Signorino: «Con ogni probabilità il patto di stabilità 2012 è stato sforato»

Signorino: «Con ogni probabilità il patto di stabilità 2012 è stato sforato»

Danila La Torre

Signorino: «Con ogni probabilità il patto di stabilità 2012 è stato sforato»

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mercoledì 17 Luglio 2013 - 17:56

Il sindaco Accorinti ed il vice-sindaco hanno convocato una conferenza stampa per fare luce su una vicenda che ha dell’incredibile e potrebbe “costare” al Comune altri 7 milioni di euro di sanzione

«Con ogni probabilità il patto di stabilità 2012 è stato sforato». Con queste poche parole il vice-sindaco nonché assessore al bilancio Guido Signorino conferma quanto già trapelato nelle scorse ore (vedi correlato) ed aggiunge che si stanno «comunque approfondendo le verifiche». L’esponente della giunta Accorinti non vuole dire altro, ma ha convocato per le prossime ore una conferenza stampa in cui sarà fatta luce su una vicenda che ha dell’incredibile.

Almeno su questo fronte, infatti ,il Comune pensava di poter “dormire sonni tranquilli” , visto che la certificazione inviata a Roma entro i termini previsti dalla legge attestava il rispetto di tutti i parametri fissati dalla rigida normativa sul patto di stabilità degli enti locali. Tuttavia, un successivo e scrupoloso controllo da parte del Collegio dei revisori dei conti ha fatto emergere alcune discrasie su due voci di spesa relative ad Ato 3 ed Atm, inizialmente previste come spese correnti e coperte con una parte dei 40 milioni di euro stanziati dalla Regione (ancora fermi a Palermo) per aiutare il nostro ente ma poi stornate nel 2013 come debiti fuori bilancio.

Lo sforamento complessivo dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro (e non dieci milioni di euro) ma la sanzione resterebbe comunque di 7 milioni di euro, cifra che andrebbe iscritta in bilancio insieme a quella già commutata nel 2011 (sui cui deve ancora esprimersi la Corte costituzionale) e si tramuterebbe in una detrazione nei trasferimenti statali. L’ennesima mazzata, dunque, per un comune sull’orlo del dissesto ed un’amministrazione appena insediatasi , che affronta i problemi con tutto l’entusiasmo possibile ma che si ritrova dinanzi a sé ostacoli oggettivamente insormontabili.

Come detto, il mancato rispetto del patto di stabilità è un’emergenza che si ripropone, dopo il “caso” dei 28 milioni di euro (23 dei quali spesi per gli svincoli) sforati durante l’amministrazione Buzzanca, che oggi non è più il sindaco di Messina ma le cui azioni amministrative continuano ad avere conseguenze sui bilanci comunali, nonostante il ricorso intrapreso contro il Ministero. L’unica speranza è che la Corte costituzionale valuti inapplicabile in Sicilia il patto di stabilità, altrimenti da questo tunnel sarà difficile uscire. Al sindaco Accorinti ed al vice-sindaco Signorino il compito di illustrare in tutta la sua crudezza la situazione finanziaria del Comune ed i prossimi passi dell’amministrazione comunale. (Danila La Torre)

9 commenti

  1. grande scoperta grazie

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  2. Giovanni Ragusa 17 Luglio 2013 19:10

    Aspettiamo fiduciosi to che il marito raggiunga la moglie

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  3. Meno male che certe discrasie ci sia qualcuno in grado di scoprirle forse ancora in tempo dando un positivo contributo a quella operazione “verità” sul bilancio comunale che ogni giorno riserva incredibili novità.

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  4. scusassero…ma quante probabilità ci sono che il patto sia stato sforato?? 1 su mille..10 su 500.000 …1 su un milione??
    il patto o si sfora o non si sfora…ma di che stiamo a parlare?????

    ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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  5. Salvatore Vernaci 18 Luglio 2013 06:41

