Carmelo Coglitore e Pino Delfino, un "Duo semiserio" al Centro Officina

Carmelo Coglitore e Pino Delfino, un “Duo semiserio” al Centro Officina

Antonella Casuscelli

Carmelo Coglitore e Pino Delfino, un “Duo semiserio” al Centro Officina

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sabato 11 Maggio 2013 - 07:02

Prima sperimentazione della Rassegna “Off in Jazz” che esce dai canoni del jazz più puro per accogliere divertita e convinta i musicisti di casa e le loro interessanti iniziative. Domenica 19 maggio proseguirà nelle novità proponendo due gruppi musicali di giovanissimi talenti messinesi, ovvero gli “Shabda Quartet” e le “Glorius”. Domenica 26 concluderà la stagione, in bellezza, un ospite d’eccezione imperdibile: Franco Cerri, leggenda vivente del jazz italiano ed internazionale

“La rassegna Off in jazz prosegue con il concerto di un “ Duo semiserio”, così definitisi per l’occasione, i due musicisti che domenica 12 maggio presenteranno all’Officina il loro cd “W l’Italia” : Carmelo Coglitore, sassofonista, siciliano, e messinese di adozione , e Pino Delfino, contrabbassista tra i più amati dell’oltre sponda reggina.

“W L’Italia, spiegano, traduce in musica la “semiseria” situazione politica, economica e sociale italiana. Fa sorridere ma lascia un velo di tristezza». Così il Duo Semiserio presenta, in sintesi, il suo primo cd : “…divagazioni musicali non sul tema ma non è un problema”, accattivante sottotitolo in linea con il loro progetto musicale nato un po’ per caso, con l’intelligente intento di non prendersi troppo sul serio e con la grande professionalità che li contraddistingue. I musicisti propongono rivisitazioni e “ divagazioni sul tema” di classici italiani in chiave ironica e sapiente. Brani immortali della nostra musica italiana, scelti tra la musica popolare e quella colta, vengono reinterpretati con lo scopo di renderli godibili e di facile comprensione. Improntati sull’affascinante ritmo di swing che caratterizza tutto il cd, si reinventano nel dialogo tra il solido contrabbasso di Delfino e il potente e armonioso sax di Coglitore. Il progetto diventa così una sorta di “racconto autobiografico di un Paese che , in piena spirale recessiva , si illude che tutto stia procedendo per il meglio e che qualcuno riuscirà magicamente a risolvere i disastri che, negli anni, un pugno di uomini ha procurato a un intero popolo”.

Qualche nota sui due musicisti: Carmelo Coglitore inizia la sua carriera da musicista suonando nella banda del suo paese, filo conduttore di molti musicisti jazz del nostro territorio che, proprio con questa matrice culturale e tradizionale, caratterizzano di sonorità mediterranee il loro sound, rivisitando gli standards e componendo brani originali ricchi di affascinanti commistioni.

Coglitore si diploma in molte discipline : clarinetto, Musica Jazz ( con il massimo dei voti e la lode) e Sassofono (sempre con il massimo dei voti e menzione d’onore), Insomma, un percorso di studi che ne premia le ottime capacità musicali e creative. Nel 2006 viene invitato dalla New York University a presentare il cd “Taranta’s Circles” alla Casa Italiana Zerilli-Marimò esibendosi nei più importanti club dell’avanguardia musicale di New York.
Nello stesso anno collabora con diversi gruppi di improvvisazione Totale Collettiva con la Sound Painting Italian Orchestra il primo organico jazz italiano che segue un particolare protocollo di improvvisazione fondato da Walter Thompson.

Nell’aprile del 2008 esce il cd registrato a New York con il quartetto Manahada dal titolo Mannahatta per la casa discografica Splas(h) Records e tra poco uscirà il cd “Two in Sicily” realizzato con il pianista Luciano Troja con cui attualmente collabora.

Oltre all’attività concertistica si occupa di composizione, arrangiamento e di didattica effettuando numerosi seminari sull’improvvisazione. Dal 2008 si trasferisce a Reggio Calabria dove svolge un’intensa attività di sperimentazione musicale definita “Museum Workshop” presso il Museo dello Strumento musicale creando degli eventi musicali interattivi, organizzando le varie forme d’arte (Musica,Poesia,Danza etc..) attraverso un protocollo di conduzione creativa definita “Conduction”. Attualmente è docente di sassofono presso la scuola secondaria di primo livello Catanoso-De Gasperi di Reggio Calabria e docente al Biennio di II livello nella disciplina “Laboratorio di Musica Jazz” presso il Conservatorio di Musica A. Corelli di Messina.

Pino Delfino, contrabbassista autodidatta, calabrese di Reggio, comincia l’attivita’ musicale nei primi anni ’80, suonando con vari gruppi reggini di musica pop e collaborando con diversi bravi musicisti della scena musicale calabrese e siciliana. Affascinato dal jazz e dalla musica brasiliana, nel ’92 fonda il “Dolphin Trio” e con questa formazione gira tutto il Sud Italia facendosi conoscere e apprezzare e riscuotendo un buon successo; molteplici le collaborazioni live ed in studio con vari gruppi e artisti tra i quali Masquenada, Quartaumentata, Tony Canto, Taranproject, Falabrasil, Mimmo Cavallaro, Duo Semiserio,Colombo Menniti, Crystal White, Valerio Perla, Giovanni Mazzarino, Sylia Regina, Giuseppe Bellanca, Giuseppe Milici, Jimmy Holden, Tom Kirkpatrick, Martha Bache-Wiig, Piero Cusato, Andy Martin, Max Garrubba, Carlo Lo Manto, Massimo Cusato, Karen Jones , Vincenzo Palermo, Rogerio Da Silva, Franco Vinci, Domenico Caliri, Bruno Marrazzo, Tony Canto, Mario Venuti, Ze’ Carlos, Quartaumentata, Taranproject, Falabrasil Grupo, Angelo Di Marco Jazz Trio, Gigi Miseferi e Band Larga.

Prima sperimentazione della Rassegna “Off in Jazz” che esce dai canoni del jazz più puro per accogliere divertita e convinta i musicisti di casa e le loro interessanti iniziative. Domenica 19 maggio proseguirà nelle novità proponendo due gruppi musicali di giovanissimi talenti messinesi, ovvero gli “Shabda Quartet” e le “Glorius”, che stupiranno per la loro bravura e la forte presenza e personalità sul palco. Insomma, una rassegna che cresce e sostiene la Musica locale, dando spazio alle nuove proposte.

Domenica 26 concluderà la stagione, in bellezza, un ospite d’eccezione imperdibile: Franco Cerri, leggenda vivente del jazz italiano ed internazionale.

(Antonella Casuscelli)

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