Secondo Palazzo di Giustizia, Croce vuole l’annullamento della gara e pensa alla Casa dello Studente

Secondo Palazzo di Giustizia, Croce vuole l’annullamento della gara e pensa alla Casa dello Studente

Danila La Torre

Secondo Palazzo di Giustizia, Croce vuole l’annullamento della gara e pensa alla Casa dello Studente

Tag:

venerdì 17 Maggio 2013 - 21:43

Il provvedimento del commissario straordinario di Palazzo Zanca è pronto ad approdare in Consiglio comunale, che tornerà a riunirsi lunedì mattina

Nuovo colpo di scena nella decennale vicenda del secondo Palazzo di Giustizia (vedi correlati). Il commissario straordinario Luigi Croce propone l’annullamento della gara per l’acquisto dell’immobile, espletata nel 2009 e seguita da una serie di ricorsi e sentenze . Il provvedimento confezionato dal reggente di palazzo Zanca con il supporto del Dipartimento Patrimonio e Demanio è pronto ad approdare in Consiglio comunale, che tornerà a riunirsi lunedì mattina. Come si legge testualmente nella delibera firmata da Croce, si tratta infatti di «un atto da deliberare con urgenza ed indifferibilità a causa del rischio di perdita del finanziamento» .

Ed era stato proprio il Consiglio comunale l’ultimo a mettere bocca sul palagiustizia satellite, decidendo lo scorso 8 febbraio di non ratificare- alla luce di una sentenza del Cga – l’esito della gara risalente al 2009 (vinta dal Gruppo GMC S.r.l con l’immobile in via Bonino) e di dare mandato al commissario Croce di nominare un nuovo Rup ed una nuova commissione giudicatrice, con il compito di riesaminare le offerte presentate 4 anni fa e cioè oltre a quella del Gruppo GMC S.r.l., anche quelle di Neptunia S.p.a., Arcidiocesi di Messina e Formula 3 S.p.a.

Tuttavia, dopo mesi di stallo, Croce ha deciso di avviare un nuovo percorso con un nuovo provvedimento, che fa seguito a quanto emerso nella riunione, tenutasi il 24 Aprile presso la Corte d’Appello di Messina, della Commissione di Manutenzione del Palazzo di giustizia, la quale « ha evidenziato – scrive Croce -la inammissibilità di procedere ad un ulteriore obiettivo scrutinio delle offerte “a buste aperte”».

Con la sua proposta di delibera, l’ex procuratore capo chiede, quindi , al Consiglio comunale «l’annullamento della gara per l’acquisto dell’immobile da destinare a secondo Palazzo di Giustizia ai sensi dell’articolo 7 dell’invito ad offrire». Come spiegato nella premessa dell’atto proposto da Croce, con il suddetto articolo l’Amministrazione comunale «si è riservata la facoltà di sospendere o revocare la procedura di gara in ogni momento antecedente o successivo all’apertura delle offerte, senza che ciò dia ragione agli offerenti di qualunque indennizzo o pretese di ogni sorta, qualora ricorressero motivazioni di pubblico interesse». Questo “cavillo” salvaguarderebbe il Comune da eventuali ricorsi.

Nella delibera inoltrata al Consiglio comunale, il commissario straordinario non si limita a “consigliare” l’annullamento della gara ma guarda oltre ed individua una soluzione alternativa per la realizzazione del secondo Palazzo di giustizia, particolarmente gradita anche all’Ordine degli avvocati. Croce chiede, infatti, ai consiglieri comunali dargli mandato «di procedere urgentemente all’attuazione del procedimento finalizzato al pieno recupero della ex “Casa dello Studente” nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale e la contestuale istruttoria finalizzata all’assegnazione in concessione all’Amministrazione Giudiziaria dello stesso immobile, nello stato in cui si trova». L’obiettivo di Croce è, dunque, quello di trasformare quel plesso da residenza per gli studenti a seconda “casa” della giustizia.

Sulla proposta del reggente di Palazzo Zanca dovrà adesso esprimersi il Consiglio comunale in carica, ormai alle ultimissime battute prima delle elezioni che lo rinnoveranno nei suoi componenti. E non è così scontato che gli attuali consiglieri, ormai in scadenza di mandato, decidano di riprendere in mano questa patata bollente ed azzerare la procedura del 2009. (Danila La Torre)

2 commenti

  1. franco martino 18 Maggio 2013 05:11

    Certo quando si dice avere le idee chiare!

    0
    0
  2. La decisione di Croce privilegia la scelta “in house” e permette un notevole rispsrmio di denaro. Bisogna vedere se i lavori di ristrutturazione sono fattibili ed a quali costi.
    Giuseppa Vallèra.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007