Omicidio a Sperone: in carcere il tunisino che ha massacrato la moglie con un bastone

Omicidio a Sperone: in carcere il tunisino che ha massacrato la moglie con un bastone

Veronica Crocitti

Omicidio a Sperone: in carcere il tunisino che ha massacrato la moglie con un bastone

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sabato 05 Settembre 2015 - 11:37

Faouzi si trova adesso al Carcere di Gazzi in stato di fermo in attesa dell’interrogatorio, mentre le bambine, che in una sola notte hanno perso padre e madre, sono state affidate ad una Casa Famiglia.

Piangono ricordando il suo sorriso e la sua dolcezza, senza riuscire a darsi pace. Ed è proprio quel sorriso instancabile che non dimenticheranno mai le colleghe di Omyama Benghaloum, la tunisina di 33 anni massacrata dal marito a colpi di bastone, nella notte tra giovedì e venerdì, al culmine di una violenta lite all’interno delle quattro mura di casa.

Un femminicidio che si è consumato nella camera da letto, al secondo piano di un’abitazione di via Comunale, a Sperone. E’ stato proprio Faouzi Dridi, il marito tunisino di 53 anni, a raccontare tutto ai poliziotti quando ieri mattina, poche ore dopo il massacro, si è presentato al Commissariato Nord, è entrato nell’Ufficio Immigrazione insieme alle quattro figlie piccole ed alle loro valigie, e, semplicemente, ha confessato. Faouzi conosceva bene quell’ufficio dove, da un mese, la sua giovane moglie lavorava fianco a fianco con gli agenti come mediatrice culturale ed interprete di lingua araba.

Mentre raccontava, l'uomo non ha risparmiato nessun particolare. Ha ricordato come, la sera prima, avesse aspettato la moglie fino a tardi. Omayma era al Molo Marconi, impegnata nelle procedure di accoglienza dell'ultimo mega sbarco di più di 800 migranti e poco prima aveva accompagnato le bambine a casa di un'amica. Faouzi ha raccontato di come, non appena la donna fosse rientrata, tardissimo, avessero intrapreso una lite, sempre più violenta. E poi lui, acceso dall’ira implacabile, ha preso un bastone di legno ed ha colpito con violenza Omayma alla testa, più volte. E’ stato subito dopo che l’uomo ha pensato alle bambine, ancora a casa dell'amica, e così ha lasciato la sua vittima massacrata sul letto ed è andato da loro, rammentando anche che una aveva la febbre.

Agli agenti Faouzi ha raccontato che alla base di tutto c'era la gelosia mista all’insofferenza di avere sempre lavori saltuari, in quel momento nessuno, ed alla sua voglia di tornare in Tunisia, idea osteggiata dalla moglie. Ed è stato lui stesso, alla fine, a consegnare ai poliziotti la chiave dell’abitazione. Omayma giaceva ancora sul letto, intrisa di sangue, col cranio fracassato e coperta da un lenzuolo. Faouzi si trova adesso al Carcere di Gazzi in stato di fermo in attesa dell’interrogatorio, mentre le bambine, che in una sola notte hanno perso padre e madre, sono state affidate ad una Casa Famiglia. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. DOVE SONO I BUONISTI? QUELLI CHE DICONO E DIRANNO PERDONO? ABBIAMO GLI ZEBEDEI PIENI DI QUESTA GENTE CI SARA’ QUALCUNO CHE LO DIFENDERA’ COME IN ALTRE REGIONI O COME HA DETTO KYENGE

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  2. DOVE SONO I BUONISTI? QUELLI CHE DICONO E DIRANNO PERDONO? ABBIAMO GLI ZEBEDEI PIENI DI QUESTA GENTE CI SARA’ QUALCUNO CHE LO DIFENDERA’ COME IN ALTRE REGIONI O COME HA DETTO KYENGE

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