La Provincia pronta a scommettere sull'aeroporto di Reggio e Messina

La Provincia pronta a scommettere sull’aeroporto di Reggio e Messina

Rosaria Brancato

La Provincia pronta a scommettere sull’aeroporto di Reggio e Messina

Tag:

martedì 18 Settembre 2012 - 15:21

Mentre l'aeroporto dello Stretto si appresta a concretizzare un piano industriale di ampio respiro la Provincia di Messina valuta la possibilità di restare in società. La Sogas infatti ha ottenuto la concessione ventennale. "Sarebbe una follia uscirne adesso che sta per raddoppiare il suo valore" chiarisce l'assessore Bisignano. La pensa così anche il presidente di Confindustria Blandina.

Ci sono treni che quando passano è bene non perdere. L’aeroporto dello Stretto oggi è uno di quei “treni”. E’ questo in sintesi il messaggio emerso dal forum Sogas 2.0 che si è tenuto oggi alla Camera di Commercio alla presenza dei vertici della società che gestisce il Tito Minniti, dei presidenti delle province di Reggio Calabria e Messina, nonché dei presidenti di Confindustria Messina, Confesercenti e dei rappresentanti delle categorie produttive. Lo scalo aeroportuale di Reggio Calabria ha ottenuto il via libera, dopo oltre 70 anni dalla nascita, alla concessione ventennale e si appresta a completare la fase di privatizzazione, con l’ingresso al 40% di gruppi imprenditoriali. Il piano industriale presentato al Ministero a giugno prevede il salto di qualità che consentirà la charterizzazione e l’ingresso di voli internazionali. Se a questo si aggiunge il fatto che l’aeroporto di Catania, Fontanarossa, ad ottobre chiuderà per almeno un mese, si comprende l’importanza di sedersi tutti intorno ad un tavolo per far sì che l’aeroporto di Reggio diventi “lo scalo dello Stretto”, per tutta l’utenza della provincia di Messina.

Anche in quest’ottica Palazzo dei Leoni sta studiando il modo per rimodulare la delibera dell’agosto 2011 con la quale il Consiglio provinciale fissava la dismissione delle quote dalla Sogas e invertire la rotta.

“Oggi non c’è più lo stesso contesto- ribadisce l’assessore provinciale alle partecipate Michele Bisignano- sarebbe da folli uscire da una società che da due anni ha il bilancio in pareggio, ha ottenuto la concessione ventennale con le prospettive di voli charter e internazionali e si appresta a far entrare privati per il 40%. Ragioniamo nell’ottica dell’area integrata dello Stretto e chiediamo servizi per i messinesi, ma non perdiamo questo treno.Ridiscutiamone in Consiglio, senza preconcetti. Parliamo del pontile di Ravagnese, dei bus navetta e dei pullman collegati con Metromare, discutiamone adesso, subito”.

L’amministrazione Ricevuto sta pensando ad una nuova delibera che inverta la rotta rispetto a quella del 2011 che prevedeva la dismissione delle quote e sarà discussa in Consiglio. Contemporaneamente si stanno studiando le modalità per rivalersi nei confronti del vecchio Cda della Sogas, che ha lasciato ai nuovi soci casse non solo vuote ma piene di debiti. E il pensiero segreto è quello di chiamare lo scalo un giorno: aeroporto di Reggio e Messina.

“Al nostro primo incontro con l’Enac siamo usciti stravolti- ricorda il presidente della Sogas Carlo Alberto Porcino– per la situazione che era stata lasciata dal vecchio Cda. In due anni abbiamo chiuso i bilanci in attivo, ma soprattutto ci siamo armati di forbici. Abbiamo tagliato consulenze esterne che gravavano per 600 mila euro l’anno, tagliato i contratti in esternalizzazione, nonostante vi fossero ben 57 dipendenti interni, abbiamo tagliato oltre 10 mila ore di straordinari e contratti ad personam a cifre eccessive. Tutto questo lo abbiamo fatto insieme ai sindacati”.

Le spese per il personale gravavano per il 93% sul bilancio, oggi sono state dimezzate. I buchi ripianati, grazie anche alle somme immesse dalla Provincia di Reggio Calabria come ricordato dal Presidente Giuseppe Raffa che in pochi anni, insieme alla Regione Calabria, ha sborsato 25 milioni di euro. L’obiettivo della Sogas è arrivare a 1 milione e 200 mila passeggeri. Nel 2012 sono stati quasi 600 mila e si spera di arrivare ad 800 mila entro breve.

