Revisione all’Accordo di programma Ponte sullo Stretto: fumata nera per le opere connesse

Revisione all’Accordo di programma Ponte sullo Stretto: fumata nera per le opere connesse

ELENA DE PASQUALE

Revisione all’Accordo di programma Ponte sullo Stretto: fumata nera per le opere connesse

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giovedì 08 Settembre 2011 - 22:30

Escluso dalla richieste di finanziamento nell’ambito del progetto Ponte anche il raddoppio dello svincolo Giostra-Annunziata, non classificato tra le opere propedeutiche e funzionali alla grande infrastruttura

“Opere propedeutiche e funzionali del Ponte sullo Stretto di Messina – revisione dell’Accordo di Programma del 27 novembre 2003”. Questo, riportiamo testualmente, l’oggetto del documento che Pietro Ciucci, in qualità di Commissario straordinario per le Opere propedeutiche e funzionali del Ponte sullo Stretto di Messina, ha fatto recapitare a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del grande infrastruttura tra Sicilia e Calabria. Un accordo che, stando almeno al significato delle parole, avrebbe dovuto, appunto, mettere d’accordo tutti. Il condizionale è però d’obbligo visto che nessuna delle “opere connesse e compensative” richieste dal Comune di Messina è stata inserita nell’atto integrativo all’accordo di programma del 2003, neanche il raddoppio della tratta autostradale Giostra-Annunziata, l’ormai famosa seconda canna. Parlare di beffa a questo punto risulta persino riduttivo. Secondo quanto riportato nel documento infatti, “in sede di redazione dell’Atto Integrativo, non si è potuto necessariamente tenere conto delle richieste avanzate dal Comune di Messina e di Reggio Calabria, di inserire all’interno dell’Accordo l’impegno al finanziamento e alla realizzazione di un ampio numero di interventi ulteriori rispetto a quelli propedeutici e funzionali delle opere”. E poi ancora: “Tali opere potranno essere attuate secondo le disponibilità di finanza pubblica, secondo apposite intese tra le stesse amministrazioni e lo Stato”. E dunque, nessuna opera di quelle previste nella richiesta inoltrata il 28 gennaio 2011 da Palazzo Zanca al Commissario Straordinario Ciucci, sulla scorta della delibera “opere compensative e connesse” predisposta dalla commissione Ponte e approvata dal consiglio il 25 gennaio 2010, viene inserita nel rinnovato Accordo di Programma. Fumata nera non solo, come detto, per il raddoppio autostradale Giostra-Annunziata e la copertura del Torrente Annunziata, ma anche per tutti gli interventi che il Comune aveva chiesto fossero realizzati tramite fondi ministeriali: svincolo Curcuraci-Panoramica, nuovo collegamento autostradale Tremestieri-Giostra (650 milioni di euro), Sistema viabilità integrato (130 milioni di euro), l’implementazione del servizio di Metropolitana del mare con realizzazione pontili e opera a terra, by-pass Annunziata Pace (40 milioni di euro). Pollice verso anche alla realizzazione dello svincolo autostradale in località Giampilieri; allo spostamento della barriera pedaggio autostradale dall’attuale sito di Tremestieri in nuovo sito località Giampilieri e contestuale allungamento del sistema di tangenziale Messina fino alla nuova barriera di Giampilieri; alla ristrutturazione dello svincolo denominato Villafranca Tirrena e contestuale soppressione del pedaggio per lo svincolo Villafranca Tirrena. Nessuna traccia neanche della richieste avanzate dal consiglio comunale in sede di approvazione della delibera rispetto al prolungamento dell’attuale capolinea del tram fino alla nuova stazione di Gazzi, all’eliminazione del rilevato ferroviario in località Gazzi e alla localizzazione di un approdo marittimo ferroviario sempre nell’area di Gazzi funzionale alle esigenze della città. Questi i “nodi” principali dell’Atto Integrativo ad un Accordo che di “accordo” come ben si è potuto capire, ha poco o nulla, almeno per Messina. Che non deve però dimenticare l’unico elemento a favore, ovvero l’inserimento, così come gli altri enti locali direttamente interessati alla realizzazione dell’opera, tra i soggetti firmatari del documento in questione. La cui approvazione, lo ricordiamo, costituisce una delle prescrizioni necessarie formulate dal Cipe per l’ok definitivo al progetto, che di certo non potrà arrivare a tali condizioni. Favorevoli o contrari. (ELENA DE PASQUALE)

2 commenti

  1. MADDOCCO Antonino 9 Settembre 2011 09:24

    quante pagliacciate…a Roma vogliono fare solo i ca….loro per riempire le tasche ai looro amici costruttori, per poi produrre solo l’ennesima “Incompiuta”….vedi autostrada re-sa

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  2. Ma come si fa a non capire che serve solo il ponte per fare “facciata”? Che dietro non c’è alcunchè di serio e che per Messina ci saranno solo scempio e devastazioni? Vogliono solo poter dire “CI ABBIAMO i cantieri!” A proprosito, chi paga le indennità di esprorpio? Si fa una nuona manovra?

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