"Stelle dello Stretto": un progetto per promuovere i campioni messinesi e lo sport

“Stelle dello Stretto”: un progetto per promuovere i campioni messinesi e lo sport

Eleonora Corace

“Stelle dello Stretto”: un progetto per promuovere i campioni messinesi e lo sport

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lunedì 09 Settembre 2013 - 16:17

Messina città poco attenta alle proprie ricchezze. Come quella rappresentata dai tanti atleti che hanno vinto gare in tutto il mondo, ma che restano praticamente ignorati nella nostra città. Per questo nasce il progetto "Stelle dello Stretto", per rendere il giusto tributo al merito di questi campioni e incentivare lo sviluppo delle categorie definite impropriamente "sport minori".

Berlino. Olimpiadi del 1936. Jesse Owens, atleta statunitense di colore, vinse quattro medaglie d’oro. Nella capitale del regime Nazista, un’atleta dimostrò per ben quattro volte l’infondatezza di ogni teoria razziale. Un celebre esempio di come lo sport sia portatore di principi e valori che, se ascoltati, possono cambiare il mondo. E proprio a un cambio culturale vuole lavorare il progetto “Stelle dello Stretto”. Il progetto, nato da un'idea del campione mondiale messinese di Karate, Gabriele Martelli. Doppio l’obiettivo dell’iniziativa volto a favorire un duplice cambio di mentalità nella città di Messina: da un lato valorizzare i tanti sportivi messinesi tanto famosi in Italia e nel Mondo quanto ignorati nella città natale; dall'altro quello di mettere gli stessi al servizio della città con l'obiettivo di divulgare la cultura dello sport, tradizionalmente all’insegna del’impegno, rispetto per l’avversario e lealtà tra compagni, eliminando la riduttiva etichetta di “sport minori” che affligge molte discipline.

A sottovalutare la città di Messina – spiega Gabriele Martelli – sono i suoi stessi abitanti. Questa città ha delle risorse immense. Molti sportivi messinesi sono dei veri e propri diamanti che hanno bisogno di luce per brillare. Noi vogliamo accendere i riflettori su di loro. Offriamo, inoltre, a titolo assolutamente gratuito consulenze di ogni tipo a tutte le associazioni sportive cittadine. Ci rivolgiamo, inoltre, a tutte le categorie di sportivi, normodotati o meno. Anche qui vorremmo che la società cambiasse sin dai termini che impiega nel linguaggio quotidiano. Noi parliamo di diversamente abili, ma diversi rispetto a cosa? Bisogna abbattere ogni muro che porta alla ghettizzazzione di ogni categoria di persone. Se un atleta corre con una gamba sola non ha qualcosa in meno di me che ne ho due, anzi forse è il contrario. Noi puntiamo a manifestazioni integrate. La gente deve vedere e capire che queste persone non appartengono ad un altro mondo”. È già in cantiere la prima manifestazione di questo genere. Si svolgerà questo 29 settembre,dalle 10,30 alla passeggiata a mare dove i campioni cittadini si esibiranno nelle varie discipline che praticano. La manifestazione “Io corro per Messina”, organizzata insieme con Giovanni Falduto, presidente dell'ADAM (associazione diversamente abili)- è aperta anche ai non vedenti che avranno a disposizione un atleta che correrà con loro.

Tra gli scopi del progetto – che ha trovato immediatamente il sostegno del deputato Vincenzo Garofalo – c’è quello di fornire un supporto concreto alle associazioni sportive della città mettendo a disposizione di chi ne faccia richiesta uno staff di giovani competenti in materia di sport, marketing, comunicazione, progettazione di eventi e predisposizione di progetti per la partecipazione a bandi che prevedono lo stanziamento di fondi. Un servizio di consulenza per progettazioni e fondi verrà offerto, ad esempio, da Carmelo Lembo. Presto online anche un quotidiano cittadino che parlerà di tutti gli sport. Più avanti anche una webtv. Martelli ha lanciato un appello alle associazioni sportive della città affinché segnalino i loro campioni ed anche i loro eventi sportivi. Già attivo un indirizzo di posta elettronica cui scrivere per ottenere info e chiarimenti: stelledellostrettome@gmail.com.

Da insegnante di educazione fisica e dopo una vita consacrata allo sport non poteva mancare, questa mattina, il Sindaco Renato Accorinti:Ho fatto un’associazione sportiva negli anni Settanta. Allora non mi hanno concesso subito l’autorizzazione perché il nome sembrava troppo strano. L’ho chiamata: “Polisportiva Movimento Non Violennto”. Lo sport è veicolo di comunione e non violenza. Al contrario di quanto spesso succede, soprattutto negli stadi. Voglio proporre al Coni di mettere il simbolo della pace nella bandiera olimpica. I cinque continenti devono essere uniti non solo nello sport ma anche nella pace. Del resto, all’inizio, quando c’era un Olimpiade si fermavano anche le guerre…”.

Affianccavano Martelli nella conferenza stampa al Salone delle Bandiere, grandi nomi dello sport messinese, come Silvia Bosurgi -campionessa olimpica di pallanuoto (Atene 2004), Giuseppe Comunale- campione Italiano di categoria Lower Limb (snowboard) 2012/13, 12° ai Campionati del mondo 2011/12 e in corsa alle prossime olimpiadi paralimpiche invernali di Sochi (2014) e Vincenzo Puglisi-Guerra Campione del mondo di vela (non professionisti Altura) e medaglia di bronzo Mondiale categoria Professionisti nel 2013. Giuseppe Comunale ha sottolineato come lo sport sia un grande antidoto per affrontare e superare problemi sia fisici che psicologici, mentre Silvia Bosurgi ha offerto una riflessione un po’ amara sulle nuove generazioni, troppo “bombardate da mille interessi” per avere la pazienza e il tempo necessari per impegnarsi in una disciplina sportiva. “Per fare sport serve impegno e sacrificio”, ha dichiarato la Campionessa di Atene. Insomma, lo sport non è solo il calcio. (Eleonora Corace)

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