L'Opg di Barcellona va in scena nelle piazze con "Pazzi in partenza"

L’Opg di Barcellona va in scena nelle piazze con “Pazzi in partenza”

L’Opg di Barcellona va in scena nelle piazze con “Pazzi in partenza”

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giovedì 01 Agosto 2013 - 09:51

Il testo racconta ironicamente le contraddizioni e le ambiguità di un sistema che tende più al contenimento che alla cura del malato mentale e denuncia in maniera inequivocabile la carenza legislativa della recente legge 9 del 17 Febbraio 2012, che ha disposto la definitiva chiusura degli OPG senza proporre alternative valide ed efficaci al fine della tutela del malato mentale

L’Associazione di Volontariato Casa di Solidarietà e Accoglienza di Barcellona, da decenni, svolge attività di volontariato a supporto degli internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario “V. Madia” di Barcellona, attuando una serie d’interventi mirati alla riabilitazione e alla risocializzazione, dei soggetti affetti da disturbi mentali.

Negli ultimi anni l’associazione ha svolto, anche una capillare azione d’informazione e sensibilizzazione sul territorio, al fine di fornire la giusta percezione sociale della malattia mentale e delle sue molteplici implicazioni.

Nell’ambito del progetto “Lavoro Libera – Mente” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, contestualmente alla creazione di un laboratorio artigianale i nostri esperti hanno suggerito la realizzazione di un laboratorio teatrale, per dare la possibilità agli internati di esprimere il dramma della loro condizione, la paura per l’incertezza del proprio futuro e nel contempo, per favorire una consapevole presa di coscienza della malattia che con il giusto supporto psichiatrico e farmacologico dà possibilità di interagire normalmente nella struttura sociale.

Nasce così il testo teatrale “ PAZZI IN PARTENZA “ commedia in 2 atti, interamente scritta ed interpretata da un gruppo di 8 internati, con il supporto dei volontari responsabili del progetto Luigi Trifirò, Maria Rita Celi, Maria Grazia Squadrito e Maria Concetta Agnello.

Il testo racconta ironicamente le contraddizioni e le ambiguità di un sistema che tende più al contenimento che alla cura del malato mentale e denuncia in maniera inequivocabile la carenza legislativa della recente legge 9 del 17 Febbraio 2012, che ha disposto la definitiva chiusura degli OPG senza proporre alternative valide ed efficaci al fine della tutela del malato mentale.

In un clima di incertezza ed ambiguità, gli internati dell’OPG di Barcellona esprimono, attraverso il testo teatrale realizzato, le paure per il proprio futuro, il senso di abbandono che vivono ogni giorno, ma soprattutto la disperata volontà di sperare che in un Paese civile come l’Italia, si possa presto realizzare quella riforma epocale auspicata da decenni, che consideri il malato mentale non un disabile da contenere ai margini del sociale, ma un disabile cittadino a pieno titolo.

I personaggi della commedia, internati presso l’Opg di Barcellona, aiutati da un’infermiera, di cui si fidano ciecamente, pensano di mettere al corrente della loro condizione, il Presidente della Repubblica, scrivendo una lettera per invitarlo a venire di persona per constatare le condizioni in cui vivono. Nascono un serie di equivoci esilaranti, alternati da situazioni in cui i toni si fanno seri per denunciare l’inadeguatezza del “Sistema OPG”, la cui funzione primaria non è curativa ma contenitiva. I protagonisti decidono che adesso sono loro a dover parlare di se stessi per non lasciare che siano sempre gli altri a farlo e per ribellarsi contro l’ingiustizia delle proroghe che procrastina il fine pena.

L’incalzare degli eventi, li porterà a prendere coscienza della realtà e a decidere di non fidarsi più di chi millanta false soluzioni, perché in fondo nessuno conosce il dramma della malattia mentale come loro, quindi è insieme a ciascuno di loro che va cercata la via migliore per oltrepassare il confine dell’isolamento e dell’ emarginazione. Per questo diventa fondamentale ridare dignità alla persona malata di mente, non focalizzare l’attenzione sulla “pericolosità sociale” ma piuttosto sulle cure efficaci che possano renderlo cittadino civile e sociale a pieno titolo.

Dopo la prima dello scorso 27 luglio a Venetico, le altre rappresentazioni, precedute da brevi interventi del Direttore dell’OPG, Nunziante Rosania, del Presidente dell’associazione CA.s.A. Don Giuseppe Insana e da uno degli attori che attulmente risiedono in OPG, avranno luogo dalle ore 21:00 alle 23:30 nei seguenti giorni:

– 10 agosto Piazza delle Ancora di Calderà Barcellona PG
– 14 agosto Piazza V. Emanuele Spadafora
– 20 agosto Castello Milazzo
– 24 agosto Villa Martina Rometta Marea

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