Niente parcometri, impegnati 35mila euro per l'acquisto di "gratta e sosta"

Niente parcometri, impegnati 35mila euro per l’acquisto di “gratta e sosta”

Niente parcometri, impegnati 35mila euro per l’acquisto di “gratta e sosta”

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giovedì 16 Ottobre 2014 - 10:31

Il consigliere Libero Gioveni ricorda che il nuovo servizio di pagamento delle tariffe di sosta delle auto sarebbe servito a garantire celerità nell'assolvimento dell'adempimento previsto, ma anche risparmio per gli utenti, che così sarebbero potuti arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria

“Non posso che esprimere la mia amarezza per il diniego definitivo alla proposta lanciata in passato e rinnovata ancora il 29 maggio scorso al direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, di sostituire gli scomodi e spesso introvabili “gratta e sosta” con i più funzionali “parcometri”, seguendo l’esempio già da anni sperimentato positivamente da molti Comuni italiani, di cui parecchi anche siciliani”. Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni commenta la notizia della decisione da parte dell’azienda trasporti di indire una gara (che scade proprio oggi) dell’importo complessivo di 35mila euro per la fornitura dei tagliandi per la sosta.

“Si tratta di una autentica occasione sprecata – afferma convinto Gioveni – con l’aggravante che a non aver voluto un radicale cambiamento per una migliore regolamentazione della sosta a pagamento (che nel resto d’Italia tra l’altro è pura routine) sia stato proprio una figura che abbia operato in una metropoli come Torino e che quindi avrebbe dovuto avere in questo senso certamente una mentalità più aperta”.

Il consigliere ricorda che il nuovo servizio di pagamento delle tariffe di sosta delle auto sarebbe servito a garantire celerità nell’assolvimento dell’adempimento previsto, ma anche risparmio per gli utenti, che così sarebbero potuti arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria.

“Sarebbe stato possibile “acquistare”, infatti – spiega l’esponente Udc – anche un periodo minimo di sosta (ad esempio, nelle aree in cui si paga la tariffa massima di 1 euro l’ora si sarebbe potuto sostare 15 minuti inserendo appena 25 centesimi) anziché pagare l’ora intera o la mezzora che non si sarebbero utilizzate completamente; inoltre, aggiungendo altre monete da 5 centesimi (e multipli) l’utente avrebbe potuto proseguire la sosta secondo le proprie esigenze seguendo le indicazioni fornite automaticamente dal display del parcometro proporzionalmente alla tariffa oraria. Altri vantaggi di questo nuovo sistema di pagamento delle tariffe per la sosta – prosegue Gioveni – sarebbero stati quelli di:
1. eliminare i tanti contenziosi legali derivanti da errate compilazioni degli attuali tagliandi;
2. evitare il disagio dell’acquisto dei biglietti negli orari di chiusura delle rivendite;
3. scongiurare gli eventuali tentativi di contraffazione potenzialmente riscontrabili;
4. erogare i biglietti di corsa semplice per le linee urbane o per lo stesso tram obliterabili direttamente in vettura”.

Secondo il consigliere, “i parcometri si sarebbero potuti utilizzare anche come spazi pubblicitari consentiti per le aziende che ne avrebbero fatto richiesta con conseguenti nuove entrate economiche per il Comune o per la stessa Atm, senza considerare anche che i costi di realizzazione e installazione delle colonnine per Palazzo Zanca sarebbero state tranquillamente ammortizzate da un minimo corrispettivo sugli introiti che si sarebbe versato alle ditte fornitrici (altro che 35mila euro spesi per gli introvabili “gratta e sosta”). Resta inteso – conclude Gioveni – che il servizio di vigilanza e controllo nelle zone blu sarebbe rimasto sempre a carico degli ausiliari del traffico che tra l’altro, con questo nuovo sistema, avrebbero avuto forse anche meno diverbi con gli utenti della strada”.

4 commenti

  1. Ma certo, si è persa veramente una piccola grande occasione di rientrare in un sistema leggermente più pratico, moderno e civile. Mi sono già espresso su questa scelta dissennata che si continua a operare a Messina. Certo, sciocchezze (diciamo…) in confronto a problematiche ben più pesanti come il dissesto finanziario dai risvolti tragici del Comune, ma sono gocce che si aggiungono al mare di assurdità esistenti in questo luogo che sembra voler vivere fuori dal mondo. La comodità di stampare anche biglietti per il tram o gli autobus e l’opportunità di fornire spazi pubblicitari erano altri punti forti da non sottovalutare. Sempre più arreso e amareggiato.

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  2. Ma certo, si è persa veramente una piccola grande occasione di rientrare in un sistema leggermente più pratico, moderno e civile. Mi sono già espresso su questa scelta dissennata che si continua a operare a Messina. Certo, sciocchezze (diciamo…) in confronto a problematiche ben più pesanti come il dissesto finanziario dai risvolti tragici del Comune, ma sono gocce che si aggiungono al mare di assurdità esistenti in questo luogo che sembra voler vivere fuori dal mondo. La comodità di stampare anche biglietti per il tram o gli autobus e l’opportunità di fornire spazi pubblicitari erano altri punti forti da non sottovalutare. Sempre più arreso e amareggiato.

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  3. Anche Giovani ogni tanto dice qualcosa giusta!

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  4. Anche Giovani ogni tanto dice qualcosa giusta!

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