Il dissesto è anche una questione di date: il salvagente per Messina arriva ad agosto 2013

Il dissesto è anche una questione di date: il salvagente per Messina arriva ad agosto 2013

Danila La Torre

Il dissesto è anche una questione di date: il salvagente per Messina arriva ad agosto 2013

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martedì 14 Aprile 2015 - 22:23

Facendo un salto indietro di due anni, proviamo a capire se quando è arrivata la giunta Accorinti era possibile aggrapparsi al salva-comuni per non andare in default. Nel periodo che va dal 26 giugno al 6 agosto 2013non c’era ancora l’emendamento Mancuso

Nel caso della relazione del commissario Croce “irrompe” il fattore tempo, da cui non si può prescindere per raccontare in maniera adeguata fatti e circostanze. C’è una fase temporale di cui bisogna tener conto per analizzare la vicenda che sta tenendo banco in questi giorni: è quella compresa tra il 26 giugno ed il 6 agosto 2013. Poco più di un mese di tempo in cui sarebbe potuta o forse dovuta cambiare la storia di Messina, da due anni all’inseguimento delle risorse del Fondo di Rotazione nazionale.

Facendo un salto indietro di due anni, proviamo a capire se quando è arrivata la giunta Accorinti era possibile aggrapparsi al salva-comuni per non andare in default.

In realtà, dal giorno dell’insediamento – avvenuto a fine giugno – ad agosto 2013, la giunta Accorinti non aveva alcun appiglio normativo per rimodulare il piano di riequilibrio targato Croce, rimasto privo del contratto di servizio con l’Amam e divenuto, quindi, insostenibile. Il famoso emendamento Mancuso – che consente alle amministrazioni di nuovo insediamento di rivedere la manovra finanziaria entro 60 giorni dalla presentazione della relazione di inizio mandato – è stato, infatti, approvato il 6 agosto 2013 (VEDI QUI).

Nel periodo che va dal 26 giugno al 6 agosto 2013, l’amministrazione Accorinti, dunque, non aveva nulla di ufficiale in mano per procedere alla redazione di un nuovo piano di riequilibrio.

Le cronache di quei giorni raccontano che il vice-sindaco, Guido Signorino, avvia immediatamente le interlocuzioni con il Ministero e gli esperti dell'Anci ed ottiene rassicurazioni dalle forze politiche – Nuovo centro destra, in primis – ma sino al 6 agosto non c’è alcuna certezza legislativa di poter mettere mani al piano di riequilibrio e provare ad accedere al Fondo di Rotazione.

Stando alla lettera ed alla relazione del commissario Croce- su cui in questi giorni si è infiammato il dibattito – in quel mese in cui la normativa nazionale non era stata ancora modificata per fornire un ulteriore salvagente agli enti in pre-dissesto, il Comune di Messina avrebbe dovuto dichiarare o quanto meno prendere in considerazione l’ipotesi di dichiarare il dissesto.

Oggi scopriamo, invece, che la relazione (ma non la lettera) era misteriosamente scomparsa dai protocolli di tutti gli uffici e solo grazie all’attività ispettiva della consigliera Nina Lo Presti e alle richieste inoltrate dalla presidente Emilia Barrile è saltata fuori. Nel frattempo, sono trascorsi due anni ed il Consiglio comunale ha approvato tre diverse versioni del piano di riequilibrio e 4 bilanci (consuntivo 2012 – previsionale 2013- consuntivo 2013 – previsionale 2014).

In questa vicenda tutto è paradossale, ma la cosa più paradossale è che molti consiglieri – soprattutto quei consiglieri che in questi due anni hanno appoggiato e sposato le politiche finanziarie della giunta Accorinti a suon di voti in Aula – avverte la necessità di negare pubblicamente di essere stati a conoscenza della relazione lasciata in eredità dal commissario Croce oppure di scaricare la colpa sul vecchio Consiglio, cioè su quelli che c’erano prima, alcuni dei quali tuttavia ci sono anche adesso, e a cui quei documenti sono stati notificati, come spiegato dall’ex presidente del Consiglio Comunale, Pippo Previti (VEDI QUI).

Sul caso della relazione di Croce non si registra, invece, alcun intervento ufficiale da parte della giunta Accorinti. Tutto tace da quell’ala del Palazzo. Agli “atti” risulta soltanto una comunicazione inviata alla presidente Barrile dal capo di Gabinetto, Silvana Mondello, ed il dirigente dell’Ufficio, Giovanni Bruno, dove si dice che «agli atti di questo Ufficio non è stata reperita la relazione richiamata nella nota prot. n. 124352 del 21/05/2013, che non risulta scansionata perché non è stata fornita all’Ufficio Protocollo del Gabinetto del Sindaco».

