Aumentano i giorni di fruizione per la Biblioteca e l'Archivio Storico comunale

Aumentano i giorni di fruizione per la Biblioteca e l’Archivio Storico comunale

Aumentano i giorni di fruizione per la Biblioteca e l’Archivio Storico comunale

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lunedì 30 Settembre 2013 - 12:25

Ai giorni dal martedì al giovedì, si aggiunge il lunedì pomeriggio e il venerdì mattina. Fino al 31 dicembre, apertura il lunedì, dalle ore 15 alle 16,45; dal martedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13, e dalle 15 alle 16,45; il venerdì dalle ore 9 alle 13

Per lungo tempo, sono rimasti aperti solo dal martedì al giovedì. Adesso, finalmente, la Biblioteca e l’Archivio Storico comunale apriranno anche il lunedì e il venerdì. Non sono gli orari di apertura che si spererebbe ma, in considerazione delle scarse risorse comunali, è comunque un buon passo in avanti.

Fino al 31 dicembre, apertura il lunedì, dalle ore 15 alle 16,45; dal martedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13, e dalle 15 alle 16,45; il venerdì dalle ore 9 alle 13.

L’Archivio Storico comunale nacque il 29 marzo 1935 con la deliberazione n. 609 del Regio commissario straordinario, Gian Augusto Vitelli, e fu subito affidato a Nitto Scaglione, allo scopo di raccogliere, reperire e divulgare le memorie storiche del Comune di Messina “per un maggiore sviluppo delle attività relative alla conservazione delle sue tradizioni e dei suoi documenti”. L’Archivio dalle 551 opere del 1952 è passato, alla fine del 1960, a 2.369 catalogazioni, ed oggi conserva oltre 14 mila volumi riguardanti la città, con copie risalenti al cinquecento e seicento; una interessante emeroteca con oltre 1.600 testate; alcuni giornali risalenti al 1815 ed una importante collezione di antiche stampe con oltre 420 esemplari, foto e cartoline d’epoca. Al momento dell’istituzione si trattò di un semplice atto di fede, e non solo perché il compito che spettava al nuovo ufficio era immane, ma anche perché la guerra incombeva minacciosa. I bombardamenti del 1940 – 1943 non trovarono molto da distruggere, ma quel poco che c’era fu disperso. La Biblioteca, intitolata al poeta Tommaso Cannizzaro, prese corpo dal fondo che lo stesso poeta lasciò in eredità a Messina, alla sua morte avvenuta nel 1921. Originariamente era formata da 5.000 volumi a carattere prevalentemente filosofico, storico folkloristico, etnografico e di storia delle regioni, arricchito dall’epistolario che il Cannizzaro tenne in particolar modo con lo scrittore francese Victor Hugò, con il noto pittore Mistral e con Giuseppe Pitrè, studioso delle tradizioni popolari siciliane, delle quali lo stesso poeta messinese fu insigne cultore. Oggi sono a disposizione del pubblico oltre 37.000 volumi.

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