Polizia di Stato, otto arresti per usura ed estorsione

Polizia di Stato, otto arresti per usura ed estorsione

Redazione

Polizia di Stato, otto arresti per usura ed estorsione

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mercoledì 19 Dicembre 2012 - 09:09

E' scattata all'alba di oggi l'operazione Gran Bazar condotta dalla Squadra Mobile e dalla Sezione di P.G. Gli agenti stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di otto soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione

E’ scattata all’alba di oggi l’operazione Gran Bazar condotta dalla Squadra Mobile e la Sezione di P.G. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di otto soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione, per alcuni di loro aggravati dal metodo mafioso in pregiudizio di imprenditori della fascia tirrenica di questa provincia.

Le indagini scattano nel 2009, con precisione a maggio di quell’anno, quando il direttore della Banca Agricola Popolare di Ragusa si reca dalla Polizia di Stato per denunciare di essere stato vittima di minacce anonime trovate nella buca delle lettere, culminate nell’incendio della sua auto. Dalle indagini si scopre che lo stesso direttore nei mesi precedenti le intimidazioni aveva messo fine a un vorticoso giro di assegni per quasi 500mila euro al mese messo in piedi da quattro imprenditori. Assegni da 10/15mila euro ciascuno che passavano di azienda in azienda. Una sequela che però non è passata inosservata al direttore della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Dopo la sua denuncia, le immediati indagini avviate dalla Polizia di Stato, Squadra Mobile e Sezione di P.G., hanno permesso di scoprire che gli stessi imprenditori non avendo più la possibilità di ottenere credito dalle banche si erano rivolti a degli strozzini. A quattro anni dall’inizio delle indagini sono oggi finite in manette 8 persone accusate a vario titoli di usura, estorsione e ad alcuni di loro è contestata anche l’aggravante del metodo mafioso. Su richiesta dei sostituti della Dda Vito Di Giorgio e Anna Maria Arena il gip Antonino Genovese ha disposto la misura cautelare in carcere per Giuseppe Mazzù, 54 anni, ex agente penitenziario in pensione, Giuseppe Ilacqua, 59 anni, magazziniere dell’Acr Messina, Nicola Tavilla 47 anni, Domenico Trentin, 35 anni, S. L. C., 37 anni, Tindaro Patti, 38 anni, Giuseppe Camarda, 40 anni, e Carmelo Vito Foti, 45 anni. Sedici complessivamente gli indagati. Per alcuni di loro la Procura aveva chiesto l’arresto per riciclaggio di denaro. Richiesta respinta dal gip Genovese.

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