In questo quadro Messina avrà un ruolo fondamentale, soprattutto quando saranno attivati i voli internazionali ed i charter.

“Puntiamo ai flussi turistici, ai collegamenti con le isole Eolie o Taormina– spiega Porcino- ma per farlo devono essere cancellate alcune limitazioni che oggi gravano sullo scalo e che vietano l’atterraggio in alcuni casi”.

La Sogas ha già chiesto l’eliminazione di tutti questi impedimenti anche in vista della chiusura per un mese di Fontanarossa, che comporterà lo spostamento di flussi di viaggiatori ma anche di voli. I tempi per agire sono strettissimi, al momento 2 gruppi imprenditoriali internazionali hanno presentato le offerte per la privatizzazione e saranno valutate nelle prossime settimane.

“Noi ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci- ha dichiarato il presidente della Provincia di Messina Nanni Ricevuto- e se in passato non ci sono state le condizioni adesso con questo Cda possiamo discutere”.

Si deve lavorare soprattutto sui servizi, sul ripristino del collegamento col pontile di Ravagnese, sul potenziamento dei pullman e del binomio Metromare-bus navetta, su prezzi accessibili e su convenzioni per i parcheggi. In quest’ottica nei prossimi giorni sarà attivato un tavolo di confronto aperto a tutte le categorie, compresi operatori del turismo e agenti di viaggio, per presentare proposte e critiche.

“Non avrebbe alcun senso oggi- ha sottolineato nel suo intervento il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina- uscire fuori da una società che ha ripianato i debiti, è sana, sta per avere una concessione ventennale e sta per avere nuovo ossigeno dai privati. Sarebbe assurdo uscirne adesso che sta per aumentare il suo valore. E lo dico pensando non solo al socio Provincia, ma anche agli investitori privati del nostro tessuto economico”.

Senza andare troppo lontano, la Saac di Catania ha visto scommettere proprio gli imprenditori etnei della Camera di Commercio.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. cATANIA,CHIUDE PER UN MESE,mica per l’eternità’! invece Reggio è chiuso da sempre per Messina.perchè sprecare soldi e non investire su un trasporto più efficente con Catania fontarossa? sopratutto non penalizzare i voli che arrivano dopo le 21 a Catania e che non trovano collegamenti con Messina.

    0
    0
  2. ritengo che far decollare l’aeroporto di reggio sia l’unica misura per far decollare il turismo a messina.Non ci sono altri aeroporti per messina!Ma purtroppo l’esperienza c’insegna che anche questa volta perderemo questo treno o quest’aereo e la provincia di messina buttera’ altri milioni di euro alle ortiche.Si butteranno altri soldi perche il molo non partira’ mai, e far viaggiare la metromare alle 5 del mattino o alle 23 ed oltre sara’ molto difficile oltre che poco redditizio

    0
    0
  3. se dovete scommettere fatelo di tasca vostra, non con i soldi dei cittadini. la provincia di messina non c’entra un xxxxx con l’aeroporto di reggio. basta sprekiiiiiiiiiii bastaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    0
    0
  4. Catania ha voli per tutto il mondo,Reggio non arriva nemmenoa passopisciaro.Ma la vogliamo finire di sprecare soldi inutili,quando l’utilità si può trovare contribuendo con la SAIS o qualunque compagnia a garantire i collegamenti con Catania h 24? non è eresia ,ma il risparmio di soldi pubblici seminati al vento di Reggio.

    0
    0
  5. CHI SCOMMETTE ?
    propongo un mini sondaggio ai lettori: scommettete voi che dopo tante vane promesse l’aeroporto di Reggio Calabria avrà più successo tra i Messinesi rispetto a quello di Catania ?
    Intanto munirsi di cuffietta occhialini e muta in caso di neccessità di dovere traversare lo Stretto a nuoto

