Obiettivo: 46% di differenziata a novembre. Ecco il Piano che programma le strategie sui rifiuti

Obiettivo: 46% di differenziata a novembre. Ecco il Piano che programma le strategie sui rifiuti

Francesca Stornante

Obiettivo: 46% di differenziata a novembre. Ecco il Piano che programma le strategie sui rifiuti

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martedì 05 Luglio 2016 - 16:00

Fa la sua apparizione oggi il Piano della raccolta differenziata varato pochi giorni fa dalla giunta Accorinti. Secondo quanto stabilito dalla Regione doveva essere approvato entro il 30 giugno come il Piano Aro, oggi prima seduta di consiglio dedicata a questo provvedimento che disegna le azioni per incrementare la raccolta differenziata.

Una settimana fa il Piano Aro. Adesso tocca invece al Piano della raccolta differenziata. Da un atto all’altro, da una delibera all’altra, procede così la programmazione del settore rifiuti dell’amministrazione Accorinti. Un altro corposo provvedimento ha fatto la sua apparizione oggi per la prima a volta in aula consiliare, prima durante una seduta straordinaria convocata ad hoc della V commissione Ambiente e poi alle 14 in consiglio comunale. Approvato pochi giorni fa dalla giunta Accorinti, si tratta ancora una volta di un atto che arriva in extremis perchè a dettare i tempi è la Regione con l’ordinanza del presidente Rosario Crocetta dello scorso 7 giugno. Ordinanza che detta tappe precise, sulle quali Palazzo Zanca in realtà è già in ritardo, come l’affidamento a un nuovo gesture dei servizi di igiene ambientale. Su questo fronte le incertezze sono ancora tante, la terra promessa Amam pian piano sembra aver perso fascino, ci sono sempre due pareri negative dei Revisori dei Conti sull’affidamento alla partecipata di viale Giostra e per i prossimi 6 mesi Messinambiente ha avuto il via libera per continuare ancora a gestire i servizi nell’attesa di trovare una soluzione o un’alternativa che, si vocifera, potrebbe chiamarsi Somer, cioè quella società di Messinambiente praticamente vuota ma ancora in piedi. Dunque si prende tempo.

Al contrario di quanto invece l’amministrazione ha deciso di fare con un altro provvedimento che la Regione imponeva di approvare sempre entro il 30 giugno: il Piano della raccolta differenziata. Messina arriva con qualche giorno di ritardo, oggi questo è arrivato tra le mani dei consiglieri ed è toccato ancora una volta all’assessore Daniele Ialacqua spiegare l’importanza di un atto che indica tecnicamente in che modo sarà organizzata la differenziata. Anche alla luce del fatto che sempre la Regione, su ordine del Ministero, impone un aumento del 3% entro il 30 agosto e di un ulteriore 3% entro il 30 novembre.

La discussione in aula però si è arenata prima ancora di cominciare. Una serie di vizi formali, messi in luce dai consiglieri, e procedurali, evidenziati dalla presidente Barrile, hanno convinto tutti a rinviare a domani sera alle 19.30. Sulla delibera manca infatti il parere finanziario e i consiglieri vogliono capire il perchè. L’amministrazione scrive che non è necessario perchè tutta la programmazione si basa sul Piano Aro già approvato dall’aula e a suo tempo passato sotto la lente di Ragioneria e Revisori dei Conti. Oggi il Ragioniere generale Cama chiamato ad esprimersi non ha apposto il parere e dunque in attesa di sbrogliare la matassa si è deciso di rinviare tutto a domani.

Vediamo dunque cos’è questo Piano della raccolta differenziata. Il presupposto di partenza è uno: servono azioni e programmazione. E nelle 52 pagine redatte dal Dipartimento Ambiente si spiegano le strategie che si intendono mettere in campo, basando ovviamente tutto sul Piano Aro. II Piano d'intervento, inizia l'analisi partendo dagli attuali scenari della produzione e della gestione dei rifiuti nell'area comunale: Messina ha un popolazione di circa 242 mila residenti e ha una produzione media annua di rifiuti pari a 123 mila tonnellate.

