Tumore all’intestino e alla vescica. Unico intervento sui due organi di un 49enne

Tumore all’intestino e alla vescica. Unico intervento sui due organi di un 49enne

Tumore all’intestino e alla vescica. Unico intervento sui due organi di un 49enne

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lunedì 27 Aprile 2015 - 09:46

Queste operazioni sono molto rare, vengono eseguite in centri di alta specializzazione in chirurgia oncologica e il più delle volte sono fatali per il paziente. Ad un 49enne messinese, invece, è stata anche preservata la funzionalità vescicale e intestinale, con la rimozione completa del tratto intestinale interessato e l’asportazione del tumore con ricostruzione della vescica

Un duplice intervento di chirurgia conservativa a livello vescicale e del sigma per una sincrona patologia di tipo diverticolare e neoplastica. La delicata operazione, tecnicamente riuscita, è stata eseguita presso l'ospedale Papardo di Messina, grazie all'utilizzo di innovative tecniche ed all'impiego di device di ultimissima generazione.

Il paziente, un 49enne della provincia messinese, affetto da un processo infiammatorio con iniziale fistola sigmovescicale e da una voluminosa massa pseudotumorale di tipo infiammatoria con infiltrazione della vescica del sigma e della parete addominale anteriore, dopo una accurata ed attenta valutazione di imaging radiologico, è stato sottoposto ad un unico intervento con la rimozione completa del tratto intestinale interessato e nel ripristino della continuità intestinale e nell'asportazione della voluminosa massa vescicale con ricostruzione della vescica.

L'intervento è stato eseguito dal dott. Francesco Mastroeni, direttore dell'Unita Operativa di Urologia del Papardo, titolare di incarico di altissima specializzazione in chirurgia urologica oncologica e dal dott. Pietro Pappa, mentre la parte di chirurgia intestinale è stata effettuata dal dott. Nino Gullà, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale della stessa Azienda. La parte anestesiologica è stata curata dal dott. Giuseppe Leto che, grazie all'esecuzione di una anestesia combinata epidurale e generale, ha reso possibile il minor insulto anestesiologico al paziente ed ha permesso all'equipe chirurgica l'esecuzione in completa tranquillità del complesso intervento.

Attualmente l'atteggiamento chirurgico conservativo delle neoplasie è quello della preservazione d'organo e della preservazione delle funzioni correlate rispettando sempre la radicalità oncologica. Questi interventi, in cui viene alterata la funzionalità di due apparati ovvero quello urinario e intestinale, sono molto rari e vengono eseguiti in centri di riferimento e di alta specializzazione in chirurgica oncologica essendo particolarmente aggressivi e nel più delle volte fatali per il paziente. Fondamentale è la pluridisciplinarietà nel trattamento medico postoperatorio e la professionalità dell'equipe infermieristica di reparto per il postoperatorio.

6 commenti

  1. SPERIAMO CHE NON CI SONO PROBLEMI IMPREVISTI E CHE TUTTO VA BENE.

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  2. SPERIAMO CHE NON CI SONO PROBLEMI IMPREVISTI E CHE TUTTO VA BENE.

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  3. Per mio padre..in tre mesi..( tumore alla testa..e neurologia e neurochirurgia…) non sono stati capaci di prendere una decisione circa cosa fare….

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  4. Per mio padre..in tre mesi..( tumore alla testa..e neurologia e neurochirurgia…) non sono stati capaci di prendere una decisione circa cosa fare….

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  5. Anche al Sud esiste la buona sanità….

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  6. Anche al Sud esiste la buona sanità….

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