Montemare fa sul serio. Richiesta alla Regione la nomina di un commissario ad acta

Montemare fa sul serio. Richiesta alla Regione la nomina di un commissario ad acta

Ma. Ip.

Montemare fa sul serio. Richiesta alla Regione la nomina di un commissario ad acta

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lunedì 04 Febbraio 2013 - 09:47

Il comitato che promuove l’istituzione di un nuovo Comune nell’estrema zona nord della città, visto che palazzo Zanca non ha fatto seguito all’iter, chiede ora alla Regione di attivarsi in merito

Il silenzio degli ultimi mesi poteva far credere ad alcuni che la proposta fosse passata in cavalleria. Invece il comitato promotore per l’istituzione del Comune di Montemare va dritto per la sua strada. Entro il 23 gennaio, il Comune di Messina avrebbe dovuto dare il suo parere, anche se non vincolante, ma da palazzo Zanca non è arrivata alcuna risposta.

Ecco che allora il Comitato ha inoltrato alla Regione la richiesta di nomina di un commissario ad acta secondo quanto previsto dalla legge regionale 30/2000. “Nel rispetto dei tempi previsti dalla suddetta legge – scrive il comitato -, il commissario dovrà provvedere ad inviare la documentazione relativa all’istituzione del nuovo Comune, all’assessorato agli Enti Locali della Regione Siciliana, sostituendosi al Comune di Messina inadempiente. Il presidente della Regione indirà allora il referendum attraverso il quale si otterrà l’autonomia se voteranno “sì” almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto.”.

Il Comitato promotore precisa inoltre che il parere espresso il 21 gennaio 2013 dal consiglio della VI circoscrizione è “ininfluente sull’iter del progetto, non previsto dalla normativa, non è stato richiesto da alcun organo istituzionale ed è fuori termine (il termine era il 23 novembre 2012) per essere compreso nelle osservazioni”.

La zona, secondo l’ultimo censimento, è abitata da 8779 residenti e rappresenterebbe l’undicesimo Comune, per numero di abitanti, della Provincia. Nello specifico si tratta di: Castanea (2326 abitanti), Spartà (1297), Rodia (1294), Salice (998), Gesso (905), San Saba (574), Massa San Giorgio (367), Massa Santa Lucia (327), Acqualadrone (198), Massa San Giovanni (196), Piano Torre (156), Orto Liuzzo (141).

Indipendentemente dalla validità del progetto o meno e dalle opinioni più disparate di tutti i rappresentanti delle istituzioni, a palazzo Zanca è necessario domandarsi sul serio cosa in questi anni sia stato fatto per le circoscrizioni, che continuano a non avere potere decisionale né risorse economiche. (Ma. Ip.)

6 commenti

  1. Alessio Mancuso 4 Febbraio 2013 10:48

    La voglia di unire una comunità per creare una propria identità è nobile, sta alla base del diritto di ogni cittadino. Tuttavia ritengo che la volontà sia nata dall’abbandono da parte del Comune di Messina. Questo è triste. In bocca al lupo per la vostra battaglia!

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  2. Pur riconoscendo assolutamente legittime le continue richieste di intervento e di maggior potere gestionale ed economico, ritengo la proposta di istituzione di un NUOVO comune da rigettare e da considerare solo come UN INUTILE SPERPERO DI DENARO PUBBLICO!!!
    Semmai la protesta dei residenti dovrebbe farsi più pressante e veemente…ad aprile ci saranno le nuove elezioni..a buon intenditor!!!

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  3. Il vero problema è la dispersione, un vastissimo territorio costituito da 12 località che contano in tutto meno di 9000 ab.
    E’ difficile in un territorio vasto e disabitato, con meno di 3000 nuclei famigliari, creare un comune che abbia un minimo di servizi adeguati ai bisogni dei cittadini.
    Nell’ipotetico, vastissimo territorio di Montemare, la raccolta dei rifiuti avrà l’esigenza di molti mezzi e numeroso personale…. e il servizio dei vigili urbani, ovviamente diverse decine di vigili da impiegare in 12 località diverse.
    Si realizzerà un municipio con tanto di sindaco e giunta e ancora, scuole comunali, un servizio di autobus per collegare tra di loro le località della cittadina di provincia di Montemare, ed anche al capoluogo, il comune di Messina non può svolgere il servizio di bus oltre i confini comunali e quindi……Sai i lauti incassi degli autobus? Chissà quante persone ogni giorno si recheranno da Ortoliuzzo a Castanea o da Massa S. Lucia a Piano Torre?……Per fare che?…..Booo. Questo e tanto altro dovrebbe pesare solo sulle imposte comunali di meno di 3000 famiglie.
    Pagare un prezzo altissimo per diventare un paese di provincia…
    Le belle località montane e marine a nord della città hanno bisogno di servizi migliori, in fondo tutta la città in questo momento ha servizi inadeguati.Creare il comune di Montemare sarebbe un rimedio molto…..ma …molto….. peggiore del male….

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  4. Nessun dubbio su come risolvere il vostro problema…cambiare il modo di scelta dei vostri rappresentanti politici, ovvero votate altre persone!!!!

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  5. Salvatore Vernaci 4 Febbraio 2013 15:08

    Nulla può fare il Presidente Crocetta, può semplicemente invitare l’Assessore alle Autonomie locali di inviare un Commissario ispettore al Comune di Messina per verificare lo status quo della pratica e se vi sono illegittime omissioni, provvedere con un Commissario ad acta. La procedura per la costituzione di un nuovo Comune, al di là del requisito della popolazione, richiede; che il territorio del costituendo Comune sia sufficiente in rapporto ai servizi pubblici, all’espansione degli abitati, alle esigenze dello sviluppo economico; .disponga di mezzi adeguati per provvedere ai pubblici servizi e che la maggioranza degli elettori si sia pronunciata, a mezzo referendum, favorevolmente. Poiché si è ancora in questa fase preliminare e vi è in atto in Italia la volontà di accorpare i piccoli Comuni e ridurre le spese della Politica, a mio parere, la battaglia deve essere fatta, rivalutando le Circoscrizioni: a) Modificare il regolamento di decentramento, prevedendo la possibilità di ripartire il numero dei consiglieri fra i diversi villaggi in ragione della popolazione e procedendo all’elezione dei consiglieri dei villaggi, all’interno della lista dei consigli circoscrizionali, rispettivamente dagli elettori dei medesimi villaggi, a scrutinio separato. b) Passare dal parere al potere, cioè i Consigli Circoscrizionali devono gestire, effettivamente, i servizi di base.“ La gestione dei servizi di base è attribuita direttamente alle Circoscrizioni. Per gestione di servizi di base si intende la titolarità e la gestione di tutti quei servizi e di tutti quei beni che hanno un preminente interesse circoscrizionale ed una ricaduta esclusiva nel territorio circoscrizionale”.(Art. 13 Reg.).. Ciò comporta il trasferimento di risorse finanziarie ed umane alle Circoscrizioni.

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  6. Mariella De Francesco 4 Febbraio 2013 19:01

    Se lo chiedono tutti a cosa servono le circoscrizioni e soprattutto i consigli delle circoscrizioni con i loro gettoni di presenza a che decisioni??? senza risorse economiche e potere decisionale.

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