Fumata nera per i lavoratori della Sr Ristorazione, la protesta continua

Fumata nera per i lavoratori della Sr Ristorazione, la protesta continua

Francesca Stornante

Fumata nera per i lavoratori della Sr Ristorazione, la protesta continua

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martedì 13 Novembre 2012 - 14:06

Nessuna soluzione è stata trovata durante l'incontro di ieri sera in Prefettura tra i dirigenti del Policlinico e i sindacati per discutere del bando per la gestione del servizio mensa del nosocomio di viale Gazzi. A rischio il futuro di 73 lavoratori

La soluzione non è arrivata, la vertenza dei lavoratori delle cucine del Policlinico si infiamma. Non è servito l’incontro di ieri sera in Prefettura tra sindacati e direzione, il muro contro muro va avanti e lo scontro si fa sempre più acceso. Al tavolo di confronto c’erano il capo di gabinetto della Prefettura Romano e la dottoressa Mulè, per il Policlinico c’erano il direttore amministrativo Vullo e il dottor Laganà, folta rappresentanza dei sindacati con Mariano Massaro e Francesca Fusco dell’Orsa, Rovito e Bombaci per l’Ugl, Di Leo per la Fisacat Cisl. Argomento del contendere il tanto discusso bando per la gestione del servizio che se non ritirato o modificato lascerebbe a casa sicuramente la metà dei dipendenti. I sindacati hanno provato a convincere i dirigenti del nosocomio cittadino della bontà delle proposte fino ad oggi presentate per evitare la “macelleria sociale” che si verificherà allo scadere del bando di gara che fino ad oggi ha permesso alla Sr Ristorazione di curare il servizio mensa del Policlinico. E’ mancata però la volontà della direzione di trovare una soluzione condivisa, hanno detto i sindacalisti. “Abbiamo chiesto di rendere produttive le strutture interne al Policlinico, pagate tra l’altro con soldi pubblici, ma le proposte si sono scontrate contro un muro di gomma, contro le orecchie sorde di chi ha già delineato un piano in cui non c’è la possibilità di salvare la qualità del vitto e l’occupazione. A pagare saranno pazienti e lavoratori”. A questo punto il loro unico interlocutore sarà il governo regionale, considerato che l’attuale Direttore/Commissari deve svolgere atti di ordinaria amministrazione e che trascorsi i sessanta giorni dalla proclamazione del Presidente della Regione decadrà. Le speranze per questi 73 dipendenti si affievoliscono, loro però andranno avanti nella loro protesta. Sono pronti a farsi sentire anche in modo eclatante. (Francesca Stornante)

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