Massa Santa Nicola: dietro il borgo fantasma, lo spettro dell’immobilismo amministrativo

Massa Santa Nicola: dietro il borgo fantasma, lo spettro dell’immobilismo amministrativo

Massa Santa Nicola: dietro il borgo fantasma, lo spettro dell’immobilismo amministrativo

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venerdì 31 Agosto 2012 - 18:35

Il consigliere della VI circoscrizione Carlo Rizzo, stigmatizza i mancati interventi di manutenzione ordinaria che si sarebbero potuti attuare nel borgo collinare per avviarne un primo recupero. Il secondo step, se mai verrà effettuato il primo, sarebbe quello di ottenere finanziamenti privati o pubblici per consentirne la riqualificazione

Il nostro non è campanilismo, ma solo realismo. Le erbacce ritratte in foto rendono persino difficile riuscire a vedere i muri delle antiche abitazioni, ma non serve troppa immaginazione per pensare cosa potrebbe diventare il villaggio di Massa Santa Nicola: uno dei borghi più belli d’Italia. E la rabbia è tanta, soprattutto perché per far sì che il sogno divenga realtà, è necessario poco, anzi pochissimo: un pizzico di buona volontà. Lo afferma a chiare lettere, e con tanto rammarico, il consigliere della VI circoscrizione Carlo Rizzo, che in tempi non sospetti, ci riferiamo ai mesi precedenti l’inizio della stagione estiva, aveva pressato l’ormai ex amministrazione Buzzanca, per far sì che le strade del centro collinare, ormai disabitato, tornassero a vivere. Tante, come sempre, le buone intenzioni e i buoni propositi, del tutto assenti i fatti. Eppure, lo ribadiamo, non servirebbero grandi “spese”.

Partendo, ad esempio, da un intervento preliminare di bonifica, con manutenzione ordinaria di scerbatura, di ripristino di illuminazione e di agibilità dei veicoli per consentire l’organizzazione di eventi, magari già nel corso di un’estate che sta invece volgendo al termine senza che una sola erbacce sia stata eliminata o una strada sia stata “accesa”. E dire che le richieste avanzate per iscritto dal consigliere Rizzo in una lettera inviata al primo cittadino nel mese di giugno, erano state condivise e sostenute da diversi rappresentanti di giunta. Il recupero del borgo, dovrebbe però passare anche attraverso un complessivo progetto di riqualificazione (redatto da uno staff di tecnici comunali) da inserire nel piano triennale delle opere pubbliche. Ciò al fine di poter attingere a finanziamenti regionali, statali o europei,con l’obiettivo di creare interesse nei privati intenzionati ad investire nel settore turistico culturale.

Un’opportunità di recupero potrebbe offrirla però anche la misura 322 della Comunità Europea, che mira al rinnovamento dei villaggi attingendo a fondi pubblici. Una soluzione utile non solo per Massa Santa Nicola, ma anche per i tanti altri borghi, con popolazione inferiore a 500 abitanti, come Massa S. Giovanni, Massa S. Lucia, Acqualadrone, Ortoliuzzo, la cui valorizzazione può fornire un valore aggiunto sia per la popolazione residente che per le imprese e i fruitori esterni. A patto che “qualcuno” si smuova. (E.DEP.)

2 commenti

  1. . il sindaco fortunatamente non ha completato il suo programma al 100%, altrimenti oggi di Massa S. Nicola, resterbbero solo le macerie, o qualche palazzo a 7 piani. Grazie Buzzanca, alla regione saprai fare meglio, ridurrai così anche le altre tre masse, S. Giovanni, S. Lucia e S. Giorgio, con la buona pace di chi ti ha dato e di chi ti darà il voto.

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  2. date le casette ai privati ad un prezzo minimo…
    a gente giovane, che rimetta a posto tutto e lo curi.
    Il comune non farà mai nulla, tanto vale usare la testa e accollare il lavoro di recupero e manutenzione ai privati! Di sicuro non mancherebbero “volontari”!!

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