Nuovi scatti immortalano degrado ed erbacce a Torre Faro. LE FOTO

Nuovi scatti immortalano degrado ed erbacce a Torre Faro. LE FOTO

Emma De Maria

Nuovi scatti immortalano degrado ed erbacce a Torre Faro. LE FOTO

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giovedì 22 Agosto 2013 - 17:18

Un lettore residente a Torre Faro denuncia, con l’ausilio di esaustivo materiale fotografico, come i problemi legati alla presenza di rifiuti e degrado non possano essere circoscritti e considerati unicamente conseguenze collaterali della celebrazione mariana. In più occasioni, infatti, Giovanni La Rosa si è rivolto alle istituzioni competenti, ma le sue segnalazioni sono cadute nel vuoto

Solo alcuni giorni fa Torre Faro si affidava e si stringeva intorno alla sua Santa patrona, per poi svegliarsi la mattina seguente sommersa dai rifiuti.

Un evento eccezionale, qualcuno potrà obiettare, inevitabilmente destinato a richiamare per sua stessa natura ampia compartecipazione e massiccia presenza di fedeli e visitatori.

Una problematica con cadenze e tempi ben precisi dunque, superati i quali nel piccolo centro della riviera nord tutto sarebbe dovuto tornare alla normalità.

Visone ottimista che viene smentita da un lettore di TempoStretto che, con l’ausilio di esaustivo materiale fotografico, denuncia come i problemi legati alla presenza di degrado e rifiuti nel piccolo borgo marinaro non possano essere certamente circoscritti ed unicamente addebitati quali conseguenze collaterali della celebrazione mariana.

Un ingombrate presenza che il residente di Torre Faro ha deciso di documentare così: si tratta di immagini che portano impietosamente alle luce una complessa e preesistente condizione di degrado.

Aree centrali e spazi verdi del piccolo centro si trasformano in un covo di immondizia lasciata da settimane a marcire sotto il sole cocente di agosto, mentre la piazzetta antistante la scuola elementare rappresenta un costante pericolo per l’incolumità dei passanti.

Marciapiedi distrutti e non indicati da adeguata segnaletica, pericolose voragini apertesi sull’asfalto corredano il desolante quadro, a poco meno di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico.

A rischio l’incolumità degli allievi del complesso scolastico che ogni mattina transiteranno nel degrado del perimetro urbano prospiciente l’istituto elementare. Un quadro desolante che si arricchisce di una cornice altrettanto degradante: la totale condizione di abbandono nella quale sono lasciati gli spazi verdi, che hanno da tempo ceduto il passo ad erbacce ed immondizia.

Profondo degrado ed incuria non rappresentano un elemento di novità per gli abitanti del quartiere marinaro, così come ci racconta Giovanni: “Incuria e degrado continuano a caratterizzate il territorio torrefarese già da molto tempo prima delle elezioni – racconta il lettore di TempoStretto – una realtà intorno alla quale molti dei rieletti alle scorse amministrative hanno costruito lo slogan della propria campagna elettorale”.

Bersaglio dell’incontenibile assenza di senso civico della cittadinanza messinese non solo le zone di minore transito, ma anche le aree di maggiore impatto e vocazione turistica. Prima vittima eccellente dell’inciviltà autoctona: il traliccio del Pilone.

All’ombra dell’imponente struttura, da sopra la quale è possibile contemplare uno dei paesaggi più suggestivi al mondo, trovano asilo spazzatura, materiale di scarto, erbacce, insetti e tanto altro ancora: “Alcuni anni fa quest’area ospitava concerti e spettacoli – spiega il nostro lettore – negli ultimi anni invece si è trasformata, soprattutto con il sopraggiungere della stagione estiva, in un enorme parcheggio abusivo ed in un’area di sosta selvaggia”.

Analoga la condizione di strade e percorsi pedonali: “ Le vie di Torre Faro sono veri e propri campi minati percorrendo i quali è necessario glissare tra voragini, divenute inevitabilmente covo di immondizia, ed una pavimentazione divelta o traballante”.

