Milazzo. Il punto sulla situazione finanziaria del Comune

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Serena Sframeli

Milazzo. Il punto sulla situazione finanziaria del Comune

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martedì 11 Settembre 2012 - 13:36

Pino e Midili relazionano sulla questione dissesto

Si è svolta questa mattina in sala giunta l’incontro convocato dall’Amministrazione comunale per fare chiarezza sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente, alla luce delle continue prese di posizione da parte di consiglieri che, dalle parole del Primo Cittadino Pino e dell’assessore Midili, “rischiano solo di creare confusione e disorientamento, in quanto non suffragati dalla relativa documentazione contabile”.
Il sindaco Carmelo Pino e l’assessore alle Finanze, Pippo Midili, in modo chiaro e schematico, hanno rappresentato la situazione ereditata, quello che è stato fatto nei due anni e le prospettive future. Ma andiamo per ordine ad esaminare nel dettaglio ogni punto:
Pagamenti: Alla data del 16 giugno 2010 – hanno osservato gli amministratori – all´ufficio mandati del Comune i pagamenti verso fornitori erano fermi al mese di luglio 2007; oggi la cronologia dei pagamenti da effettuare è ferma al settembre del 2009.
In due anni di amministrazione, la Giunta Pino ha liquidato due anni di arretrati: ciò significa che, se la situazione del Comune fosse stata realmente a posto, oggi non ci sarebbero arretrati da pagare e quindi i servizi mensa, refezione scolastica, l´energia elettrica e quanto altro, non avrebbe alcun tipo di arretrato. In una sola parola questa Amministrazione paga quello che impegna.
Tariffe: Successivamente all´insediamento l´amministrazione ha dovuto procedere ad aumenti su tasse e tariffe per adeguare i parametri di incasso a quanto previsto dalla normativa. Nonostante fosse un atto dovuto per legge, i consiglieri di opposizione hanno additato l´amministrazione come una banda di scriteriati che procedevano ad aumenti in periodo di crisi.
Va sottolineato che il Comune era stato dichiarato Ente strutturalmente deficitario per l´anno 2009 dal consiglio comunale e quindi sottoposto alle sanzioni di legge che prevedevano gli aumenti: oggi per tentare di uscire dallo stato di dissesto sono gli stessi consiglieri che propongono aumenti.
Recupero crediti: L´amministrazione è stata accusata a più riprese di non avere proceduto a recuperare i crediti vantati. Sottolineato che i crediti iscritti a ruolo coattivo presso la Serit possono essere recuperati solo dalla Serit e non da soggetto diverso, per quanto riguarda i crediti non riscossi e non iscritti nei ruoli della Serit, questa Amministrazione ha incassato oltre 800 mila euro per somme dovute per il servizio idrico integrato ed oltre 400 mila euro per somme dovute per Rifiuti solidi urbani. Un incasso quindi di oltre 1.200.000,00 mila euro.
Evasione: Non risponde a verità che non è stato fatto nulla nella lotta all´evasione, i fatti reali dicono il contrario. Un aumento del gettito Tarsu di iscritti che ha portato alla copertura del 100 per cento del costo del servizio senza aumentare negli ultimi due anni la tassa a carico dei cittadini. Attualmente il Comune di Milazzo ha un gettito TARSu di 3.800.000,00 mila euro, mentre all´insediamento era di 2.140.000,00.
Alcuni consiglieri chiedono i nomi dei fortunati debitori cancellati dalla delibera numero 69 del giugno 2012: non esistono nomi di fortunati perché quei crediti erano del tutto falsi, risultavano solo iscritti come numero a bilancio ma nei fatti non esisteva alcune debitore che doveva darli. Una chiara diffamazione dell´operato dell´amministrazione accusata di avere favorito chissà chi e per quale motivo.
Trasparenza: Nessun atteggiamento di chiusura nel mettere a disposizione gli atti ai consiglieri. Premesso che gli atti non sono detenuti dall´amministrazione ma dalla parte gestionale, i consiglieri hanno fino ad oggi operato contravvenendo a chiare disposizioni normative che prevedono alcune regole di accesso agli atti ai quali non si sono mai attenuti, con l´ulteriore aggravante di avere trascinato negli uffici, spesso e volentieri, la polizia per ottenere quanto dalla normativa non gli era dovuto.
Dissesto: Il sindaco e l’assessore hanno tenuto a puntualizzare che “sulla delibera n. 203/2012 della Corte dei Conti ci sono state delle interpretazioni personali che nulla hanno a che vedere con la normativa vigente e con le procedure regolari. E in merito alla mozione dei consiglieri contenente misure correttive idonee ad evitare la dichiarazione di dissesto, l´amministrazione ha già espresso il proprio parere di non sufficienza delle misure individuate.

Midili conclude affermando che “oggi il dissesto del Comune di Milazzo è un dato certo su dati di legge”.
Duro anche il commento del sindaco Pino che ha voluto ribadire che “la grave situazione in cui versa l’Ente non è slegata dagli ultimi dieci anni di amministrazione che hanno portato inesorabilmente il Comune di Milazzo al disastro economico. Sentire quindi alcuni consiglieri comunali legati a precedenti esperienze gestionali del Comune attaccare l’attuale Amministrazione è semplicemente assurdo. Essi dovrebbero avere il pudore di stare in silenzio per i prossimi cinque anni. Le critiche vanno oltre il ridicolo, non sono ammissibili. C’è un limite anche alla decenza”.

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