Il Pd boccia le politiche finanziarie dell’amministrazione. La soluzione? Dimettersi

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Il Pd boccia le politiche finanziarie dell’amministrazione. La soluzione? Dimettersi

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giovedì 06 Ottobre 2011 - 09:36

Il segretario cittadino Grioli annuncia che il partito democratico avvierà a breve un confronto sul futuro della città ed «inizierà una serie di consultazioni sul territorio per avviare i lavori di una Conferenza su Messina»

Il partito democratico torna all’attacco. Destinataria delle ‘invettive’ targate Pd è ancora una volta l’amministrazione comunale; l’oggetto «la critica situazione economica e finanziaria del Comune di Messina».
Partendo dall’approvazione dei recenti documenti di bilancio consuntivo 2010 e previsionale 2011, il segretario cittadino Giuseppe Grioli ed il responsabile per le politiche finanziarie Luigi Beninati sottolineano «l’assoluta incapacità dell’amministrazione Buzzanca nel presentare idee e programmi complessivi per affrontare la disastrosa situazione di liquidità», che ha determinato in questi tre anni alcune gravissime conseguenze, riassunte da Grioli e Beninati in sette punti : «1) il cortocircuito tra aziende commissariate dal Sindaco per le quali la sua amministrazione non riconosce né le perdite registrate né i progetti di rilancio formulati da dirigenti e commissari straordinari nominati e poi licenziati dallo stesso Buzzanca (in particolar modo ATM e MessinAmbiente) 2) L’impossibilità di far fronte ai debiti fuori bilancio accertati con sentenze passate in giudicato. 3) La realizzazione di una situazione di costante squilibrio effettivo tra le entrate correnti accertate e poi effettivamente riscosse e le spese dell’Ente. 4) L’incongruenza tra i trasferimenti d’esercizio programmati alle aziende comunali che non sono in linea con quanto richiesto al Comune e senza alcune direttiva operativa a corredo di tali tagli. 5) L’assoluta incapacità di gestione delle entrate pubbliche che anno dopo anno ha determinato buchi spaventosi nella gestione di cassa dell’Ente. 6) L’incremento del contenzioso quale strategia per differire il pagamento dei debiti contratti. 7) Il ricorso, ormai divenuto costante, all’anticipazione bancaria di cassa che appare ormai quale ulteriore debito strutturale dell’Ente».

Il segretario cittadino del pd ed il responsabile per le politiche finanziarie puntano, poi, il dito contro «l’incapacità di gestire, le pur modeste risorse destinate alle attività di ordinaria manutenzione della Città» evidenziando che «le strade sono ridotte spesso a gruviera e il verde cittadino è quasi da per tutto in abbandono».Il partito democratico boccia senza appello l’amministrazione anche sul fronte infrastrutture: «la realizzazione delle richieste di opere pubbliche legate al ponte si è rivelata inconsistente ed evidentemente debole anche politicamente, nessuna opera pubblica nuova è stata avviata; nessun finanziamento europeo è stato sfruttato; languono i progetti delle riqualificazioni urbane e delle dismissioni patrimoniali; nessun riordino complessivo della macchina comunale è stato avviato».
A fronte di questa situazione, secondo Grioli e Beninati, Buzzanca ed i suoi assessori avrebbero solo un’alternativa per dimostrare di avere a cuore la propria città: «rimettere il proprio mandato agli elettori. La realtà .- si legge ancora nel documento – è che l’Amministrazione vuole solo guadagnare tempo spostando il problema dei debiti dell’Ente in avanti nel tempo senza una strategia globale di uscita dall’attuale situazione».

Il Partito Democratico annuncia, infine, che avvierà a breve un confronto sul futuro della Città ed «inizierà una serie di consultazioni sul territorio per avviare i lavori di una Conferenza su Messina».

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