Anche dall’Ufficio di Gabinetto negano, quindi, di essere in possesso della relazione, ma ammettono di avere la lettera con cui il commissario Croce invitava il Consiglio comunale a prendere atto delle gravi criticità ed invitava implicitamente i consigieri a dichiarare dissesto.

E’ ammissibile che sindaco e vice-sindaco una volta alla guida di Palazzo Zanca non abbiano sentito la necessità di approfondire quanto scritto in quella lettera e andare a cercare, allora e non oggi, la relazione di cui parlava Croce nella « nota prot. n. 124352 del 21/05/2013»?

E non sarebbe stato opportuno che quella lettera -anche senza la relazione allegata – diventasse oggetto di dibattito con il Consiglio comunale, soprattutto in assenza di una norma che desse agli enti la possibilità di rimodulare il piano di riequilibrio?

In altre parole, visto il quadro normativo vigente non ancora favorevole al Comune di Messina, l’ipotesi di dichiarare il dissesto non doveva essere il primo punto all’ordine del giorno della Giunta Accorinti?

Il tema del dissesto, invece, non è mai stato affrontato, nonostante nella prima parte della campagna elettorale l’allora candidato sindaco Accorinti lo ritenesse l’unico strumento per accertare i responsabili del disastro dei conti comunali e , contemporaneamente, mettere una pietra sul passato e ripartire da zero. Il cambio di rotta avvenne durante il ballottaggio, quando accordi politici sottobanco– inevitabili per accrescere la propria forza elettorale – hanno probabilmente indotto l’attuale sindaco e gli assessori già designati (tra cui c’era Signorino) a cambiare rotta. Spalancatisi i cancelli di Palazzo Zanca, è risultata subito evidente l’ostinazione con cui questo esecutivo tenta da due anni – ed al momento invano – di accedere alle risorse del salva-comuni.

Ma cosa sarebbe successo se quella lettera, anche senza la relazione, non fosse stata riposta nei cassetti ma discussa con il Consiglio comunale, in piena trasparenza? A questa domanda non c’è riposta, perché tutti – consiglieri, sindaco ed assessori – hanno fatto in modo che quella missiva cadesse nel dimenticatoio. Ed oggi a tutti fa comodo dire: “non c’ero; non ho visto; non potevo sapere”.

Danila La Torre

18 commenti

  1. tutti delle stessa pasta:buddaci,infinocchiapopolo e sopratutto pinocchi cca scorcia.

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  2. tutti delle stessa pasta:buddaci,infinocchiapopolo e sopratutto pinocchi cca scorcia.

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  3. MessineseAttento 15 Aprile 2015 11:14

    Perché sarebbero stati necessari accordi politici sotto banco per il ballottaggio, se dall’altra parte c’era un candidato che avrebbe evitato il dissesto per salvare, in primis, se stesso?
    Perché non dare comodamente il voto a Genovese, che avrebbe guidato dall’alto, per ovvi motivi, una decisissima crociata anti dissesto?
    Capisco l’esigenza di insinuare dubbi nell’opinione pubblica, paventando quella che in parole meno diplomatiche è corruzione, ma almeno non ci trattate come indigeni analfabeti. Grazie.

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  4. MessineseAttento 15 Aprile 2015 11:14

    Perché sarebbero stati necessari accordi politici sotto banco per il ballottaggio, se dall’altra parte c’era un candidato che avrebbe evitato il dissesto per salvare, in primis, se stesso?
    Perché non dare comodamente il voto a Genovese, che avrebbe guidato dall’alto, per ovvi motivi, una decisissima crociata anti dissesto?
    Capisco l’esigenza di insinuare dubbi nell’opinione pubblica, paventando quella che in parole meno diplomatiche è corruzione, ma almeno non ci trattate come indigeni analfabeti. Grazie.

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  5. Attento: arrampicarsi sugli specchi è pericoloso,si scivola e ci si rompe a nuciducoddu.

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  6. Attento: arrampicarsi sugli specchi è pericoloso,si scivola e ci si rompe a nuciducoddu.

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  7. Legga l’articolo riguardante il milione e mezzo di euro che rischiano di perdere i servizi sociali.
    Lo faccia prima gettando un semplice sguardo a titolo e parole in grassetto, e poi per intero.
    Alla sua intelligenza qualunque altra considerazione.

    Cordialmente

    Salvatore

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  8. Legga l’articolo riguardante il milione e mezzo di euro che rischiano di perdere i servizi sociali.
    Lo faccia prima gettando un semplice sguardo a titolo e parole in grassetto, e poi per intero.
    Alla sua intelligenza qualunque altra considerazione.