II comune di Messina, si legge nei primi paragrafi, ha inteso implementare un sistema di raccolta differenziata che consenta il raggiungimento dell'obiettiva posto dalla normativa nazionale e regionale del 65% di raccolta differenziata e recupero materia al 50%. (art. 9 – Piano regionale di gestione dei rifiuti della L.R. n. 9/2010) che era già previsto per l'anno 2015. Lo stesso Piano regionale prevede che complessivamente vengano raccolte a regime circa 28.000 tonnellate annue anno a fronte di una stima complessiva di oltre 125.000 tonnellate cantenute nei rifiuti urbani della citta di Messina. II Piano di intervento si pone l’ulteriore obiettivo di implementare il sistema impiantistico relativa al trattamento della frazione organica dei rifiuti con l’attivazione di un impianto di digestione anaerobica già in uso presso il depuratore comunale di Mili..

Una tappa saliente sarà il passaggio dal modello di raccolta di tipo stradale a quello domiciliare. Fino all’attivazione del servizio di tipo domiciliare nella I e V Circoscrizione, il sistema di raccolta differenziata della citta di Messina è stato quello di tipo stradale (aggiuntivo) con aggiunta la raccolta selettiva del cartone, di suppellettili, ingombranti, legnosi e RAEE (Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici) . Un sistema che utilizza 7 Centri di Raccolta Comunali, meglio noti come isole ecologiche.

Il Piano spiega che le percentuali di raccolta differenziata fin qui conseguite con questo sistema sono risultate assolutamente insufficienti (7,6% al 31 dicembre 2014; 10,81% al 31/12/2015) se raffrontate agli obiettivi nazionali e regionali. Tale sistema che, comunque, è stato ampiamente utilizzato nei grandi centri urbani, è stato gradualmente abbandonato a vantaggio del passaggio alla raccolta domiciliare.

Si è assistito, fino al 2014, ad una progressiva riduzione della produzione dei rifiuti, con una produzione annua pro-capite da 507 kg per abitante nel 2008 a 505 kg per abitante nel 2011. In considerazione del trend osservato, sono questi i dati di progetto da raggiungere adottati dal Piano di Intervento nel periodo 2016-2019: 114.432 tonnellate di rifiuti solidi urbani nel 2014, 109.500 nel 2015 e nel 2016, 109 mila nel 2017, 108.500 nel 2018, 108 mila nel 2019.

CAPITOLO IMPIANTI

II Piano d'intervento ha evidenziato varie criticità nella filiera a valle del sistema di raccolta proposto: la raccolta domiciliare integrata prevede la produzione di più flussi di
rifiuti omogenei e separati che necessitano di impianti di stoccaggio, selezione, valorizzazione e riciclo-recupero per le frazioni recuperabili e di impianti di smaltimento per le frazioni non recuperabili. Allo stat attuale tali impianti sono ubicati a distanza ragguardevole dalla citta di Messina. Tali criticità potranno essere superate in larga misura con il completamento e l'apertura di nuovi impianti o di quelli esistenti o previsti nell'ambito della Provincia.

Già ubicati o da realizzare nella citta di Messina: impianto di selezione del secco proveniente dalla RD riciclabile (già collaudato e di prossima attivazione); impianto di pre-selezione e biostabilizzazione di contrada Pace.

Ubicati in provincia di Messina: impianto di biostabilizzazione di Mazzara 5ant'Andrea.

OBIETTIVI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il piano spiega che nell'anno 2016 in corso si sono già definite le procedure propedeutiche alle implementazioni del servizio di raccolta differenziata, a cominicare dalla consegna in usufrutto gratuito a Messinambiente di mezzi ed attrezzature per I'attivazione del sistema porta a porta. Nei prossimi mesi saranno poste in essere tutti i procedimenti connessi alla piena attivazione della raccolta differenziata in ARO da parte del Comune. In particolare:

1. piena attivazione su tutto il territorio comunale della raccolta di tipo domiciliare, dal 1 novembre 2016, data alla quale dovrà essere conclusa la fase di avvio in house del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto del rifiuti e del completamento della dotazione delle risorse strumentali da parte della società affidataria del servizio;

2. potenziamento del sistema di raccolta degli imballaggi in vetro sia presso le utenze domestiche (servizio "porta a porta") che presso le utenze non domestiche (sistema stradale con campane);

3. potenziamento degli attuali sistemi di raccolta che sono destinati a particolari categorie di utenti quail Grande Distribuzione Organizzata (GDO), Supermercati, grandi utenze commerciali ed artigianali;

4. implementazione dei mini centri di raccolta già in dotazione all'amministrazione;

I valori percentuali obiettivo da raggiungere vengono dettagliatamente riportati, il Piano prende in considerazione il periodo 2016-2019 e tali percentuali per ciascuna frazione merceologica sono da considerare certamente raggiungibili a decorrere dall'anno 2017. Dall'esame dei numeri in tabella si evince che, rispetto al dato 2015, per il quale la percentuale di raccolta differenziata si era attestata al 10,81%, già al 31/08/2016 si prevederà una percentuale della R.D. del 24,08% (+ 13,26%) ed al 30/11/2016 mediamente del 46%, circa con un ulteriore incremento del +22%. Tali incrementi della percentuale della raccolta differenziata previsti nell'anno 2016 nel Piano d'Intervento e Finanziario approvato, sono nettamente più alti di quelli minimi richiesti dall’ordinanza regionale.

ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il sistema si baserà sulle isole ecologiche: Giampilieri, Gravitelli, Tremonti, Pistutnina, Spartà(di proprietà ATOME3), Pace (di proprietà Messinambiente), centri di raccolta Raee di Pace e Calispera.

Il Comune ha poi emanate un regolamento TARI con sgravi per incentivare i cittadini alla separazione dei materiali. I cittadini che conferiscono nell'arco dell'anno 5 kg procapite cadauno/mese di imballaggi (carta, cartone, plastica, metalli e vetro) possono ottentere uno sconto del 35% sulla parte variabile della TARI. Così come le utenze non domestiche che aderiscono al porta a porta possono aderire ad uno sconto del 20% sulla parte variabile della tassa. Nel dettaglio si definisce anche la gestione del verde, grande importanza al porta a porta commerciale per il quale si prevedono una serie di initiative volte ad incrementare sempre più la percentuale. Il Piano individua anche le varie fasi delle modalita gestionali del servizio, fissando regole e criteri per le 5.737 utenze commerciali e non domestiche. Progetti analoghi anche per le scuole, dove già nell’ultimo anno scolastico Messinambiente ha svolto diversi incontri con lo scopo di sensibilizzare alle buone pratiche ambientali aiutando, di volta in volta, le sedi scolastiche a realizzare un ecopunto all'interno del loro perimetro. Progetto già avviato, nell'ambito di un’apposita convenzione stipulata con il Tribunale di Messina, per implementare nelle otto sedi dell'Ente la raccolta differenziata.

INCIDENZA ECONOMICA

Anche ai fini della valutazione dell’efficienza del servizio sulla base dei costi dei servizi di igiene urbana previsti nel Piano d'Intervento, sono stati valutati gli indici di efficienza e raffrontati agli indici standard rilevati nel territorio nazionale da organismi istituzionali per analoghi servizi quali quelli rilevati dall'ISPRA e del Ministero dell'Ambiente nel Rapporto Rifiuti Urbani del 2015. Giusto per snocciolare qualche cifra emerge che i Costi di gestione del ciclo dei rifiuti indifferenziati ammontano a 91.93 euro annui ad abitante, i Costi di gestione del ciclo dei rifiuti differenziati a 26,15 euro ad abitante, i Costi Comuni a 12,51 euro, i Costi d’uso capitale a 161,81 euro pro capite. Costi di gestione del ciclo dei rifiuti differenziati CGD :

Alla luce di questi dati il Piano prevede che solo negli anni 2016 e 2017 si dovrebbe superare, di circa sette euro anno procapite, il corrispondente costo medio nazionale e che nei successivi anni, fino al 2024, il costo medio in questione si allineerà sostanzialmente con il costo medio nazionale.

I maggiori valori indicati nel biennio 2016-2017 per i costi annui pro-capite, rispetto al valore medio nazionale, sono in larga misura connessi alla data di attivazione dell'impianto di trattamento della frazione arganica dei rifiuti (FORSU), prevista a partire dal 2018. Quindi il servizio previsto nel Piano di intervento progettato ed il Piano Comunale della Raccolta Differenziata consentono di conseguire nel medio termine costi unitari sostanzialmente in linea con i costi medi regionali e nazionali.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. Il mio commento di prima non giustifica i tre sindaci e i loro assessori, a maggior ragione Daniele IALACQUA, ambientalista che vanta di conoscere strategie infallibili nella raccolta dei rifiuti, il quale dovrebbe dimettersi, spetta a lui vigilare sulla qualità delle prestazioni previste dal CAPITOLATO D’ONERI firmato da MessinAmbiente, che non prevede strade e marciapiedi sporchi da fare schifo, e OPERATORI ECOLOGICI a passeggio con il loro carrettino vuoto, che accarezzano la strada invece di ramazzarla energicamente, senza una goccia di sudore sul volto, freschi e profumati come rose colte a primavera. Con i SEI MILIONI destinati allo spazzamento una ditta privata ci laverebbe disinfettandole strade, marciapiedi, ville, villette.

