Alparone, garante di Sel Messina: "Non voglio parlare del passato, ma del futuro".

Alparone, garante di Sel Messina: “Non voglio parlare del passato, ma del futuro”.

Eleonora Corace

Alparone, garante di Sel Messina: “Non voglio parlare del passato, ma del futuro”.

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mercoledì 10 Luglio 2013 - 22:18

Francesco Alparone è stato nominato garante per la Federazione di Messina di Sinistra Ecologia e Libertà. Dalla prossima settimana riunirà il Coordinamento Provinciale e incontrerà tutti i circoli della provincia. Prevista un'assemblea pubblica a fine mese per rilanciare il progetto politico di Sel. Alparone dice basta alle polemiche: "Voltiamo pagina".

Quarantadue anni, amante della Francia – dove ha vissuto per sei anni – assessore alle politiche giovanili del Comune di Caltagirone fino ad un anno fa, iscritto alla Federazione di Catania di Sinistra Ecologia e Libertà. È Francesco Alparone, il garante super partes scelto domenica scorsa dal Coordinamento Regionale del partito. A lui tocca il compito di traghettare la Federazione di Messina fino al congresso previsto per ottobre, dopo le dimissioni del Segretario Regionale, Salvatore Chiofalo. “Il punto di partenza per la federazione di Messina sarà voltare pagina”. Dichiara Alparone, nella sua prima visita a Messina dopo il mandato ufficiale affidatogli direttamente dal Regionale. Il nuovo corso inaugurato dal garante è molto chiaro: mettere una pietra sopra il passato – ponendo di conseguenza fine allo scambio di polemiche, fin troppo frequente negli ultimi mesi, tra coordinamento Provinciale e singoli circoli cittadini – e guardare al futuro, per arrivare al congresso d’autunno con una ritrovata unità della Federazione Messinese e solide basi per un rilancio politico sul territorio.

Penso che una caratteristica fondamentale di un buon dirigente di partito sia la generosità – commenta Alparone – fare un passo indietro che può permettere poi di farne due in avanti. Sia chiaro:non vengo a fare epurazioni. Voglio incontrare i compagni e capire che tipo di iniziativa politica mettere in campo. Il mio obiettivo è di riuscire a trovare un gruppo dirigente che sia nuovo, con molti elementi che oggigiorno non sono neppure dentro questo partito. All’inizio della prossima settimana convocherò il Coordinamento Provinciale. Chiederò a tutti di limitare le dichiarazioni alla stampa, perché io stesso farò da portavoce. Da martedì comincerò ad incontrare tutti i circoli della Provincia. A fine mese, quindi, convocherò un’assemblea cittadina per presentare le nostre idee e rilanciare un iniziativa politica. Non voglio parlare del passato,ma del futuro. Voglio proposte concrete per Messina e la sua Provincia”.

Tutto questo al di là di ogni pregiudizio, soprattutto ideologico, sempre tenendo ben presente la funzione per la quale un partito come Sel è nato. Non perpetrarsi staticamente decennio dopo decennio – sullo stile della democrazia cristiana, si potrebbe dire – ma essere veicolo di cambiamento e soprattutto di una rimodulazione e ridefinizione della sinistra in Italia. Un intento espresso dallo stesso Nichi Vendola che definì – nel corso del primo congresso del 2010 – Sinistra Ecologia e Libertà “un partito biodegradabile”. “Nostro compito – spiega Alparone – è di essere un mezzo per ricostruire la sinistra, senza avere il totem del partito ad ogni costo. Ricostruire un’idea di sinistra non implica di conseguenza che Sel rimarrà in eterno, domani può sorgere qualcos’altro. Intanto dobbiamo ricostruire la sinistra, mettendo da parte i personalismi”. A chi gli chiede, al di là della teoria, cosa significa concretamente ridefinire la sinistra in Italia, Alparone risponde senza esitare: “Invertire l’approccio nei confronti del mondo del lavoro”. Rimodulare la sinistra tramite Sel per costruire una via di fuga dalla crisi, dunque. Per raggiungere questo obiettivo il partito di Vendola si sta muovendo anche a livello Europeo: “Abbiamo fatto richiesta di ammissione nel partito socialista europeo. Sel deve avere il coraggio di affrontare la sfida ingaggiando un confronto con il Partito Democratico in Italia e con i socialisti in Europa. In generale penso che Sel a livello nazionale stia lavorando bene, la stessa cosa può avvenire qui”.

A proposito delle elezioni Messinesi che hanno visto, inaspettatamente, vincere l’attivista Renato Accorinti sostenuto da una sola lista civica contro il fronte compatto del centro sinistra, Alparone, senza giudicare né rispolverare polemiche che al contrario vuole sedare, fa un’articolata analisi di ciò che è avvenuto: “Non siamo stati in grado di leggere quello che accadeva in questa città. Il gruppo dirigente, soprattutto quello Provinciale, non ha capito. È stato ignorato, inoltre, il dissenso che è venuto da parte dei compagni della città, che probabilmente, conoscendo meglio il territorio, avevano una visione più chiara della situazione. In generale oggi, se un gruppo dirigente pensa di continuare a vivere mettendo in campo un’iniziativa autoreferenziale si sbaglia. Oggi assistiamo ad una fluttuazione del consenso che non si muove in base a dinamiche prestabilite, che siano derivate dall’ideologia o dal clientelismo. Come dimostrano i casi del Movimento 5 Stelle alle regionali e nazionali e delle amministrative di Messina, ormai i tempi sono cambiati. Oggi il consenso lo prende chi lavora sul territorio. La gente premia chi mette in campo la capacità di coniugare il cambiamento e la concretezza. I risultati si ottengono solo se si fa iniziativa politica. la vittoria di Accorinti dimostra quanto sia importante interloquire con la gente”.

Per quanto riguarda, invece, il supporto alla giunta Accorinti dichiarato da diversi dirigenti del partito, tra i quali lo stesso Erasmo Palazzotto, deputato e Coordinatore Regionale di Sel, Francesco Alparone si dice, a sua volta, pienamente d’accordo. “L’appoggio alla giunta Accorinti è normale, è nel nostro DNA. Nessuno può negare che in molte battaglie a cui ha partecipato anche il Sindaco, come quella No Ponte, Sel c’è sempre stata. Tra l’altro, alcune persone che collaborano con la giunta Accorinti fanno parte della nostra storia. Penso che ci siano dei buoni margini per aprire un dialogo che può essere utile alla giunta. Sel può essere uno strumento utile messo a disposizione dell’amministrazione comunale, soprattutto in tempi in cui amministrare un ente è un impresa titanica. Auguro a Renato Accorinti di fare come abbiamo fatto a Caltagirone, dove, dopo cinquant’anni di governo del centro destra, abbiamo vinto e governato per vent’anni. La prima volta anche noi eravamo in minoranza al consiglio- avevamo solo quattro consiglieri su trenta ai tempi della prima giunta Samperi – fino ad arrivare ad averne tredici. Il fatto che una persona come Accorinti riesca ad attrarre un così vasto consenso, comunque, mi fa pensare che sia un terreno molto promettente Messina anche per quanto riguarda Sel”. Prima tappa verso il rilancio di un progetto politico nel messinese sarà l’inaugurazione del nuovo circolo cittadino di Sel. Francesco Alparone parteciperà, infatti, al battesimo del circolo “Pancrazio De Pasquale”, previsto per il 18 Luglio. Tramontate le divisioni, Sel ritrova l'unità.

(Eleonora Corace)

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