Un copione che si ripete anche per il “salotto buono” del piccolo centro marinaro, anche qui le immagini documentano incuria, degrado ed abbandono : “Usura e mancata programmazione di interventi di manutenzione continuano a fare da padrone – racconta Giovanni – con una pavimentazione in parquet inagibile, balaustre divelte ed una fatiscente, pericolosa delimitazione che separa la piazza principale dalla scalinata che conduce al canale sottostante”.
In più occasioni Giovanni si è rivolto alle istituzioni competenti, ma le sue segnalazioni sono cadute nel vuoto e non hanno messo in moto gli interventi auspicati: “ Mi sono personalmente rivolto al Quartiere – sottolinea Giovanni – ma ad oggi, nulla è cambiato”.

(Emma De Maria)

6 commenti

  1. voglio proprio vedere quando il neo sindaco, tanto acclamato dai “no ponte”, vorrà fare un giro sulla riviera, tra ganzirri e torre faro. Il lungo lago già ha dato l’esempio di cosa succederà appena piove. Non c’è uno scarico che funzioni, sterpaglie ovunque, le strade allagate al livello del lago (il giorno prima della festa di S. Nicola. A torre faro la viabilità durante la festa della madonna della lettera è stata molto mal gestita dai vigili e le bancarelle erano anche dentro casa degli abitanti attoniti. Si faccia vedere il sindaco, invece di salire sul pilone, o sulla vara. Basta pubblicità. Faccia il suo lavoro o altrimenti passi la palla.

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  2. Noooo ma il comitato si è lamentato…

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  3. antonino faroto 23 Agosto 2013 13:17

    Strano che i Faroti si siano accorti dello sfacelo del loro paese solo adesso; c’è voluta la sconfitta del vecchio consolidato potere (forse, si spera) per mettere in evidenza l’incuria ed il degrado? Di quale salotto buono si parla?
    Personalmente da circa trenta anni in Luglio ed Agosto evito di passeggiare per le vie principali di Torre Faro. Ormai tutto è caos, un caos organizzato da alcuni esercenti di Bar che monopolizzano gli spazi con discutibili intrattenimenti musicali. Sulle spiagge credo non vada meglio. I tempi cambiano è vero, io sarò un nostalgico della Punta ancora vivibile,del Sea Bar gestito alla buona ma con decenza dal “Saureddu” ,di Padre Giacomino Mangraviti che sapeva tenere insieme tanti ragazzi con semplicità ed intelligenza e pochissimi fondi, ma perché devono per forza cambiare in peggio? E’ necessaria una rivoluzione culturale, un cambiamento di abitudini, una ricerca del bello, il nostro paese dobbiamo trattarlo bene prima noi, le buche non si fanno da sole, i cumuli di rifiuti non si creano da soli. Accanto alla Canonica in via di ristrutturazione ed ampliamento c’è una discarica di inerti, non si sono accumulati da soli, intanto si cercano spazi per il Grest per i ragazzi della parrocchia.

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  4. dolcestilnuovo 23 Agosto 2013 14:09

    Siamo in attesa dei fans di Accorinti che giustifichino il sindaco perché…: “si è appena insediato… diamogli tempo…”
    Questa è ordinaria amministrazione che non richiede nessun tempo di attesa, solo volontà e capacità: quello che manca ad Accorinti!

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  5. Torre Faro…?
    e del porcile definito,con coraggio..Parco Ringo..?
    monnezza e degrado a go go..
    addirittura….con targa di intitolazione….
    Tipico esempio di incapacità’ amministrativa ( semu scassi..)e..
    direi anche..di un magna..magna…di antica memoria…..
    e ci passano pure i croceristi…..
    mih…che Citta’ con vocazione turistica……
    ni scialumu..
    infine…e i responsabili di questo schifo..?

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  6. Diamo un’anno di tempo x giudicare il nuovo sindaco… Io personalmente non ci credo che risoleverà messina spero mi stupisca… Cmq tra destra e sinistra hanno devastato una favolosa messina adesso dobbiamo rinascere partendo dalla civiltà rispetto verso il prossimo e di lasciare pulite le strade i parchi ecc.
    Usiamo tutto wuello ke ci circonda come se fa parte della nostra casa.
    Non parcheggiamo in doppia e tripla fila.
    Denunciamo chi non rispetta la legge…

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