tutti divisi alla fine si dà una mano a chi corre da tempo e conosce bene la macchina. Quanto alle primarie di coalizione del centro-sinistra proposte dal Pd gli attivisti di Reset rispondono con un sorriso ironico chiedendosi quali movimenti della società civile vorranno aderire.

“A noi non piacciono i movimenti civetta- spiega Adriana Russo- in ogni caso, a proposito delle primarie proposte dal Pd, prima risolvano il loro personale conflitto d’interessi che hanno solo in questa città e solo poi potranno iniziare a parlare di apertura alla società civile in modo serio e credibile”.

Nel frattempo Reset corre verso le amministrative.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. ART.21 COSTITUZIONE. Posso comprendere il rifiuto e l’arrivederci in Consiglio Comunale del MOVIMENTO 5 STELLE a RESET, i grillini hanno una posizione politica nazionale alla luce del sole, ma gli altri movimenti e Renato ACCORINTI? Ha prevalso il peggio della messinesità, il cortile, atteggiamento riassunto in quella bellisssima parola del nostro dialetto, di cui ogni tanto, avete manifestazione nei confronti di mariedit, del commentatore LUCCIO, u curtigghiu.
    Se nessuno accetterà l’invito di RESET, lo faranno i messinesi, anche quelli che non lo voteranno, ma tutti avranno la responsabilità della vittoria del POPOLO DELLA LIBERTA’ o del PARTITO DEMOCRATICO, due facce, non tanto diverse a Messina, della stessa medaglia, quella che ha fatto precipitare Messina nelle ultime posizioni tra le grandi e piccole città italiane. Se i movimenti e ACCORINTI non ci spiegano i motivi validi di questo rifiuto, alimentano u curtigghiu, e i messinesi ne terremo conto alle elezioni amministrative di maggio, statene certi.

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  2. Da movimento di idee a rappresentanza politica … e allora si entra in politica… e allora ci sono le dinamiche politiche… e allora bisogna conoscere la tattica politica ( capisco che suona male x i puri ) ma… avete compiuto il primo passo falso , ingenuo e nello stesso tempo pretenzioso …
    Nella ricerca del consenso democratico politico bisogna anche rispettare le aspettative degli altri , e le primarie di piazza ( in piena campagna elettorale ) sembrano manifestare una candida utopia ma anche una schietta furberia. Che vi piaccia o no , in consiglio comunale si entra con i voti che i cittadini danno al partito, e voi , una volta candidati… lo siete.

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  3. Perchè passo falso, caro il mio “Venerabile” massone Palingenius?
    (cara redazione, è Palingenius stesso che dice di esserlo: vd. commenti a “Lettera aperta di Reset alla città ed a chi vuol cambiare”, Tempostretto 12/01/2013)
    “Ora che inizia l’agone, anche voi siete politici … con quel che segue”: mi perdoni, caro “Venerabile”, ma da un “fratello” della sua cultura francamente mi aspettavo un colpo d’ala culturalmente più autorevole rispetto a questo luogo comune tanto livoroso quanto banalotto.
    Sì, certo, politica … bisogna vedere però come la si fa, la politica, con quali intenzioni, con quale passione, con quali idee, con quale spirito di sacrificio e di servizio verso la comunità … qualità queste che, mi permetterà, non traspaiono affatto in quella Casta alla quale Lei, caro “fratello”, sembra essere alquanto contiguo.
    Chi, come Reset, fa le cose e illustra idee alla luce del sole – e non certo in talune stanze buie dove si insegna Obbedienza a lume di candela – merita di sicuro ogni più ampia apertura di credito: saranno poi il bene della città, i problemi concreti e le relative possibili soluzioni a far convergere insieme idee magari anche alquanto diverse, ma comunque accomunate da un unico supremo interesse, appunto il bene di Messina.
    P.S. Caro “Venerabile”, ma perché con i suoi commenti sta sempre sul collo a Reset? Come direbbe Fabio De Luigi nella sua esilarante imitazione di Carlo Lucarelli, “paura, eh?”

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  4. Sono stati Reset…tati!

