Vigilanza venatoria, i lavoratori non ci stanno: la nostra attesa dura da troppo tempo

Vigilanza venatoria, i lavoratori non ci stanno: la nostra attesa dura da troppo tempo

Vigilanza venatoria, i lavoratori non ci stanno: la nostra attesa dura da troppo tempo

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sabato 10 Settembre 2011 - 11:12

I sindacati (Fai, Flai e Uila) e i dipendenti ex multiservizi lanciano un appello affinche’ lunedi’ il consiglio provinciale arrivi a una soluzione definitiva della vertenza

L’accordo sembra essere trovato diverse settimane fa. Ma agli accordi e alle promesse non sono ancora seguiti i fatti. Prosegue così la protesta dei 45 lavoratori che svolgevano per conto della Provincia Regionale il servizio di vigilanza venatoria e ambientale con la ex società Multiservizi. I segretari provinciali della Fai Cisl Calogero Cipriano, Flai Cgil Giovanni Mastroeni e Uila Uil Salvatore Orlando, denunciano con forza il «gravissimo atteggiamento negativo» assunto durante la vertenza dal presidente della Provincia, Nanni Ricevuto. Secondo i sindacati il capo dell’amministrazione, dopo aver firmato lo scorso 4 agosto un accordo che prevedeva l’immediato avvio del servizio di vigilanza venatoria e ambientale, attraverso una gara d’appalto a trattativa privata, nulla ha poi fatto concretamente.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, a fronte di tale atteggiamento, stanno portando avanti una protesta eclatante all’ingresso della Provincia Regionale di Messina. “Dopo due giorni di lotta esasperata – sottolineano Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – il presidente Ricevuto non ha sentito il dovere istituzionale di convocare un incontro o di farsi vedere, producendo semplicemente nella giornata odierna un comunicato stampa con il quale, dopo 40 giorni, afferma che è stato dato mandato a procedere agli uffici dirigenziali competenti”.

Un atteggiamento fortemente negativo per i sindacati. “Se un presidente della Provincia – commentano ironicamente i sindacalisti di Fai, Flai e Uila – non riesce a far espletare una gara di appalto a trattativa privata per lo svolgimento di un servizio urgente e previsto dalla legge, si capisce l’inutilità della Provincia Regionale e il ruolo degli stessi amministratori”. Le organizzazioni sindacali hanno interessato della vertenza la prefettura di Messina, che nella giornata odierna ha chiesto ufficialmente al presidente Ricevuto le motivazioni della non soluzione della vertenza, peraltro già sollecitata da sua eccellenza il 2 agosto scorso.

I segretari provinciali Cipriano, Mastroeni e Orlando, hanno appreso dal presidente del consiglio Provinciale di Messina che nella giornata di ieri era stata convocata un’apposita riunione dallo stesso, con i capigruppo consiliari, il presidente Ricevuto e la responsabile dirigenziale del settore. “Dalle notizie ufficiali riferiteci – spiegano ancora Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – a tale riunione non si sono presentati, in maniera assolutamente ingiustificata né il Presidente Ricevuto nè la responsabile dirigenziale del settore. Lanciamo un accorato appello a tutte le istituzioni e alle forze politiche presenti nel consiglio provinciale. affinché si dia immediatamente soluzione alla vertenza facendo partire il servizio previsto per legge e ridando speranza a 45 padri di famiglia ormai disperati e che da circa otto anni, in modo diligente, hanno svolto tale lavoro”.

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