Chef Pasquale Caliri inventa l'arancino che non fa "invecchiare"

Chef Pasquale Caliri inventa l’arancino che non fa “invecchiare”

Chef Pasquale Caliri inventa l’arancino che non fa “invecchiare”

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martedì 14 Marzo 2017 - 09:49

Riso nero e rosso fermentato, semi di sesamo e di zucca, un ragù di verdure depurative ed una panatura di pistacchio prima di essere cotto al forno. Lo chef messinese sorprende tutti e, al Congresso Regionale dei Cuochi Siciliani, all'hotel Villa Diodoro di Taormina, presenta il suo “arancino anti-aging”

Fermeremo la vecchiaia con un arancino? Ci possiamo tentare secondo uno dei più bravi ed eccentrici chef messinesi. Dopo i pop corn di pesce stocco ecco infatti un’altra trovata dello chef Pasquale Caliri del “Marina del Nettuno Yachting Club” di Messina, che ha presentato la sua ultima novità ad un pubblico di medici e cuochi riunitosi a Taormina a Villa Diodoro per il trentaquattresimo congresso regionale dei cuochi siciliani. Ecco quindi saltare dalla padella, davanti ad un pubblico sorpreso e curioso, l’arancino anti-aging, un concentrato di vitamine, antiossidanti e nutrienti.

“Perchè se il buono è bello, come dice Gualtiero Marchesi, deve fare anche bene- ha spiegato Caliri (che proprio da Marchesi si è formato)- alla platea dei congressisti”. Non più riso bianco, ragù di carne e frittura come nel tradizionale arancino siciliano ma riso nero e rosso fermentato, semi di sesamo e di zucca, un ragù di verdure depurative ed una panatura di pistacchio prima di essere cotto al forno. Ai partecipanti è stato offerto un assaggio dell’arancino (al maschile come si dice nel Messinese) mentre la nutrizionista Lidia Lo Prinzi, che ha condotto l’ intervento insieme allo chef, ne spiegava il valore sotto il profilo nutrizionale.

Lo chef Pasquale Caliri ha spaziato dalle tematiche della comunicazione (si è presentato sul palco con una locandina pubblicitaria degli anni 40 che invitava i bambini a mangiare burro perché fa bene e pulisce le arterie) a considerazioni di macroeconomia del food. “Ci sono forme di alimentazione – ha detto Caliri, che è giornalista professionista- come quella vegetariana o vegana che al di là del valore etico non vanno congedate superficialmente ma considerate anche alla luce delle risorse disponibili sul pianeta. Queste risorse – ha continuato – si stanno esaurendo sia a causa di politiche scellerate sia per questioni di disponibilità di fabbisogni da soddisfare. Anche la cucina degli insetti –per quanto a molti ripugnante- è figlia di questa esigenza”.

“Gusto e Benessere è stato il tema di questo congresso dell’ Unione Regionale Cuochi Siciliani e curato, in questa edizione, dall’Associazione Provinciale Cuochi Messinesi. Ospite d’eccezione l’epidemiologo Franco Berrino che ha tracciato le sue linee guida per una cucina che riesca a contrastare tutte le patologie che affliggono il nostro tempo causate appunto da errate considerazioni sull’alimentazione. Caliri e il ristorante Marina del Nettuno hanno ricevuto negli ultimi mesi numerosi riconoscimenti, tra i quali l’inserimento nella famosa guida Michelin.

2 commenti

  1. Con tutto il rispetto per lo chef.. rispettiamo la tradizione. La cucina innovativa deve mantenere fermi gli ingredienti. Non è un arancino ma un ovale di riso al forno con pistacchio e verdure.

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  2. Con tutto il rispetto per lo chef.. rispettiamo la tradizione. La cucina innovativa deve mantenere fermi gli ingredienti. Non è un arancino ma un ovale di riso al forno con pistacchio e verdure.

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