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  5. Le critiche si devono accettare tutte, ma palingenius si, sembra monocorde.
    Io posso testimoniare da esperienza personale ( ho modo di discutere per lungo tempo pedalando con un resettiano della prima ora ) , che gli intenti e le ” manovre” sono veramente pure. Certo , capisco pure che dal di fuori si possa anche pensare come il nostro palingenius .
    P.S. X vic fontaine :
    non sarei così caustico nel sottolineare la fratellanza del nostro commentatore , li si che si cade nel luogo comune.

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  6. Renato Accorinti non si sarebbe mai “autocandidato” a sindaco. Dalla tarda estate a meta dicembre l’abbiamo convinto con lo stesso strumento da lui in passato tante volte impiegato, ossia a suon di firme raccolte nelle piazze, al mercato dello zir e la domenica mattina davanti alla Chiesa di Provinciale (così stiamo belli tranquilli sui fatti e mi assumo ogni responsabilità di ciò che scrivo…) A metà gennaio dà l’ufficialità della sua candidatura in un salone delle bandiere straripante di concittadini. Il giorno successivo siamo già al lavoro per organizzare gli incontri per la stesura di un programma condiviso e partecipato. A ciò si aggiungono impegni di “normale amministrazione”. Per chi ha l’esigenza anche di continuare a lavorare per mangiare, non è semplicissimo conciliare tutto. Le elezioni sono alle porte e il tempo stringe. Le nostre primarie, quindi, le abbiamo fatte nei mesi precedenti a gennaio quando abbiamo raccolto le migliaia di firme pro candidatura di Renato. Non vedo il motivo, né l’utilità di “rifarle” a merzo (siamo a metà febbraio…), dato che non è che si apre bocca e come per magia spuntano le primarie… Tra l’altro ci vogliono fondi (che come movimento non abbiamo: basta controllare sul sito), tempo ed energie che preferiamo impiegare in altro modo. Ottima idea quella di Reset: avrebbero però dovuto pensarci quando ci stavamo muovendo per la raccolta firme, quando ancora Renato non rappresentava nei fatti un certo “numero”. In ogni caso, fermo restando che Renato è il nostro candidato a sindaco, le porte sono aperte per qualunque tipo di collaborazione per il bene di Messina.

    Onde evitare fraintendimenti, ho proferito a titolo personale.

    Antonino Rampulla

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  7. FRANCESCO TIANO 17 Febbraio 2013 12:37

    RESET è un’idea che cammina in città da tempo ed è anche molto interessante ma le idee vengono trasferite nella collettività dagli uomini che s’intestano la loro realizzazione. Credo che l’iniziativa sia stata costruita ad arte, che le intenzioni di dare una svolta al vecchio sistema sono presenti nella descrizione e nell’offerta del Movimento. Quello che ha toppato, rendendo incerta la realizzazione del progetto politico è l’aspetto legato alla conduzione ed alla rappresentanza. Un sistema, che vuole essere nuovo e svincolato dalle vecchie logiche dei partiti, non può trincerarsi attorno ad un numero ristretto di elementi combinati tra loro da un sentimento di amicizia ma deve essere libero a tutti i cittadini che credono nell’idea. Bisognava lasciarlo libero, a porte aperte. Invece ha prodotto Leader incontestabili, come avviene nei partiti. Un movimento libero si ciba di quella forza costruttiva che è presente soprattutto nella società civile e non ha paura di perderne la guida. Spero ancora che Messina si svegli e che lo faccia partendo dall’amore per la città ma vedo ancora in giro molte bandiere e molti colori che sventolano e che occludono la vista del bel panorama che si manifesta andando oltre.

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  8. X vic fontaine :
    Quando qualche rappresentante di reset siedera’ , come mi auguro, in consiglio comunale, non ci sarà , come normale in democrazia, un giorno in cui non subirà critiche, ora strumentali, ora qualunquistiche, ora garbate come mi è sembrata la mia, perché la vita e’ fatta così . Se allora inizierà a puntare il dito sul tale dai capelli rossi, su quello che pratica lo yoga, o su quello che appartiene all’associazione degli amici del pescestocco per screditarlo in quanto non conforme al suo pensiero, beh la storia ci ha insegnato che il pensiero unico e’ molto più pericoloso del pensiero sbagliato, ed allora s’imboccherà una strada cattiva. La tolleranza fa grandi gli uomini e le loro idee.
    Bene, visto che essere massoni e criticare non è permesso ( fate anche la rassegna stampa ) , mi risparmierò il click sulle vostre notizie.
    Buona fortuna

