Riflettori accesi sul Teatro: riduzione del Cda e finanziamenti per la stagione 2013

Riflettori accesi sul Teatro: riduzione del Cda e finanziamenti per la stagione 2013

Rosaria Brancato

Riflettori accesi sul Teatro: riduzione del Cda e finanziamenti per la stagione 2013

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venerdì 17 Gennaio 2014 - 10:01

Riflettori accesi la prossima settimana sul Teatro Vittorio Emanuele: due i temi "caldi", il finanziamento da 250 mila euro per completare la stagione e la riduzione del Cda. Lunedì c'è il saluto del sovrintendente Magaudda, mentre martedì è attesa l'assessore Stancheris. I 5Stelle ribadiscono: "priorità ad una programmazione seria e concreta"

La prossima sarà un’altra settimana di calvario per il Teatro Vittorio Emanuele.

La speranza, ovviamente, è che non sia così, che finalmente si sblocchi qualcosa, ma le premesse e le pagine scritte in questi anni, non lasciano spazio all’ottimismo.

Mentre ancora continuano le polemiche relative alla bocciatura dell’emendamento che prevedeva 250 mila euro per completare le attività del 2013, i riflettori sono puntati all’appuntamento di martedì 21 quando l’assessore regionale Michela Stancheris sarà a Messina per chiarire se davvero intende stanziare queste somme per l’Ente e soprattutto dire cosa la Regione ha in mente per il futuro del Teatro.

Lunedì mattina intanto il sovrintendente Paolo Magaudda, che da questo mese è in pensione, terrà una conferenza stampa di bilancio.

Due restano però i temi sul tappeto: lo scontro Regione-Comune sul numero dei componenti del Cda (e quindi la riduzione a 3, la ratifica delle nomine effettuate dal sindaco o l’azzeramento) e i 250 mila euro da destinare alle attività di fine stagione.

Per quanto riguarda il primo punto al momento il pallino è in mano a Crocetta che ha ribadito d’aver sempre chiarito al sindaco che il Cda doveva per legge essere ridotto a 3 e che pertanto non sembra orientato a ratificare le nomine ma a mantenere ben saldo il commissariamento ad acta, almeno per il momento.

Il secondo tema, quello dei fondi è limitato al solo “salvataggio” del mini-cartellone che era stato individuato per consentire le attività di fine stagione e non riguarda invece un discorso di più ampio respiro sul futuro dell’Ente.

Il M5S dello Stretto in una nota ribadisce la necessità di una programmazione ad ampio respiro, ripercorrendo le linee di un emendamento presentato in Commissione dalla deputata Valentina Zafarana: “[…] Impegna il Governo alla necessaria approvazione della pianta organica e ad uno sviluppo di progettualità e funzionalità dell’E.A.R. Teatro di Messina […]”. Questo era il cuore della risoluzione che il MoVimento 5 Stelle, presentò alla V Commissione a metà Dicembre. Questa continua ad essere per noi la pietra angolare dalla quale partire per la rifondazione del Teatro. Non servono proclami da titoli sui giornali, non servono “spiccioli regionali” rilasciati una tantum come la questua da ricordi medioevali. Senza una reale e seria progettazione, non servono 250 mila euro per una mini-stagione (programmata da chi?) che più che dare alla Città una “offerta culturale di qualità” appariva solo come una semplice toppa per coprire il grande strappo (chiamatela incapacità gestionale) creatosi tra il Teatro ed i suoi abbonati”.

Quanto poi all’emendamento presentato dai Drs secondo il M5S sarebbe stato ritirato dal deputato Marcello Greco mentre quello presentato dall’assessore Stancheris in merito alla riduzione del Cda non è stato neanche affrontato. “Le domande che poniamo sono: cui prodest?- prosegue la nota- a chi serve la demagogia mostrata da più parti su un argomento così delicato? Quale può essere il ruolo del Comune (usato come bandiera da alcuni consiglieri comunali) nella programmazione e gestione di un Teatro Regionale che dovrebbe svolgere un ruolo cardine nel circuito dei Teatri regionali siciliani?”

In sintesi il Movimento sottolinea la “regionalità” del Teatro e si dice pronto, purchè venga posto fine ad un clima di sole chiacchiere, ad accogliere favorevolmente l’impegno della Stancheris ad esitar in tempi brevi “ un disegno di riforma dei Teatri che miri, però, al potenziamento del Vittorio Emanuele e che lo ponga, definitivamente, attore protagonista della scena culturale siciliana”.

Dal fronte Democratici Riformisti per la Sicilia è il capogruppo Beppe Picciolo a ribadire che l’emendamento, a firma Dina, Greco, Picciolo, con parere favorevole del governo regionale, “e che stanziava 250 mila euro per il Vittorio Emanuele, indicando sia la fonte di reperimento delle somme che l’Ente destinatario, non è stato ritirato, è stato invece regolarmente presentato in Aula e che l’Ars lo ha bocciato in linea con una posizione assunta per tutti i provvedimenti che riguardavano una sola provincia o un singolo territorio. L’assessore Stancheris si è comunque impegnata a stanziare queste somme e martedì lo confermerà a Messina”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Bisognerà affrontare, anche, l’inderogabile licenziamento del personale, con l’esternalizzazione dei servizi, da pagare a chiamata.

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