Emergenza cinghiali. Cittadini e istituzioni propongono varie soluzioni

Emergenza cinghiali. Cittadini e istituzioni propongono varie soluzioni

Claudio Panebianco

Emergenza cinghiali. Cittadini e istituzioni propongono varie soluzioni

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sabato 05 Settembre 2015 - 00:32

14 ex dipendenti della Vigilanza Venatoria ed ambientalista s.r.l. hanno proposto, con una lettera aperta indirizzata alle autorità competenti, 5 punti per gestire la situazione. L'Assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, con una nota ha esposto altri 4 principi, a seguito della riunione del 2 Settembre, attraverso cui scongiurare l'emergenza

E’ ancora l’emergenza cinghiali a tener banco tra l’opinione pubblica messinese. Ad affrontare la questione sono scesi in campo non solo organi istituzionali ma anche esperti del settore. Dopo le varie ipotesi d’azione, è stata pubblicata  una lettera aperta di ex lavoratori della Vigilanza Venatoria ed ambientalista s.r.l. scuote la questione.

Salvatore Cacciola, Antonino Rappazzo, Fabio Giardina, Paulos Giorgiadis, Antonio Lo Presti, Antonio Bilardo, Biagio Galli, Giuseppe Mondello, Giovanni Marzo, Giuseppe Caos, Carmelo Pagano, Alessandro La Barbera, Santi Calabrò e Marcello Oddamo, tutti ex dipendenti della sopra citata partecipata, con una lettera aperta indirizzata al Commissario Straordinario, alla Provincia Regionale di Messina, al Presidente della Regione Siciliana, al Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, all’Istituto zooprofilattico della Regione, al Prefetto, al Presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi, all’Azienda Foreste Demaniali e all’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, hanno esposto la loro tesi sul caso.

Carichi del bagaglio accumulato nella società, i firmatari della lettera hanno spiegato come sia essenziale prima di tutto salvaguardare la fauna peloritana e nebroidea, evitando drastiche uccisioni e pensando più ad azioni di contenimento preventive, come la sterilizzazione, mostrandosi disponibili per sviluppare un eventuale piano per gestire l’emergenza: “la questione cinghiali – affermano gli estensori della lettera- va affrontata in modo organico  e scientifico, con censimenti puntuali della popolazione dei cinghiali, per poi attuare, attraverso apposito Piano, eventualmente, in ultima analisi, abbattimenti selettivi, attuati da tecnici e non dai cacciatori. Prima di arrivare all’abbattimento, ultima spiaggia,per il contenimento del numero si può e si deve pensare non già all’uccisione, bensì alla sterilizzazione. Sicuramente, come per molte altre specie, se vi fosse un interesse specifico e reale si potrebbe arrivare, in tempi anche brevi, ad una possibile opera di sterilizzazione farmacologica, che potrebbe permettere la soluzione incruenta del problema; disporre la chiusura di tutti gli allevamenti di cinghiali presenti sul territorio regionale; disporre il divieto di detenzione, commercio e trasporto di cinghiali; disporre un finanziamento agli agricoltori per le opere di prevenzione quali recinzioni elettrificate; se dato corso alle superiori soluzioni, valutare l’opportunità di vietare la caccia al cinghiale su tutta la regione onde disincentivare l’interesse venatorio alla presenza della specie sul territorio”.

L’Assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, ha deciso di intervenire, con una nota inviata al comando dei vigili urbani, all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, alla Ripartizione Faunistico Venatoria ed Ambientale, alla Polizia provinciale, al commissario della Provincia regionale di Messina, al Sindaco di Messina e al Segretario generale, illustrando la sua lista per evitare la diffusione dei cinghiali in città: “effettuare un maggiore controllo delle aree comunali nelle quali recentemente sono stati avvistati cinghiali (quartiere San Licandro, Forte Ogliastri, San Michele) e nei villaggi collinari dove da tempo è segnalata la presenza di ungulati; interdire, ove si ritenga necessario ed opportuno, l’accesso di persone e mezzi in aree dove maggiormente e più frequentemente sono stati avvistati ungulati, apponendo eventualmente apposita segnaletica di pericolo; mantenere la massima pulizia delle zone di cui sopra, con particolare riferimento allo svuotamento costante dei cassonetti, allo spazzamento incisivo nelle aree interessate, ad interventi di diserbo e decespugliamento; segnalare aree ove sia possibile e/o necessario installare reti metalliche al fine di ostacolare ed arginare l’accesso dei cinghiali in aree private e/o pubbliche, con oneri a carico dei privati e/o dell’Amministrazione pubblica”.

Claudio Panehianco

2 commenti

  1. MA CHE PRETENDETE DA UN SINDACO CHE NON VUOLE DISINFETTARE E DERRATTIZZARE LA CITTA’ PERCHE’ RISPETTA PIU’ I TOPI O SORCI BLATTE O BRATTI CHE VOI POVERI MESSINESI ILLUSI DA UNA PSEUDO MAGLIETTA CONTRO IL PONTE (PER FARE INUTILI COMMENTI ANCH’IO ERO E SONO CONTRARIO AL PONTE MA NON VOTEREI MAI IL VOSTRO SINDACO), PER QUESTO DOVETE SOPPORTRE TUTTE LE SCHIFEZZE. MESSINESI CHE FATE SE UN CINGHIALE AMMAZZA UNA PERSONA? ANDATE SOTTO LE SUE FINESTRE E CANTATE NON SEI FIGLIA DI MARIA? OPPURE FATE I BUDDACI PRATICAMENTE STATE ZITTI E DITE CHE E’ IL MIGLIORE SINDACO DI MESSINA? CI SAREBBE ALTRA POSSIBILITA’ SPARATE AI CINGHIALI MA CON PROIETTILI GROSSI E CORAZZATEI ED ALMENO 3 PERSONE SU UNICO CINGHIALE COSI’ E’ LA CACCIA AL CINGHIALE.

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  2. MA CHE PRETENDETE DA UN SINDACO CHE NON VUOLE DISINFETTARE E DERRATTIZZARE LA CITTA’ PERCHE’ RISPETTA PIU’ I TOPI O SORCI BLATTE O BRATTI CHE VOI POVERI MESSINESI ILLUSI DA UNA PSEUDO MAGLIETTA CONTRO IL PONTE (PER FARE INUTILI COMMENTI ANCH’IO ERO E SONO CONTRARIO AL PONTE MA NON VOTEREI MAI IL VOSTRO SINDACO), PER QUESTO DOVETE SOPPORTRE TUTTE LE SCHIFEZZE. MESSINESI CHE FATE SE UN CINGHIALE AMMAZZA UNA PERSONA? ANDATE SOTTO LE SUE FINESTRE E CANTATE NON SEI FIGLIA DI MARIA? OPPURE FATE I BUDDACI PRATICAMENTE STATE ZITTI E DITE CHE E’ IL MIGLIORE SINDACO DI MESSINA? CI SAREBBE ALTRA POSSIBILITA’ SPARATE AI CINGHIALI MA CON PROIETTILI GROSSI E CORAZZATEI ED ALMENO 3 PERSONE SU UNICO CINGHIALE COSI’ E’ LA CACCIA AL CINGHIALE.

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