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  9. personalmente ho partecipato all’attività di Reset. Non sono nè amico, nè figlio di qualcuno, nè “portato”; sono un qualsiasi cittadino che ha portato un idea, ed ha trovato porte aperte per lavorarci insieme. Non ho trovato nessun leader incontestabile, anzi: le primarie di piazza mettevano a rischio la candidatura di Tinaglia a sindaco qualora, in piazza appunto, la gente avesse votato ACCORINTI. Se Tinaglia avesse avuto paura di “perdere la guida” avrebbe indetto primarie di piazza??? Chi non ha partecipato ha perso l’occasione di unire le forze, facendo il gran favore ai soliti partiti (uno dei quali tu, Franco, sostieni anche se criticamente).

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  10. Sono certo che l’invito di Resetmessina non fosse arivolto solo alla lista capitanata dal sig. Accorinti, credo fossero stati i invitati tutti i movimenti, associazioni e Liberi Cittadini che come il Vostro movimento rispondevano alle caratteristiche descritte nella carta dei valori di Resetmessina, non credo fosse un tentativo di lesa maestà ma solo un modo di riunire il piu’ alto numero di soggetti che, condividendo le linee guida dei vari programmi, avrebbero lavorato per un solo soggetto politico ed un solo candidato che raccogliesse in se tutte queste forze cittadine che cosi rappresentate e coese, h. avrebbero rappresentato un valido ostacolo al fine ultimo di dotare la nostra Città di un fortissimo movimento per la Città e dei Cittadini . Abbiamo aperto, come già fatto da noi per la presentazione del progetto sulla costituzione di una società di mobilità urbana che includesse, la strategica creazione Resettiana, una società di traghettamento di proprietà della città, a tutti questo lungo studio di fattibilità, presentandolo insieme ad Accorinti ed al rappresentante del Movimento 5 Stelle proprio all’interno del Teatro in Fiera, durante l’occupazione, volendo,nel nostro piccolo, amplificare le gesta anche degli occupanti. I ” numeri ” del movimento Accorinti sono certo che saranno usati al meglio, sono altresi certo del supporto ad ogni buona idea nel nome e per conto degli unici interessi della Città e dei nostri Concittadini.
    P.s. Anche io a scanso di equivoci parlo a titolo personale.
    Qualcosa è cambiato.

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  11. Non mi ricordo un movimento talmente aperto quanto Resetmessina , Piattaforma Programmatica , alla quale Lei mi sembra abbia partecipato, Reset-Lab, ove hanno partecipato flotte di Cittadini ed ultimo Primarie di Piazza, se questo significa rinchiudersi in clausura tra pochi amici, allora non ci ho capito nulla sul termine di condivisione. Se Lei è il Sig. Tiano che mi ricordo aver incontrato in più occasioni Resettiane, se Lei è la stessa persona che parlava di albergo diffuso, se Lei, liberamente, ha scelto di non partecipare più alla piattaforma, allora credo che Lei sia in mala fede. Dico questo perche in questa recondita eventualita Lei saprebbe che quegli incontri sono stati il massimo del confronto programmatico a questi hanno partecipato ed hanno prodotto idee progetto Un folto gruppo di Cittadini che ritengo siano la vera forza di un movimento aperto a tutti e tutto con la unica eccezione di coloro i quali abbiano avuto a che fare con la struttura partitica di qualsiasi latitudine negli ultimi lustri. Qualora Lei non sia la stessa persona da me sopraccitata La invito a partecipare ad un solo incontro di Reset e prima di sparare colpi a salve, scoprirebbe che la prima cosa messa in dubbio con le Primarie di Piazza sarebbe proprio la candidatura dell’arch. Tinaglia . Una buona serata.

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  12. Credo che l’unica cosa ad essere stata Resettata in questa occasione sia la convinzione del popolo del bar della chiacchiera che Messina e capace solo di criticare e non di costruire. Reset e veramente un’altra cosa e ieri e stato posto un altro mattone per la Città sostenibile.

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