Primi classificati ex aequo Stefano Donato, Giacomo Lattene e Nino Rigano. Menzione speciale agli artisti Venera Finocchiaro, Pippo Crea, Maria Costa, Achille Baratta e Antonio Calabrese

Si è svolta stamane la premiazione dei vincitori e partecipanti della collettiva di artisti contemporanei dal titolo “La Vara e Giganti” presso il Pala Cultura “Antonello da Messina”.

La giuria, presieduta dal Maestro Enzo Migneco in arte Togo e composta da Piero Mantilla, Mario Sarica, Franz Riccobono e Marco Grassi, alla presenza del Cappellano della Vara Mons. Vincenzo D’Arrigo e dell’assessore Dario Caroniti ha consegnato gli attestati ai primi classificati ex aequo Stefano Donato, Giacomo Lattene e Nino Rigano. Menzione speciale agli artisti Venera Finocchiaro, Pippo Crea, Maria Costa, Achille Baratta e Antonio Calabrese.

La processione della Vara è anche arte e cultura, oltre a fede e tradizione,come ampiamente dimostrato quest’anno con l’organizzazione di ben due mostre, una di arte contemporanea e un’altra storico-documentaria. Le due iniziative culturali, visitabili fino al 26 Agosto presso il Pala Cultura “Antonello da Messina” e che hanno visto la visita di numerosi visitatori, sono state promosse dal Comitato Vara in sinergia con il Comune di Messina e con l’Associazione Amici del Museo di Messina intendendo così trasformare un evento effimero in opera d’arte permanente che perpetui la memoria della grande festa messinese.

I curatori delle due mostre sono Franz Riccobono e Marco Grassi, componenti del Comitato Vara nonché Presidente e Segretario dell’Associazione Amici del Museo. Queste mostre, come auspicato da anni dal Comitato, possano costituire la base per la realizzazione di un museo delle “machine festive” della Città in cui raccogliere quanto attiene alla devozione popolare messinese riferita all’intero ciclo annuale, dalla Natività alla Passione con al centro il grande carro votivo dell’Assunta. Messina infatti possiede una straordinaria, quasi unica, concentrazione di apparati festivi che potrebbero costituire di per sé motivo per una visita nella nostra Città.