Un Trauma Center al Papardo per la cura dei traumi gravi

Un Trauma Center al Papardo per la cura dei traumi gravi

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sabato 18 Agosto 2012 - 12:38

I trauma center sono in grado di assicurare un percorso diagnostico terapeutico completo poiche' disporranno di specialita' neurologica, neurochirurgica, neurorianimatoria, ortopedica e chirurgica. I traumi gravi in Sicilia sono la prima causa di morte al di sotto dei 40 anni di eta' e la terza in assoluto dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori

E’ stata istituita la nuova rete per l’assistenza al politraumatizzato, che dovra’ assicurare, 24 ore al giorno, il soccorso immediato e il trattamento dei pazienti nei centri piu’ idonei.
Il decreto, firmato dall’assessore regionale per la Salute Massimo Russo in attuazione del Piano sanitario 2011 – 2013, individua i centri “hub” e “spoke”, distinti per livelli assistenziali e collegati con il sistema dell’emergenza urgenza 118.

In Sicilia saranno attivi quattro trauma center all’interno degli ospedali Villa Sofia – Cervello di Palermo, Cannizzaro di Catania, Papardo di Messina e Sant’Elia di Caltanissetta: in pratica, un trauma center per ognuno dei bacini operativi del 118, integrati funzionalmente con i centri specialistici presenti in Sicilia all’interno dei Policlinici universitari e nelle Arnas. I trauma center sono in grado di assicurare un percorso diagnostico terapeutico completo poiche’ disporranno di specialita’ neurologica, neurochirurgica, neurorianimatoria, ortopedica e chirurgica.
I traumi gravi in Sicilia sono la prima causa di morte al di sotto dei 40 anni di eta’ e la terza in assoluto dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori.

“In caso di trauma grave – ha spiegato l’assessore Russo – la diminuzione della percentuale di mortalita’ e’ data dal fattore tempo e dalla qualita’ degli interventi assistenziali. La valutazione ed il trattamento di un traumatizzato comincia, spesso in condizioni di difficolta’, al momento del primo soccorso sul territorio, continua durante il trasporto protetto e prosegue all’interno dei Pronto Soccorso dove la possibilita’ di completare l’iter diagnostico-terapeutico con esami strumentali di elevata qualita’ consente al medico di identificare meglio sede ed entita’ delle lesioni. Da qui nasce l’esigenza di una rete assistenziale che preveda un’organizzazione omogenea sul territorio ed efficiente”.

Il disegno della rete, avviato dall’Area Piano Sanitario dell’assessorato e coordinato da Maria Grazia Furnari con la collaborazione di esperti e societa’ scientifiche, e’ stato validato dall’Agenas e condiviso dalla Consulta regionale della Sanita’.

2 commenti

  1. …speriamo funzioni e speriamo che i quotidiani, ed in particolare tempostretto, verifichino se veramente la struttura produrrà un servizio per la collettività. O si tratta solo di annunzi pre-elettorali

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  2. puzza di bruciato 19 Agosto 2012 17:29

    Diciamo che pur ereditando molti repati e moltissimi disservizi del Piemonte e parte del personale molto demotivato, al momento, il presidio Papardo sta funzionando con sufficienza… Certo ho notato, in occasione di un pronto soccorso, specialmente di notte, che è poco sorvegliato, sono tutti presenti quando c’è da fare un’apertura di reparto ecc. ecc.

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