    «Con ogni probabilità il patto di stabilità 2012 è stato sforato»..-“ Lo sforamento complessivo dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro.- L’unica speranza è che la Corte costituzionale valuti inapplicabile in Sicilia il patto di stabilità, altrimenti da questo tunnel sarà difficile uscire. (Conferenza Stampa del Sindaco e Vice Sindaco).- Nulla di nuovo sotto il sole. Nei mesi scorsi i quotidiani riportavano una dichiarazione del Ragioniere generale del Comune “ che il patto di stabilità per l’anno 2012 è stato sforato per oltre 72 milioni di euro e che la condizione finanziaria è preoccupante.” La stessa Stampa scriveva:” Dal lavoro di analisi svolto da Dario Zaccone, Domenico Maesano e Giancarlo Panzera sulle tabelle dei parametri di deficitarietà strutturale, indicati dalla normativa nazionale, emerge che non sono stati rispettati 5 parametri su 10, «circostanza questa che attrae l’ente nella condizione di deficitarietà strutturale». Quindi ci troviamo di fronte al fatto che il Patto di stabilità è stato sforato e ci si aggrappa al “miracolo” che il decreto sul patto di stabilità possa essere dichiarato anticostituzionale per i Comuni Siciliani, essendo la Sicilia una Regione a statuto speciale. Allora cosa resta da fare?…. E’ notorio che a ciascun servizio comunale è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso, composto di persone e mezzi, cui è preposto un DIRIGENTE Responsabile, che percepisce uno stipendio, una indennità di posizione ed una indennità di risultato. Tutti gli atti che comportano spese a carico del bilancio Comunale sono trasmessi al Servizio finanziario (Ragioniere Generale), prima di essere sottoposti all’esame della Giunta e/o del Consiglio comunale e, se trattasi di determinazioni Sindacali e/o Dirigenziali, per l’assunzione e registrazione dell’impegno spesa. Tutti gli atti amministrativi, deliberazioni e determinazioni, privi dell’attestazione della relativa copertura finanziaria, sottoscritta dal Ragioniere generale sono NULLI DI DIRITTO e gli eventuali debiti contratti devono essere posti a carico di chi li ha ordinati o li ha causati; il Comune non deve pagarli e se li ha pagati, avviare le azioni di responsabilità e di rivalsa. Allora come mai il Comune ha potuto sforare il patto di stabilità?…Hanno sbagliato gli Amministratori?…i Dirigenti?…il Collegio dei Revisori dei conti?…Chi paga per il danno causato al Comune?…Il Comune di Torino, trovandosi in analoga situazione, ha dato mandato all’Ufficio legale di valutare la percorribilità di una sorta di “azione di responsabilità” collettiva nei confronti degli Amministratori comunali e/o dei Dirigenti che, con la loro gestione contabile-amministrativa, abbiano gravato le tasche dei torinesi di una sanzione che si sarebbe tradotta in minori trasferimenti da parte dello Stato

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  6. Ancora?

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  7. invelatosempre 18 Luglio 2013 09:34

    Infatti!!!!
    E’ come essere solo un poco incinta!

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  8. Per capire qualcosa sul PATTO DI STABILITA’ pubblico due link, il primo è la tabella relativa al patto di stabilità 2011, ci serve per capire quali sono le voci per calcolare la differenza tra SALDO FINANZIARIO e OBIETTIVO ANNUALE, è l’ultima riga, nel 2011 fu negativa e pari a € 28.471.275, quindi patto NON RISPETTATO. Andiamo al calcolo: la prima riga, a cui è legata la capacità dei responsabili di servizio di ACCERTARE e di portare a RISCOSSIONE le entrate TRIBUTARIE(titolo 1), i TRASFERIMENTI dallo stato, regione (titolo 2), le entrate EXTRIBUTARIE (titolo 3) si SOTTRAE la seconda, quella relativa agli IMPEGNI della spesa corrente (titolo 1), noterete che nel 2011 il risultato fu negativo, infatti le spese superarono le entrate. Al risultato si SOMMA la terza riga, cioè le entrate relative alle RISCOSSIONI delle ALIENAZIONI del nostro patrimonio immobiliare, al risultato ottenuto si SOTTRAE la quarta riga, inerente ai PAGAMENTI destinati alla spesa in conto capitale, quella destinata agli investimenti (titolo 2), come vedete nel 2011 il risultato fu negativo, si chiama SALDO FINANZIARIO. Infine si calcola la differenza tra saldo finanziario e saldo obiettivo, quella di cui parlo all’inizio del commento. Come vedete nel secondo link il SALDO OBIETTIVO del 2012 è di € 10.399.328.
    http://img62.imageshack.us/img62/5973/tqyt.png
    http://img163.imageshack.us/img163/2060/xgpw.png

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  9. Il PATTO DI STABILITA’ interno è uno strumento odiato dai Comuni virtuosi, perchè li costringe a tenere bassi i volumi di spesa in conto capitale, pur avendo risorse finanziarie a disposizione, come ho descritto nel precedente commento, la spesa per investimenti incide sul SALDO FINANZIARIO, cioè sulla cifra di confronto con il SALDO OBIETTIVO, per stabilire se un Comune ha o non ha rispettato il patto di stabilità. Il nostro Comune non è virtuoso, non ha risorse finanziarie a disposizione per le spese di investimento, quindi il nostro problema è il basso valore delle entrate accertate, rispetto agli impegni di spesa corrente. In parole terra terra, una macchina organizzativa degli uffici SCASSATA, speriamo che il meccanico di turno, Guido SIGNORINO, sia all’altezza dell’impegnativo compito, quello di prima, Orazio MILORO, l’ha SCASSATA ancora di più.

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