    0
    0
  6. E dagala con l’aeroporto di Reggio.
    Dispiace dirlo ma appena l’Alitalia deciderà di non atterrare più a Reggio,quest’aeroporto chiuderà.
    La Sogas quante volte è stata ricapitalizzata dalla Regione Calabria?Quante volte il pontile di San Gregorio è stato rifatto? L’Aeroporto di Reggio e Messina?Ma negli anni 80 è stato chiamato AEROPORTO DELLO STRETTO,come campeggia sul muro esterno dell’aerostazione,proprio per questo:quando i pulmann di Cavalieri erano pieni zeppi di messinesi.Per i nuovi collegamenti siamo tornati indietro negli anni 70:L’APERTURA DELLA TANGENZIALE DI CATANIA HA DECRETATO IL DECLINO DELL’AEROPORTO DI REGGIO.I messinesi preferiscono Fontanarossa al Minniti,per la molteplicità delle tariffe,per la scelta più ampia degli orari.Reggio in linea d’aria è più vicina a Messina ma dal punto di vista del tempo per raggiungerla E’ PIU’LONTANA DA MESSINA RISPETTO A CATANIA.
    Solo la politica insiste nel voler rimanere nel CDA della Sogas ma perchè mai????????
    Chi sdoganava merci, alla Dogana di Messina, che non mandava mai all’aeroporto di Reggio come puo’ parlare adesso di passeggeri?

    0
    0
  7. ORA TUTTO E’ CAMBIATO ?
    Certo visto lo spessore di taluno dei personaggi citati nell’articolo speriamo che NON ci vengano dette BUGIE sul futuro dello scalo di Reggio, però non mi pare che le promesse solenni già fatte siano state mantenute anzi….

    0
    0
  8. Questo braccio di mare ci isola dal mondo intero.
    3 km di rovina per Messina e la Sicilia intera manco fossimo la Sardegna o l’Islanda.
    Senza sviluppo ed infrastrutture in un mondo globalizzato e sempre più competitivo, si muore.
    Lo spreco è non fare niente, aspettando solo di emigrare, lasciando che qui restino i mediocri, i parassiti, i nullafacenti, i farabutti che si arricchiscono con la politica.
    Siamo buoni solo a criticare, denigrare, a dire che non c’è niente da fare mentre tutto intorno a noi è fame, miseria, precariato e povertà.
    Viva Accorinti, viva i terremoti, viva le correnti, viva le alghe e gli uccelli, viva i “c’è sempre qualche altra priorità”, viva i no ponte.
    Viva la TAV, le autostrade, l’alta velocità, la Roma – Milano in due ore e 20 minuti, e le infrastrutture tutte al nord.

    0
    0
  9. A parte tutte le considerazioni fatte fin qui, chiedo: quante sono le piste a Reggio e sono in grado di assorbire il consistente flusso di Messinesi che invece di recarsi a Catania potrebbero usufruire di questo Aereoporto ??

    0
    0
  10. un braccio di mare che potrebbe darci tanto, ma invece è come dici tu

    0
    0
  11. dott.Blandina,qui pagano i cittadini Messinesi e non i privati .Ed i cittadini sono mazzoliati due volte: uno perchè con le loro tasse,contribuiscono a mantenere un aeroporto inutile e senza senso,funziona meglio Lamezia,secondo perchè dopo avere pagato le tasse,sono costrette a ripagare per benzina,autostrada ,parcheggio,consumo auto per andare a Catania da cui si può raggiungere qualunque destinazione in Europa e nel mondo (pensi che per Roma e Milano gli aerei partono quasi ogni ora.)Allora di che parla dott.IVO?

    0
    0
  12. REGGIO NON DECOLLERA’ MAI…
    ma insomma ci vuole molto a fare due conti: prima di investire verificate i numeri dei passeggeri messinesi che si recano a Catania e quelli che si recano a Reggio Rendete pubblici i dati. Poi questi geni esperti del Presidente mi dimostrino perchè ci dovrebbe essere un cambio di tendenza. Atterrare a Reggio e vedere quelle case così vicine alla pista non è una bella esperienza e mi dicono i piloti dell’Alitalia che in quello scalo per la sua pista corta occorre un brevetto speciale Caspita invece di aspettare muovetevi a fare accordi per un trasporto decente da Catania a Messina. Ma chi ha votato? Io mai ?

    0
    0
  13. BURRASCANU SINDACO !!
    concordo ma questi sunnu santi che nun suranu !

    0
    0
  14. Investire su Reggio Calabria è gettare i soldi dalla finestra, perchè il Tito Minniti non ha futuro. Chi deve partire preferisce Catania, facilmente raggiungibile, con dei servizi degni di un aeroporto internazionale e sopratutto con una maggiore sicurezza che Reggio non è in grado di offrire.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007