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  2. Il mio commento di prima non giustifica i tre sindaci e i loro assessori, a maggior ragione Daniele IALACQUA, ambientalista che vanta di conoscere strategie infallibili nella raccolta dei rifiuti, il quale dovrebbe dimettersi, spetta a lui vigilare sulla qualità delle prestazioni previste dal CAPITOLATO D’ONERI firmato da MessinAmbiente, che non prevede strade e marciapiedi sporchi da fare schifo, e OPERATORI ECOLOGICI a passeggio con il loro carrettino vuoto, che accarezzano la strada invece di ramazzarla energicamente, senza una goccia di sudore sul volto, freschi e profumati come rose colte a primavera. Con i SEI MILIONI destinati allo spazzamento una ditta privata ci laverebbe disinfettandole strade, marciapiedi, ville, villette.

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  3. “….all’assessore Daniele Ialacqua spiegare l’importanza di un atto che indica tecnicamente in che modo sarà organizzata la differenziata…..” Scusate ma ho seri dubbi che questa cosa funzionerà, li aspetto all’ennesima emergenza rifiuti di Dicembre 2016.
    Pagella Ilacqua: voto – 3 (cuttigghiaru du muriceddu).

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  4. “….all’assessore Daniele Ialacqua spiegare l’importanza di un atto che indica tecnicamente in che modo sarà organizzata la differenziata…..” Scusate ma ho seri dubbi che questa cosa funzionerà, li aspetto all’ennesima emergenza rifiuti di Dicembre 2016.
    Pagella Ilacqua: voto – 3 (cuttigghiaru du muriceddu).

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  5. PALERMO, sindaco ORLANDO di RIVOLUZIONE CIVILE-LA RETE, sommersa dai rifiuti. CATANIA, sindaco BIANCO del PARTITO DEMOCRATICO, sommersa dai rifiuti. MESSINA, sindaco ACCORINTI, sommersa dai rifiuti. TRE sindaci diversi politicamente ma da sempre con lo stesso gravissimo problema, che RE SOLE CROCETTA ha sbandierato di risolvere durante il suo mandato, al contrario si sono aggravati i costi del servizio e quelli a carico dei palermitani, catanesi, messinesi. Le tre città metropolitane sono vittime di tre partecipate non solo fallite finanziariamente da tempo, ma alla merce di sindacati e dipendenti che non vogliono saperne di rendere una qualità appena mediocre del servizio, a fronte del più alto costo del lavoro tra i dipendenti pubblici.

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  6. PALERMO, sindaco ORLANDO di RIVOLUZIONE CIVILE-LA RETE, sommersa dai rifiuti. CATANIA, sindaco BIANCO del PARTITO DEMOCRATICO, sommersa dai rifiuti. MESSINA, sindaco ACCORINTI, sommersa dai rifiuti. TRE sindaci diversi politicamente ma da sempre con lo stesso gravissimo problema, che RE SOLE CROCETTA ha sbandierato di risolvere durante il suo mandato, al contrario si sono aggravati i costi del servizio e quelli a carico dei palermitani, catanesi, messinesi. Le tre città metropolitane sono vittime di tre partecipate non solo fallite finanziariamente da tempo, ma alla merce di sindacati e dipendenti che non vogliono saperne di rendere una qualità appena mediocre del servizio, a fronte del più alto costo del lavoro tra i dipendenti pubblici.

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  7. Non si può cercare di organizzare un “mondo” così complesso in 15 gg.!!! E’ semplicemente impossibile.
    Prepariamoci al peggio, cari concittadini perché saremo sempre noi che pagheremo il conto, e non solo economicamente.
    Nel frattempo, tuffiamoci nel caldo mare Tirreno che bagna le coste del nostro territorio comunale: la fogna non manca!

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  8. Non si può cercare di organizzare un “mondo” così complesso in 15 gg.!!! E’ semplicemente impossibile.
    Prepariamoci al peggio, cari concittadini perché saremo sempre noi che pagheremo il conto, e non solo economicamente.
    Nel frattempo, tuffiamoci nel caldo mare Tirreno che bagna le coste del nostro territorio comunale: la fogna non manca!

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  9. CI SALVI !!!!!!!

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