L’iter per la concessione del suolo pubblico è tortuoso. Il IV quartiere vuole facilitarlo

L’iter per la concessione del suolo pubblico è tortuoso. Il IV quartiere vuole facilitarlo

L’iter per la concessione del suolo pubblico è tortuoso. Il IV quartiere vuole facilitarlo

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giovedì 29 Gennaio 2015 - 17:53

Approvata una delibera per lo snellimento dell’iter burocratico con l’obiettivo di incentivare gli imprenditori a regolarizzarsi con un iter “immediato, semplice e trasparente”. Due i punti principali previsti

Una delibera approvata all’unanimità, su proposta del consigliere Daniele Travisano, per lo snellimento dell’iter burocratico sull’occupazione del suolo pubblico. Il Consiglio della IV circoscrizione evidenzia che “la libera iniziativa economica ad oggi non è agevolata non solo da canoni troppo esosi riguardanti le concessioni di suolo pubblico ma, altresì, non favorita da un arrovellante iter burocratico che prevede tempi troppo lunghi per quanto concerne le istanze di richiesta delle stesse”.

Per non immobilizzare ulteriormente l’economia cittadina, il quartiere vuole modificare il regolamento vigente, con l’obiettivo di incentivare gli imprenditori a regolarizzarsi con un iter “immediato, semplice e trasparente”.

Due i punti principali previsti:
1) che la fase istruttoria delle istanze di occupazione di spazi ed aree pubbliche sia trasferita totalmente nelle competenze del Dipartimento Mobilità urbana o del SUAP, così come previsto in altri Comuni italiani (ad esepio Milano);
2) di istituire, in deroga alla richiesta dei pareri obbligatori che attualmente il Dipartimento Patrimonio è tenuto a richiedere, una Conferenza di servizi decisoria permanente sul suolo pubblico, composta da tutti i soggetti ai quali competerebbe esitare parere sulle istanze di concessione di spazi pubblici, e disciplinata, in ossequio ad esigenze di semplificazione e coordinamento dell’azione amministrativa. Il Dipartimento Patrimonio avrà in tale ipotesi l’esclusiva competenza di rilevare eventuali pendenze dei soggetti richiedenti, e contabilizzare il canone dovuto. In tale maniera si potrà ovviare alla carenza di organico del Dipartimento Patrimonio il quale si trova spesso in difficoltà nell’esitare celermente le istanze pervenute.

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