Una sola assoluzione alla fine del processo sullo stoccaggio dell'oro rosso nella zona falcata di Messina. Al centro dell'inchiesta c'erano due aziende messinesi

Si è chiuso con 6 condanne ed una sola assoluzione il processo di primo grado scaturito dall'operazione Red Carpet. I giudici della I sezione Penale del Tribunale hanno condannato a 6 anni emezzo Lucia Spadaro, Antonino Di Blasi e Alberto Di Blasi. Sei anni e 9 mesi, invece, la condanna per Luciano Di Blasi, 4 anni e e messo per Liberato Gargiulo. Assolto Maurizio Pintabona.

Ha retto al vaglio dei giudici, quindi, l'inchiesta della Procura di Messina – coordinata dai PM La Speme e Carchietti. su un giro di riciclaggio di rame tra Messina e Caltanissetta, sfociata negli arresti del febbraio 2015.

Al centro, i fratelli Alberto, Antonino e Luciano Di Blasi, della "Fratelli Di Blasi" e Lucia Spadaro della Metal rottami s.r.l.” di Venetico. I 4 erano accusati di aver acquistato rame rubato a circa 3 euro al chilo da diverse parti del nisseno, stoccarlo nel messinese poi trasferito in altre aziende italiane per la successiva fusione e reintroduzione nel mercato legale.

L’indagine ha permesso ai Carabinieri di svelare la “catena di montaggio” di un fenomeno, quello dei furti di oro rosso, che da tempo imperversa un tutta l’Italia, con maggior specificità nel territorio siciliano, svelando il ruolo delle aziende messinesi. In riva allo Stretto, infatti, c'erano veri e propri centri di raccolta e smistaggio del materiale ferroso rubato principalmente dagli impianti Enel delle comunità agricole di Caltanissetta.

Alessandra Serio