Ridefinizione delle competenze e nuovi bandi: le richieste all'assessore Bartolotta

Ridefinizione delle competenze e nuovi bandi: le richieste all’assessore Bartolotta

Sara Faraci

Ridefinizione delle competenze e nuovi bandi: le richieste all’assessore Bartolotta

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martedì 02 Aprile 2013 - 09:37

Il Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri ha incontrato lunedì scorso l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, chiedendo un concreto intervento garantistico della categoria

Il rischio è quello che gli ingegneri, come tanti altri liberi professionisti, rimangano fuori dal mercato. Questo il timore che si è palesato in occasione della seduta di lunedì 25 presso la sede, in cui il Consiglio dell’Ordine degli ingegneri ha incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, alla presenza del presidente della Consulta Regionale e dei presidenti degli Ordini di Palermo, Enna e Trapani.

Ad essere minacciati da una normativa poco garantista delle prerogative della professione, i rapporti intrattenuti tanto con la committenza privata, quanto con la Pubblica Amministrazione. Un quadro legislativo che ha spinto i rappresentanti della categoria ad avanzare strutturate proposte di modifica, in primis riguardanti la legge sul piano casa e la legge sui lavori pubblici.

In merito alla prima, l’intervento del consiglio dell’ordine è stato ancora più pressante, dato che è stato sottoposto all’attenzione dell’assessore un ventaglio di proposte rinnovative già vagliate dalla deputazione regionale nel maggio scorso.

Mire innovative sono state espresse però anche nei confronti della normativa ll.pp., sottolineando l’urgenza della definizione di bandi per servizi di ingegneria che siano comuni a tutti gli enti appaltanti e soprattutto la necessità di abrogare le competenze vantate dai funzionari pubblici in merito alla possibilità di ricoprire incarichi tipicamente attinenti alla professione ingegneristica, tra cui quelli di progettazione e direzione lavori. Un punto, quest’ultimo, sul quale i rappresentanti dell’Ordine hanno incalzato i vertici amministrativi, ribadendo la convinzione dell’opportunità di riservare ai pubblici funzionari unicamente compiti di vigilanza e approvazione dei progetti.

Un chiaro appello di ridefinizione dei confini di competenza, utile a sancire le specificità del mestiere preservandone la specialità e, quindi, la competitività all’interno del mercato di lavoro. Una preoccupazione che si è tradotta nella richiesta di un impegno concreto da parte dell’Assessore alle infrastrutture ma anche nell’ulteriore proposta di introduzione del CESIS, il Certificato di Sicurezza Sismica, volto tra l’altro, ad acquisire una più consapevole conoscenza della vulnerabilità sismica del territorio e del suo patrimonio edilizio. (Sara Faraci)

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