La Carta sarà erogata nei casi di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del vecchio documento cartaceo. Il cittadino potrà recarsi in Comune o presso gli uffici circoscrizionali che rilasciano il documento di identità, munito di fototessera, in formato cartaceo o elettronico, su un supporto usb
La Carta di identità elettronica (Cie), la naturale evoluzione del documento di identità cartaceo con la la forma di una carta di credito, è da oggi erogabile presso il nostro Comune. L’assessora alle Politiche sociali, Nina Santisi, nel presentare la delibera di giunta che dà il via alla Cie nella nostra città, ha desiderato sottolineare come si tratti di "una modifica sostanziale, al servizio di tutta la collettività. Un servizio nuovo che va incontro alle esigenze del cittadino, permettendogli di risparmiare nelle pratiche che comportano modifiche alle informazioni contenute, come ad esempio un cambio di residenza".
Nella Cie possono inoltre essere memorizzate ulteriori informazioni oltre a quelle tradizionali come l’indirizzo di posta elettronica oppure, per i maggiorenni, l’eventuale consenso alla donazione degli organi.
La Carta sarà erogata nei casi di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del vecchio documento cartaceo. Il cittadino potrà recarsi in Comune o presso gli uffici circoscrizionali che rilasciano il documento di identità, munito di fototessera, in formato cartaceo o elettronico, su un supporto usb. La durata varia secondo le fasce d’età di appartenenza: 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni; 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni; 10 anni per i maggiorenni. Ulteriori dettagli sulle modalità di rilascio, saranno forniti con la prossima campagna di informazione a cura dell’assessorato o potranno essere richiesti agli uffici del Dipartimento Servizi al cittadino o all’Ufficio relazioni con il pubblico.
L’idea è buona, ma i costi non sono certo appetibili. Alle 17 euro per le spese vive di rilascio, si devono sommare i diritti comunali (variabili da Comune a Comune, ma scommetto che il sig. Accorinti non ci andrà leggero). Per chi deve espatriare, ogni qualvolta esce dall’Italia, deve scucire somme variabili da 15 ad oltre 30 euro, da versare agli stati dove è diretto.
Niente male per un servizio che dovrebbe essere gratuito (tipo la tessera sanitaria) e che invece diventerà una nuova gabella come il rinnovo della patente o la revisione dei veicoli!
L’attuale Governo centrale ci prende in giro dandoci degli spiccioli da un lato e poi ci frega per bene dall’altro.
LA CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA E’ IDEA BUONA, MA NON MI PARE CHI I COSTI SONO BUONI, ANZI. AL COSTO DI € 5 BISOGNA AGGIUNGERE € 17. QUESTA NON E’ ALTRO CHE UN ULTERIORE SISTEMA DI PROSCIUGARE SOLDI O SPENNARE GLI ITALIANI. INOLTRE, NON BISOGNA DIMENTICARE I COSTI PER I CERTIFICATI. SE QUESTO E’ IL GOVERNO DEL FARE (OVVERO FARE OTTIMI PRELIEVI AI DANNI DEI CITTADINI ITALIANI) DI NON AUMENTARE LE TASSE, MI PARE CHE ESSERE PIU’ IPOCRITI DI COSI’. NON SONO AUMENTATE LE TASSE (HO SERI DUBBI), MA AUMENTANO LE IMPOSTE INDIRETTE. SE PER AVERE LA CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA BISOGNA SPENDERE OLTRE € 22 MI TERREI LA MIA CHE SCADE NEL 2022