    Cordialmente

    Salvatore

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  9. ACCORINTI deve spiegare ai messinesi perché ha cambiato il mandato elettorale ricevuto dal POPOLO SOVRANO,governare il DISSESTO FINANZIARIO e non il PIANO DI RIEQUILIBRIO,oppure quello che definisco un tentativo coraggioso di risanare i conti senza la presenza di tre sconosciuti commissari,ALLA LUCE DELLE COSE SCRITTE da DANILA,si trasforma in un accordo politico,legittimo,ma nascosto ai messinesi.Caro RENATO il tuo voto era trasversale agli elettori di tutti gli schieramenti,pensavamo di quelli con lo sguardo genuino rivolto all’interesse generale,ma se i 41649 voti mancanti a CALABRO’ al primo turno dalle sue liste collegate sono il frutto di accordi nascosti con il CENTRODESTRA MESSINESE,responsabile del DISASTRO MESSINA, IO NON CI STO.

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  10. ACCORINTI deve spiegare ai messinesi perché ha cambiato il mandato elettorale ricevuto dal POPOLO SOVRANO,governare il DISSESTO FINANZIARIO e non il PIANO DI RIEQUILIBRIO,oppure quello che definisco un tentativo coraggioso di risanare i conti senza la presenza di tre sconosciuti commissari,ALLA LUCE DELLE COSE SCRITTE da DANILA,si trasforma in un accordo politico,legittimo,ma nascosto ai messinesi.Caro RENATO il tuo voto era trasversale agli elettori di tutti gli schieramenti,pensavamo di quelli con lo sguardo genuino rivolto all’interesse generale,ma se i 41649 voti mancanti a CALABRO’ al primo turno dalle sue liste collegate sono il frutto di accordi nascosti con il CENTRODESTRA MESSINESE,responsabile del DISASTRO MESSINA, IO NON CI STO.

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  11. Sono secoli che +++++ ci fanno indebitare e poi dovrebbe essere Accorinti a dichiarare default?
    Perchè non lo faceva un Buzzanca o altri che hanno contribuito attivamente a rendere il default una possibilità concreta?

    Fatevi raccontare un pò da questi ‘giornalisti’ CHI è stato il responsabile dei contratti di Interest Rate Swap con cui il comune si è indebitato fino al collo.

    Siete allucinanti alle volte

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  12. Sono secoli che +++++ ci fanno indebitare e poi dovrebbe essere Accorinti a dichiarare default?
    Perchè non lo faceva un Buzzanca o altri che hanno contribuito attivamente a rendere il default una possibilità concreta?

    Fatevi raccontare un pò da questi ‘giornalisti’ CHI è stato il responsabile dei contratti di Interest Rate Swap con cui il comune si è indebitato fino al collo.

    Siete allucinanti alle volte

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  13. Le spiegazioni sul perché abbia cambiato idea sul dissesto, le avrebbe dovute dare da un pezzo a mio avviso.
    In questa come in altre circostanze in cui non è stato fatto quanto scritto nel programma.

    Salvatore

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  14. Le spiegazioni sul perché abbia cambiato idea sul dissesto, le avrebbe dovute dare da un pezzo a mio avviso.
    In questa come in altre circostanze in cui non è stato fatto quanto scritto nel programma.

    Salvatore

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  15. lavorando un pò di fantasia sembrerebbe che il dissesto sia stato programmato ed auspicato da Croce nella certezza che le elezioni sarebbero state vinte dal PD.inopinatamente giunti al ballottaggio con Accorinti le cose sono cambiate,chisa perchè? è quì il busillis.Sono certo che sia la lettera che la relazione Croce sia stata sempre a conoscenza di quanti potevano e dovevano conoscerla e ora fanno i meravigghiati da rutta.Se la situazione non fosse seria ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate per tutta Piazza Cairoli,dove seri e compassati, si ritrovano, passeggiando, i maggiorenti della politica messinese.Basta! tutti a casa da Accorinti per passare da Garofalo a Santalco,uomo per tutte le stagioni,Amata ecc.Sveglia Messina !Ma quando!

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  16. lavorando un pò di fantasia sembrerebbe che il dissesto sia stato programmato ed auspicato da Croce nella certezza che le elezioni sarebbero state vinte dal PD.inopinatamente giunti al ballottaggio con Accorinti le cose sono cambiate,chisa perchè? è quì il busillis.Sono certo che sia la lettera che la relazione Croce sia stata sempre a conoscenza di quanti potevano e dovevano conoscerla e ora fanno i meravigghiati da rutta.Se la situazione non fosse seria ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate per tutta Piazza Cairoli,dove seri e compassati, si ritrovano, passeggiando, i maggiorenti della politica messinese.Basta! tutti a casa da Accorinti per passare da Garofalo a Santalco,uomo per tutte le stagioni,Amata ecc.Sveglia Messina !Ma quando!

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  17. E’ confortante constatare di non essere soli a notare certe anomalie…

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  18. E’ confortante constatare di non essere soli a notare certe anomalie…

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